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IL PARERE - Agresti: "L'Italia appena uscita dagli Europei non è messa bene"
01.07.2024 15:45 di Napoli Magazine

“È un'Italia, quella appena uscita dagli Europei non messa bene. Il tavolo formato con Marotta, Giuntoli ed altri fa sembrare la Nazionale un'Italia commissariata. Mi sembra che ci siano alcuni aspetti che lasciano molti dubbi, a cominciare dall'atteggiamento del presidente federale che sembra cercare dei responsabili senza assumersi la responsabilità di quello che è successo. Se partiamo – ha detto il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Stefano Agresti a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre ‘summer edition’ - dal presupposto che non abbiamo partecipato agli ultimi due Mondiali e all'Europeo siamo andati male, bisogna dire che l'eccezione non è l'eliminazione dal Mondiale o il torneo che ci ha appena buttati fuori ma è il trionfo del 2021. Sulle convocazioni non credo ci sia molto da dire anche perché non ha lasciato a casa chissà quali fenomeni. Semmai mi domando come mai Spalletti ha convocato così tanti difensori centrali e poi non ha mai giocato a tre. Io posso pensare che nella partita con la Svizzera se avessimo giocato con Mancini, Buongiorno e Bastoni e due esterni che potevano attaccare di più, poteva essere una soluzione migliore. Certo dobbiamo anche prendere atto che per i nostri esterni difensivi è stato un Europeo molto negativo. A cominciare da Di Lorenzo, giocatore irriconoscibile, per continuare con Darmian che forse ha pagato anche un po' gli anni e la fatica fatta con l'Inter. Forse si poteva fare qualcosa di diverso. La Federcalcio non riesce a dare una svolta alla situazione del nostro calcio: mi sembra ci siano tante parole, si cerchino tanti responsabili e in realtà di soluzioni non se ne trovano. Questo è inquietante perché c'è un presidente federale che nonostante gli insuccessi è quasi risentito quando si mette in dubbio o in discussione la sua permanenza alla Federcalcio. Al contrario di Abete che si dimise un minuto dopo l'eliminazione della Nazionale dai Mondiali o del tanto discusso Tavecchio, il quale dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali del 2018 si dimise pochi giorni dopo. L'atteggiamento di Gravina, invece, mi colpisce perché sembra quasi che stia facendo un favore a rimanere alla guida della Federcalcio. Per questo mercato mi sembra si stia muovendo molto e abbastanza bene la Juve che ha nel centrocampo il punto debole della squadra. Credo che non sarà un mercato semplicissimo; credo che l'elemento nuovo potrebbe essere il fatto che, almeno per ora, i club inglesi non la fanno da padrona. Cosa che potrebbe aprire scenari nuovi e rendere il mercato forse più equilibrato”.

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IL PARERE - Agresti: "L'Italia appena uscita dagli Europei non è messa bene"

di Napoli Magazine

01/07/2024 - 15:45

“È un'Italia, quella appena uscita dagli Europei non messa bene. Il tavolo formato con Marotta, Giuntoli ed altri fa sembrare la Nazionale un'Italia commissariata. Mi sembra che ci siano alcuni aspetti che lasciano molti dubbi, a cominciare dall'atteggiamento del presidente federale che sembra cercare dei responsabili senza assumersi la responsabilità di quello che è successo. Se partiamo – ha detto il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Stefano Agresti a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre ‘summer edition’ - dal presupposto che non abbiamo partecipato agli ultimi due Mondiali e all'Europeo siamo andati male, bisogna dire che l'eccezione non è l'eliminazione dal Mondiale o il torneo che ci ha appena buttati fuori ma è il trionfo del 2021. Sulle convocazioni non credo ci sia molto da dire anche perché non ha lasciato a casa chissà quali fenomeni. Semmai mi domando come mai Spalletti ha convocato così tanti difensori centrali e poi non ha mai giocato a tre. Io posso pensare che nella partita con la Svizzera se avessimo giocato con Mancini, Buongiorno e Bastoni e due esterni che potevano attaccare di più, poteva essere una soluzione migliore. Certo dobbiamo anche prendere atto che per i nostri esterni difensivi è stato un Europeo molto negativo. A cominciare da Di Lorenzo, giocatore irriconoscibile, per continuare con Darmian che forse ha pagato anche un po' gli anni e la fatica fatta con l'Inter. Forse si poteva fare qualcosa di diverso. La Federcalcio non riesce a dare una svolta alla situazione del nostro calcio: mi sembra ci siano tante parole, si cerchino tanti responsabili e in realtà di soluzioni non se ne trovano. Questo è inquietante perché c'è un presidente federale che nonostante gli insuccessi è quasi risentito quando si mette in dubbio o in discussione la sua permanenza alla Federcalcio. Al contrario di Abete che si dimise un minuto dopo l'eliminazione della Nazionale dai Mondiali o del tanto discusso Tavecchio, il quale dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali del 2018 si dimise pochi giorni dopo. L'atteggiamento di Gravina, invece, mi colpisce perché sembra quasi che stia facendo un favore a rimanere alla guida della Federcalcio. Per questo mercato mi sembra si stia muovendo molto e abbastanza bene la Juve che ha nel centrocampo il punto debole della squadra. Credo che non sarà un mercato semplicissimo; credo che l'elemento nuovo potrebbe essere il fatto che, almeno per ora, i club inglesi non la fanno da padrona. Cosa che potrebbe aprire scenari nuovi e rendere il mercato forse più equilibrato”.