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IL PARERE - Bartoletti: "Napoli, è la sera delle persone che sanno cosa è la Champions, come Llorente, l'esperienza l'arma principale"
23.10.2019 13:15 di Napoli Magazine

In diretta a ‘Il Bar dello Sport’, trasmissione condotta da Antonio Esposito e Diego Armando Maradona Jr in onda su Radio CRC, è intervenuto Marino Bartoletti: “Un limite del Napoli è guardare troppo agli altri e poco a se stesso; una vera squadra matura deve pensare poco a chi la sta rincorrendo. Negli anni di Diego, in 5 anni, vinsero lo scudetto 4 squadre diverse: dobbiamo essere più consci delle nostre potenzialità. Ieri la Juventus non sembrava una squadra di Sarri, è stata abbastanza fortunata in questo inizio di stagione. Poteva avere 5-6 punti in meno e Sarri avrebbe vissuto meno bene e gli entusiasmi della squadra sarebbero stati diversi. Il rigore contro il Bologna l'avrei fischiato, perché il regolamento mi avrebbe imposto di fischiarlo. Qui il problema non è più l'arbitro che interpreta, ma l'hardware. Posso comprendere quanto siano adirati i tifosi del Napoli, perché vedere una mano così palese, fino all'altro giorno, è assimilabile assolutamente ad un rigore. Ci sono delle regole a cui l'arbitro si è dovuto, fatalmente, attenere. Ci sono dei paletti dai quali non si può uscire, e bisogna farsene una ragione. Quella di stasera è una svolta importante e ci vorrà tanta esperienza: questa è la sera delle persone che sanno cosa è la Champions, come Llorente. l'esperienza dovrà essere l'arma principale. In panchina c'è un ragazzo che ha esperienza e qualche coppa l'ha vinta. La Juventus ha superato il suo momento più difficile, e cioè la carburazione. Il Napoli deve fare il suo percorso, conoscere la potenzialità dei suoi mezzi e superare il pensiero "ce l'hanno tutti con noi". Il Presidente De Laurentiis è sempre stato se stesso, nel bene e nel male. Io ero convinto che il Napoli, dopo il periodo di Diego, non avrebbe mai potuto più puntare allo scudetto, ma non è stato affatto così”.

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di Napoli Magazine

23/10/2024 - 13:15

In diretta a ‘Il Bar dello Sport’, trasmissione condotta da Antonio Esposito e Diego Armando Maradona Jr in onda su Radio CRC, è intervenuto Marino Bartoletti: “Un limite del Napoli è guardare troppo agli altri e poco a se stesso; una vera squadra matura deve pensare poco a chi la sta rincorrendo. Negli anni di Diego, in 5 anni, vinsero lo scudetto 4 squadre diverse: dobbiamo essere più consci delle nostre potenzialità. Ieri la Juventus non sembrava una squadra di Sarri, è stata abbastanza fortunata in questo inizio di stagione. Poteva avere 5-6 punti in meno e Sarri avrebbe vissuto meno bene e gli entusiasmi della squadra sarebbero stati diversi. Il rigore contro il Bologna l'avrei fischiato, perché il regolamento mi avrebbe imposto di fischiarlo. Qui il problema non è più l'arbitro che interpreta, ma l'hardware. Posso comprendere quanto siano adirati i tifosi del Napoli, perché vedere una mano così palese, fino all'altro giorno, è assimilabile assolutamente ad un rigore. Ci sono delle regole a cui l'arbitro si è dovuto, fatalmente, attenere. Ci sono dei paletti dai quali non si può uscire, e bisogna farsene una ragione. Quella di stasera è una svolta importante e ci vorrà tanta esperienza: questa è la sera delle persone che sanno cosa è la Champions, come Llorente. l'esperienza dovrà essere l'arma principale. In panchina c'è un ragazzo che ha esperienza e qualche coppa l'ha vinta. La Juventus ha superato il suo momento più difficile, e cioè la carburazione. Il Napoli deve fare il suo percorso, conoscere la potenzialità dei suoi mezzi e superare il pensiero "ce l'hanno tutti con noi". Il Presidente De Laurentiis è sempre stato se stesso, nel bene e nel male. Io ero convinto che il Napoli, dopo il periodo di Diego, non avrebbe mai potuto più puntare allo scudetto, ma non è stato affatto così”.