Fabio Capello, ex allenatore di Milan, Roma e Juventus tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: " Due allenatori coraggiosi, Motta e De Rossi. Uno ha tenuto fuori Danilo, il capitano dell’anno scorso; ha rinunciato a Chiesa; ha puntato sui giovani che aveva allenato nel precampionato e ha già fatto vedere attenzione tattica. L’altro ha tenuto fuori Dybala perché cercava un certo tipo di equilibrio. E l’ha trovato. L'Inter è la più pronta, la più completa per lo scudetto, la più collaudata nel sistema di gioco. La cosa più difficile per Inzaghi sarà il turnover, occhio all’errore che fece in casa del Benfica cambiando più di mezza squadra: si cambiano due-tre giocatori, al massimo. Per sfruttare di più le doti di Vlahovic serve qualcosa di più sugli esterni. Dunque che si alzi anche chi domenica era seduto in panchina: Conceiçao, Nico Gonzalez. Theo e Leao sbattevano i piedi, come chi fa i capricci. Che parli la società ci sta, ma se Fonseca vuole avere ancora in mano la squadra, deve risolverla lui. E farsi seguire dai giocatori. Lukaku? Al Napoli mancava quello: un punto di riferimento di forza in area di rigore. E con il Parma ho visto spirito di squadra, più voglia di soffrire, quel Kvara che rientrava sempre per aiutare la difesa. Un po’ della mano di Conte, insomma".
di Napoli Magazine
05/09/2024 - 09:16
Fabio Capello, ex allenatore di Milan, Roma e Juventus tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: " Due allenatori coraggiosi, Motta e De Rossi. Uno ha tenuto fuori Danilo, il capitano dell’anno scorso; ha rinunciato a Chiesa; ha puntato sui giovani che aveva allenato nel precampionato e ha già fatto vedere attenzione tattica. L’altro ha tenuto fuori Dybala perché cercava un certo tipo di equilibrio. E l’ha trovato. L'Inter è la più pronta, la più completa per lo scudetto, la più collaudata nel sistema di gioco. La cosa più difficile per Inzaghi sarà il turnover, occhio all’errore che fece in casa del Benfica cambiando più di mezza squadra: si cambiano due-tre giocatori, al massimo. Per sfruttare di più le doti di Vlahovic serve qualcosa di più sugli esterni. Dunque che si alzi anche chi domenica era seduto in panchina: Conceiçao, Nico Gonzalez. Theo e Leao sbattevano i piedi, come chi fa i capricci. Che parli la società ci sta, ma se Fonseca vuole avere ancora in mano la squadra, deve risolverla lui. E farsi seguire dai giocatori. Lukaku? Al Napoli mancava quello: un punto di riferimento di forza in area di rigore. E con il Parma ho visto spirito di squadra, più voglia di soffrire, quel Kvara che rientrava sempre per aiutare la difesa. Un po’ della mano di Conte, insomma".