Antonio Careca, ex attaccante del Napoli, è tornato in città in occasione del Panini Tour in compagnia di Alemao. Queste le parole dell'ex centravanti azzurro riportate da Il Mattino: "Lo scudetto? Deve vincerlo il Napoli. Noi giocavamo contro tutti e contro tutto. A volte dovevamo fare 3 gol per farne andare bene uno. Ora per fortuna c'è il Var ed è una cosa buona per il Napoli. È dall'anno scorso che dico "Conte è il nome giusto". È ideale perché è duro e sa lavorare sulla squadra. Con lui il Napoli è tosto per 90 minuti di altissima intensità. Non si fermano mai. La disciplina è importante e tatticamente le sue squadre sono perfette: in difesa non concedono mai nulla. Lukaku mi piace tantissimo. Ora sta bene fisicamente e troverà continuità anche sotto porta. Sa proteggere bene la palla: è una bestia fisicamente. Ma sopratutto segna i gol decisivi. Lui e Raspadori come me e Carnevale? Non saprei. Erano altri tempi, il nostro era un altro calcio. E possiamo dirlo? Andrea ed io come coppia tecnicamente non avevamo concorrenti. Diciamo così: avevamo una sintonia unica".
di Napoli Magazine
16/03/2025 - 10:33
Antonio Careca, ex attaccante del Napoli, è tornato in città in occasione del Panini Tour in compagnia di Alemao. Queste le parole dell'ex centravanti azzurro riportate da Il Mattino: "Lo scudetto? Deve vincerlo il Napoli. Noi giocavamo contro tutti e contro tutto. A volte dovevamo fare 3 gol per farne andare bene uno. Ora per fortuna c'è il Var ed è una cosa buona per il Napoli. È dall'anno scorso che dico "Conte è il nome giusto". È ideale perché è duro e sa lavorare sulla squadra. Con lui il Napoli è tosto per 90 minuti di altissima intensità. Non si fermano mai. La disciplina è importante e tatticamente le sue squadre sono perfette: in difesa non concedono mai nulla. Lukaku mi piace tantissimo. Ora sta bene fisicamente e troverà continuità anche sotto porta. Sa proteggere bene la palla: è una bestia fisicamente. Ma sopratutto segna i gol decisivi. Lui e Raspadori come me e Carnevale? Non saprei. Erano altri tempi, il nostro era un altro calcio. E possiamo dirlo? Andrea ed io come coppia tecnicamente non avevamo concorrenti. Diciamo così: avevamo una sintonia unica".