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IL PARERE - Castellacci: "Spalletti ha la tempra giusta per arrivare a importanti risultati, aneddoti su Gattuso? Lui non cambia..."
22.06.2021 13:38 di Napoli Magazine

“La Nazionale italiana ha distratto le persone dalla pandemia, ma di solito il popolo italiano si stringe in ogni occasione agli azzurri - queste le parole di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale italiana, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, su 1 Station Radio -. Nazionali snob non ne ho mai viste, sono state tutte molto vicine alla gente e quest’ultime ricambiavano l’amore. L’entusiasmo in questa squadra è diverso perché arriva da un momento particolare della storia italiana: la mancata qualificazione all’ultimo mondiale, risultato clamoroso per una Nazionale come la nostra. L’abilità di Mancini e la possibilità di avere tutti questi giocatori di classe hanno fatto il resto. Tre risultati eclatanti ci portano ad un ottavo alla nostra portata, ci sono tutti i propositi per un risultato importante. Eriksen? Il ragazzo ha visto la morte in faccia, mi auguro che abbia un futuro radioso. I medici e i compagni di squadra sono stati molto bravi ad agire nei primi 5 minuti. È stato fortunato perché si trovava su un campo di calcio e in una competizione importante. I medici dovrebbero avere un ruolo istituzionale nella Federcalcio, questa è una mia vecchia battaglia. Mi auguro che Gravina lo capisca. Il quid in più della Nazionale? Questa non è una squadra, ma è la squadra. Il quid in più è il gruppo, i giovani mi hanno inorgoglito. Senza gruppo non si arriva da nessuna parte. Napoli? Gli azzurri hanno disputato un ottimo campionato, peccato per l’ultima con il Verona, Gattuso è stato sfortunato. Oggi hanno un altro grande allenatore, Spalletti ha la tempra toscana giusta per arrivare a importanti risultati. Aneddoti su Gattuso? Lui non cambia atteggiamento, quello che è in campo è anche fuori. Quando lo stavamo lasciando nel mondiale del 2006 per un infortunio, minacciò di attaccarsi al bus. Facemmo un grande recupero, se fosse stato un altro lo avremmo lasciato a casa. Sembra di rivivere la stagione 2006? La sensazione è quella, auguro a questa nazionale quel fantastico epilogo”.

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di Napoli Magazine

22/06/2024 - 13:38

“La Nazionale italiana ha distratto le persone dalla pandemia, ma di solito il popolo italiano si stringe in ogni occasione agli azzurri - queste le parole di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale italiana, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, su 1 Station Radio -. Nazionali snob non ne ho mai viste, sono state tutte molto vicine alla gente e quest’ultime ricambiavano l’amore. L’entusiasmo in questa squadra è diverso perché arriva da un momento particolare della storia italiana: la mancata qualificazione all’ultimo mondiale, risultato clamoroso per una Nazionale come la nostra. L’abilità di Mancini e la possibilità di avere tutti questi giocatori di classe hanno fatto il resto. Tre risultati eclatanti ci portano ad un ottavo alla nostra portata, ci sono tutti i propositi per un risultato importante. Eriksen? Il ragazzo ha visto la morte in faccia, mi auguro che abbia un futuro radioso. I medici e i compagni di squadra sono stati molto bravi ad agire nei primi 5 minuti. È stato fortunato perché si trovava su un campo di calcio e in una competizione importante. I medici dovrebbero avere un ruolo istituzionale nella Federcalcio, questa è una mia vecchia battaglia. Mi auguro che Gravina lo capisca. Il quid in più della Nazionale? Questa non è una squadra, ma è la squadra. Il quid in più è il gruppo, i giovani mi hanno inorgoglito. Senza gruppo non si arriva da nessuna parte. Napoli? Gli azzurri hanno disputato un ottimo campionato, peccato per l’ultima con il Verona, Gattuso è stato sfortunato. Oggi hanno un altro grande allenatore, Spalletti ha la tempra toscana giusta per arrivare a importanti risultati. Aneddoti su Gattuso? Lui non cambia atteggiamento, quello che è in campo è anche fuori. Quando lo stavamo lasciando nel mondiale del 2006 per un infortunio, minacciò di attaccarsi al bus. Facemmo un grande recupero, se fosse stato un altro lo avremmo lasciato a casa. Sembra di rivivere la stagione 2006? La sensazione è quella, auguro a questa nazionale quel fantastico epilogo”.