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IL PARERE - Colantuono: "Lookman può fare al caso del Napoli, per Lucca cifre normali"
23.06.2025 11:25 di Napoli Magazine
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Colantuono, ex allenatore di Atalanta e Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.  
 
Dando uno sguardo alla sua lunghissima carriera, partirei dall’Atalanta. Le chiedo: Lookman può essere il calciatore ideale per il Napoli? 
“Eh guarda, il Napoli, adesso che si muove, lo fa sempre su giocatori estremamente importanti, e Lookman è uno di questi. Quindi sì, potrebbe essere un giocatore che può fare al caso loro. Però sai, queste sono ancora le prime schermaglie di mercato, chiamiamole così. Il Napoli è già una squadra forte, e quindi per rinforzarla bisogna andare su profili molto specifici. Devono essere giocatori con determinate caratteristiche, perché io conosco molto bene come lavora Conte durante la settimana, so cosa fa. E se non sei già un giocatore atleticamente importante, con forza, muscolarità, oltre ovviamente alla qualità tecnica, rischi di fare fatica. Il lavoro settimanale del Napoli è molto particolare. I giocatori che stanno seguendo sono tutti molto forti. Ti dico un’altra cosa: chi viene dall’Atalanta è sempre un profilo affidabile, sotto il punto di vista fisico. Il metodo di lavoro che c’è lì è molto importante e simile a quello di Conte, quindi chi esce da quell’ambiente è già pronto sotto tanti punti di vista. Spesso ci si concentra solo sull’aspetto tecnico, ma c’è molto di più. Chi gioca in Serie A, tecnicamente, ha già un certo valore. Ma poi bisogna analizzare altre cose: il lavoro settimanale, l’impegno, la capacità di reggere i carichi e il ritmo. Sono tutte cose che vanno incastrate. Ecco perché si cercano giocatori forti, ma soprattutto affidabili, completi sotto ogni aspetto.” 
 
Restando sul discorso calciomercato, mi sposto sull’Udinese. Le chiedo: i 30 milioni richiesti per Lorenzo Lucca sono una cifra congrua? 
“Guarda, ormai i valori di mercato non li fa più nessuno in maniera oggettiva. Il valore intrinseco di un giocatore è difficile da stabilire, è il mercato stesso che lo determina. Oggi, quando chiedi un calciatore che ha fatto bene, che ha personalità, che ha dimostrato qualcosa in campionati importanti, ti chiedono queste cifre. È la normalità. Quindi, alla luce di com’è impostato oggi il mercato e delle cifre che girano, penso che quei 30 milioni possano anche essere spesi per lui. Poi non so con quale formula – ce ne sono tante – ma credo che la cifra in sé sia coerente.” 
Ieri sera abbiamo assistito all’eliminazione dell’Italia dall’Europeo Under 21. Non mi soffermo sulla sconfitta, ma piuttosto sulle note liete. Una di queste gioca nel Palermo: Sebastiano Desplanches. Quanti altri anni buoni dovrà fare questo ragazzo per arrivare al top? 
“Intanto va detto che, nonostante l’eliminazione, l’Italia ha giocato una grande partita. Vanno fatti i complimenti anche a Nunziata, perché la squadra ha fatto un buon torneo. Ieri sono usciti anche a causa della doppia inferiorità numerica, ma hanno tenuto aperta la partita fino alla fine. Chiusa parentesi. Parlando del portiere: è un ragazzo che sta facendo bene. Però sai, in Italia abbiamo tanti giovani con qualità, il problema è la continuità. Bisogna confermarsi, perché molti si mettono in luce ma poi si perdono. Dare continuità alle prestazioni è fondamentale. Comunque sì, ci sono tanti giocatori interessanti in questa Under 21, e qualcuno gioca già in grandi club. Gli altri possono arrivarci tranquillamente, ma serve sempre quella costanza.” 
 
Restando in tema portieri, il Napoli sembra interessato a Milinkovic-Savic del Torino. In passato si è vista una certa difficoltà di Meret nella gestione dell’alternanza con Ospina. Se arrivasse un altro portiere forte come Savic, non si rischierebbe di ricreare quella situazione? 
“Guarda, questo è sempre stato uno dei problemi legati ai portieri, sin dalla notte dei tempi. C’è sempre il dubbio se sia giusto avere due titolari o no. Alcuni portieri reggono bene la concorrenza e si stimolano a vicenda, altri la soffrono. È capitato anche a me in passato di avere due portieri forti – non faccio nomi – ma uno dei due faticava a rendere con quella pressione addosso. Allora magari è meglio avere un titolare chiaro e un secondo comunque competitivo, perché può sempre servire. Parlando di Meret, lo conosco bene, l’ho allenato. A me piace molto, non solo come portiere ma anche come persona: equilibrata, seria. Il Napoli l’anno prossimo avrà diverse competizioni, e tutte molto importanti, quindi ci può stare avere due portieri di grande livello. Poi toccherà allo staff gestirli bene. La cosa fondamentale è parlare con entrambi e spiegare loro chiaramente quali saranno le gerarchie. Così si può fare ed anche Meret può continuare a rendere ad alti livelli.” 
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IL PARERE - Colantuono: "Lookman può fare al caso del Napoli, per Lucca cifre normali"

di Napoli Magazine

23/06/2025 - 11:25

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Colantuono, ex allenatore di Atalanta e Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.  
 
Dando uno sguardo alla sua lunghissima carriera, partirei dall’Atalanta. Le chiedo: Lookman può essere il calciatore ideale per il Napoli? 
“Eh guarda, il Napoli, adesso che si muove, lo fa sempre su giocatori estremamente importanti, e Lookman è uno di questi. Quindi sì, potrebbe essere un giocatore che può fare al caso loro. Però sai, queste sono ancora le prime schermaglie di mercato, chiamiamole così. Il Napoli è già una squadra forte, e quindi per rinforzarla bisogna andare su profili molto specifici. Devono essere giocatori con determinate caratteristiche, perché io conosco molto bene come lavora Conte durante la settimana, so cosa fa. E se non sei già un giocatore atleticamente importante, con forza, muscolarità, oltre ovviamente alla qualità tecnica, rischi di fare fatica. Il lavoro settimanale del Napoli è molto particolare. I giocatori che stanno seguendo sono tutti molto forti. Ti dico un’altra cosa: chi viene dall’Atalanta è sempre un profilo affidabile, sotto il punto di vista fisico. Il metodo di lavoro che c’è lì è molto importante e simile a quello di Conte, quindi chi esce da quell’ambiente è già pronto sotto tanti punti di vista. Spesso ci si concentra solo sull’aspetto tecnico, ma c’è molto di più. Chi gioca in Serie A, tecnicamente, ha già un certo valore. Ma poi bisogna analizzare altre cose: il lavoro settimanale, l’impegno, la capacità di reggere i carichi e il ritmo. Sono tutte cose che vanno incastrate. Ecco perché si cercano giocatori forti, ma soprattutto affidabili, completi sotto ogni aspetto.” 
 
Restando sul discorso calciomercato, mi sposto sull’Udinese. Le chiedo: i 30 milioni richiesti per Lorenzo Lucca sono una cifra congrua? 
“Guarda, ormai i valori di mercato non li fa più nessuno in maniera oggettiva. Il valore intrinseco di un giocatore è difficile da stabilire, è il mercato stesso che lo determina. Oggi, quando chiedi un calciatore che ha fatto bene, che ha personalità, che ha dimostrato qualcosa in campionati importanti, ti chiedono queste cifre. È la normalità. Quindi, alla luce di com’è impostato oggi il mercato e delle cifre che girano, penso che quei 30 milioni possano anche essere spesi per lui. Poi non so con quale formula – ce ne sono tante – ma credo che la cifra in sé sia coerente.” 
Ieri sera abbiamo assistito all’eliminazione dell’Italia dall’Europeo Under 21. Non mi soffermo sulla sconfitta, ma piuttosto sulle note liete. Una di queste gioca nel Palermo: Sebastiano Desplanches. Quanti altri anni buoni dovrà fare questo ragazzo per arrivare al top? 
“Intanto va detto che, nonostante l’eliminazione, l’Italia ha giocato una grande partita. Vanno fatti i complimenti anche a Nunziata, perché la squadra ha fatto un buon torneo. Ieri sono usciti anche a causa della doppia inferiorità numerica, ma hanno tenuto aperta la partita fino alla fine. Chiusa parentesi. Parlando del portiere: è un ragazzo che sta facendo bene. Però sai, in Italia abbiamo tanti giovani con qualità, il problema è la continuità. Bisogna confermarsi, perché molti si mettono in luce ma poi si perdono. Dare continuità alle prestazioni è fondamentale. Comunque sì, ci sono tanti giocatori interessanti in questa Under 21, e qualcuno gioca già in grandi club. Gli altri possono arrivarci tranquillamente, ma serve sempre quella costanza.” 
 
Restando in tema portieri, il Napoli sembra interessato a Milinkovic-Savic del Torino. In passato si è vista una certa difficoltà di Meret nella gestione dell’alternanza con Ospina. Se arrivasse un altro portiere forte come Savic, non si rischierebbe di ricreare quella situazione? 
“Guarda, questo è sempre stato uno dei problemi legati ai portieri, sin dalla notte dei tempi. C’è sempre il dubbio se sia giusto avere due titolari o no. Alcuni portieri reggono bene la concorrenza e si stimolano a vicenda, altri la soffrono. È capitato anche a me in passato di avere due portieri forti – non faccio nomi – ma uno dei due faticava a rendere con quella pressione addosso. Allora magari è meglio avere un titolare chiaro e un secondo comunque competitivo, perché può sempre servire. Parlando di Meret, lo conosco bene, l’ho allenato. A me piace molto, non solo come portiere ma anche come persona: equilibrata, seria. Il Napoli l’anno prossimo avrà diverse competizioni, e tutte molto importanti, quindi ci può stare avere due portieri di grande livello. Poi toccherà allo staff gestirli bene. La cosa fondamentale è parlare con entrambi e spiegare loro chiaramente quali saranno le gerarchie. Così si può fare ed anche Meret può continuare a rendere ad alti livelli.”