A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Perinetti, direttore sportivo:
Il Napoli ha perso la testa della classifica a favore dell’Inter. Ci sono più meriti dell’Inter o demeriti del Napoli?
"Tornerei all’inizio della stagione, quando l’Inter è stata giustamente designata come la grande favorita per lo scudetto. È una squadra che è cresciuta negli anni, ha una rosa completa e una grande società, quindi aveva tutti i favori del pronostico. Tuttavia, era impensabile che a questo punto della stagione ci fosse solo un punto di differenza tra Napoli e Inter. Il Napoli ha fatto un percorso straordinario e sta giocando un campionato di altissimo livello. Certo, non è stato fortunato e alcuni episodi hanno inciso, come il pareggio all’ultimo minuto contro la Roma o il passo falso contro il Como, dovuto a una condizione fisica non ottimale. Il mercato di gennaio del Napoli è stato complicato, con più perdite che acquisti, e questo ha inevitabilmente reso la rosa un po’ corta. Tuttavia, questa partita potrebbe essere un’occasione per ritrovare spirito e mentalità. L’errore da non ripetere è quello del secondo tempo contro il Como, dove la squadra è apparsa in difficoltà sia fisicamente che mentalmente. Il Napoli ha avuto difficoltà nella sessione invernale di mercato, tanto che il direttore sportivo Manna ha ammesso le proprie responsabilità. Sta di fatto che la squadra ne è uscita indebolita".
Dunque non sembra un caso che, dopo gennaio, il Napoli abbia perso la testa della classifica?
"Indubbiamente, perdere un giocatore come Kvaratskhelia è stato un colpo duro. Gennaio non è il periodo ideale per trovare sostituti all’altezza, e il Napoli ha fatto tutto il possibile per rinforzarsi. Tuttavia, non è arrivato neanche un difensore, cosa che ha lasciato la squadra un po’ corta. Inoltre, si sono aggiunti numerosi infortuni, che hanno colpito spesso lo stesso reparto, la fascia sinistra. Quando si verificano queste situazioni, diventa difficile mantenere una continuità di rendimento. Nonostante questo, il Napoli sta cercando di reagire e, con il recupero di alcuni giocatori, Neres su tutti, potrà tornare competitivo".
Visto l’alto numero di infortuni, si può parlare solo di sfortuna o qualcosa andrebbe rivisto nella preparazione atletica?
"Conosco bene Conte ed il suo staff al Napoli, che lavora molto sulla prevenzione. Tuttavia, giocando così frequentemente, è normale che qualche contrattempo muscolare si presenti. Il Napoli è all’avanguardia nella programmazione fisica e nella preparazione atletica, quindi non credo che il problema sia da attribuire a una cattiva gestione del mister. Gli infortuni hanno sicuramente disturbato il cammino della squadra, ma fanno parte del gioco".
Dall’alto della sua esperienza, il Napoli deve guardarsi le spalle, con l’Atalanta a soli due punti di distanza, o continuare a puntare in alto?
“Il Napoli è una delle grandi rivelazioni di questo campionato, ma anche l’Atalanta non è più una provinciale. Ha esperienza, ha vinto l’Europa League e si è rinforzata ulteriormente. Ora che è uscita dalla Champions, potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato e sarà un avversario temibile. Il Napoli sta facendo un percorso straordinario, e i tifosi devono riconoscerlo. Bisogna restare uniti e superare questo momento difficile senza generare tensioni. L’Inter, invece, rimane la favorita d’obbligo: è una squadra che può concentrarsi solo sul campionato e sarà molto pericolosa. La lotta per lo scudetto è finalmente combattuta tra più squadre, il che rende il campionato molto più avvincente".
Sabato ci sarà Napoli-Inter. Le motivazioni dei giocatori di Conte potranno sopperire alle difficoltà fisiche del momento?
"Sicuramente il Napoli farà una grande partita. Questi incontri ridanno energia e motivazione, anche a chi non è al massimo della forma. Inoltre, alcuni giocatori torneranno più riposati. In gare di questo livello, l’imprevedibilità è sempre un fattore determinante, ma il Napoli ha la possibilità di fare una prestazione di alto livello. Non sarà una partita decisiva, ma sicuramente importante per il prosieguo del campionato".
di Napoli Magazine
24/02/2025 - 11:08
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Perinetti, direttore sportivo:
Il Napoli ha perso la testa della classifica a favore dell’Inter. Ci sono più meriti dell’Inter o demeriti del Napoli?
"Tornerei all’inizio della stagione, quando l’Inter è stata giustamente designata come la grande favorita per lo scudetto. È una squadra che è cresciuta negli anni, ha una rosa completa e una grande società, quindi aveva tutti i favori del pronostico. Tuttavia, era impensabile che a questo punto della stagione ci fosse solo un punto di differenza tra Napoli e Inter. Il Napoli ha fatto un percorso straordinario e sta giocando un campionato di altissimo livello. Certo, non è stato fortunato e alcuni episodi hanno inciso, come il pareggio all’ultimo minuto contro la Roma o il passo falso contro il Como, dovuto a una condizione fisica non ottimale. Il mercato di gennaio del Napoli è stato complicato, con più perdite che acquisti, e questo ha inevitabilmente reso la rosa un po’ corta. Tuttavia, questa partita potrebbe essere un’occasione per ritrovare spirito e mentalità. L’errore da non ripetere è quello del secondo tempo contro il Como, dove la squadra è apparsa in difficoltà sia fisicamente che mentalmente. Il Napoli ha avuto difficoltà nella sessione invernale di mercato, tanto che il direttore sportivo Manna ha ammesso le proprie responsabilità. Sta di fatto che la squadra ne è uscita indebolita".
Dunque non sembra un caso che, dopo gennaio, il Napoli abbia perso la testa della classifica?
"Indubbiamente, perdere un giocatore come Kvaratskhelia è stato un colpo duro. Gennaio non è il periodo ideale per trovare sostituti all’altezza, e il Napoli ha fatto tutto il possibile per rinforzarsi. Tuttavia, non è arrivato neanche un difensore, cosa che ha lasciato la squadra un po’ corta. Inoltre, si sono aggiunti numerosi infortuni, che hanno colpito spesso lo stesso reparto, la fascia sinistra. Quando si verificano queste situazioni, diventa difficile mantenere una continuità di rendimento. Nonostante questo, il Napoli sta cercando di reagire e, con il recupero di alcuni giocatori, Neres su tutti, potrà tornare competitivo".
Visto l’alto numero di infortuni, si può parlare solo di sfortuna o qualcosa andrebbe rivisto nella preparazione atletica?
"Conosco bene Conte ed il suo staff al Napoli, che lavora molto sulla prevenzione. Tuttavia, giocando così frequentemente, è normale che qualche contrattempo muscolare si presenti. Il Napoli è all’avanguardia nella programmazione fisica e nella preparazione atletica, quindi non credo che il problema sia da attribuire a una cattiva gestione del mister. Gli infortuni hanno sicuramente disturbato il cammino della squadra, ma fanno parte del gioco".
Dall’alto della sua esperienza, il Napoli deve guardarsi le spalle, con l’Atalanta a soli due punti di distanza, o continuare a puntare in alto?
“Il Napoli è una delle grandi rivelazioni di questo campionato, ma anche l’Atalanta non è più una provinciale. Ha esperienza, ha vinto l’Europa League e si è rinforzata ulteriormente. Ora che è uscita dalla Champions, potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato e sarà un avversario temibile. Il Napoli sta facendo un percorso straordinario, e i tifosi devono riconoscerlo. Bisogna restare uniti e superare questo momento difficile senza generare tensioni. L’Inter, invece, rimane la favorita d’obbligo: è una squadra che può concentrarsi solo sul campionato e sarà molto pericolosa. La lotta per lo scudetto è finalmente combattuta tra più squadre, il che rende il campionato molto più avvincente".
Sabato ci sarà Napoli-Inter. Le motivazioni dei giocatori di Conte potranno sopperire alle difficoltà fisiche del momento?
"Sicuramente il Napoli farà una grande partita. Questi incontri ridanno energia e motivazione, anche a chi non è al massimo della forma. Inoltre, alcuni giocatori torneranno più riposati. In gare di questo livello, l’imprevedibilità è sempre un fattore determinante, ma il Napoli ha la possibilità di fare una prestazione di alto livello. Non sarà una partita decisiva, ma sicuramente importante per il prosieguo del campionato".