Paolo Di Canio, ex attaccante di Lazio e Napoli tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino: "Conte è nato per resuscitare le squadre di morti. Lo dice la sua storia. Lui è fatto per questo: è un “secchione”, uno che io adoro per come riesce a martellare le sue squadre. E che può anche portare il Napoli a vincere lo scudetto. È primo. E con merito. È entrato nella testa dei calciatori, li ha motivati, è l’uomo forte che mancava, il martello, il vero erede di Trapattoni in Italia: Di Lorenzo, anche se ancora lontano dai livelli raggiunti con Spalletti, è cresciuto in pochi mesi. Con Luciano, tutti hanno “over-performato”, poi l’anno scorso tutti hanno “sotto-performato”. Ora c’è Antonio: il Napoli non ruba l’occhio, non è esteticamente bello, ma lui non mi pare che voglia mettersi in evidenza con idee cervellotiche. Vince facendo cose semplici. Quando giocava con la Juventus aveva i valori della gente del sud, umile, preciso. Un po' più chiuso, rispetto a me che con Baggio eravamo casinisti. In squadra, di gente come Conte ne servono cento. A Coverciano lui era sempre a studiare, immerso nella piscina a nuotare mentre magari noi "cazzeggiavamo". La sua ossessione per il lavoro è sempre stata fantastica. La smetta di gettare acqua sul fuoco, di dire eravamo decimi o la storia della bicicletta. Ha speso tanto questa estate e ha preso chi voleva. Non deve vincere lo scudetto, ma ha tutto per arrivare tra le prime quattro che, penso, sia il vero obiettivo di De Laurentiis. Io andrei da quelli del Manchester United per arrestare tutti i dirigenti: ma come si fa a dar via McTominay? C'è uno come Neres che fa la riserva. Gilmour nel Brighton ha mostrato di avere le stesse caratteristiche di uscita palla al piede e di lucidità di Lobotka. Lukaku col Como? Voto? Sincero? 4. Poi lo so, per tutti è stato decisivo ma mica può essere considerato un assist quello per McTominay? Poi il mio giudizio è legato a quello che può e deve fare. Se il Como ha pareggiato è perché lui non è mai riuscito a far salire il Napoli. Non credo che Antonio sia davvero contento della sua prova. Lukaku ormai gioca spalle alla porta, lontano dall’area, perde tanti palloni: io per i miei cross ho sempre avuto bisogno di gente avvelenata come Osimhen, uno che vende l’anima per segnare".
di Napoli Magazine
10/10/2024 - 09:28
Paolo Di Canio, ex attaccante di Lazio e Napoli tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino: "Conte è nato per resuscitare le squadre di morti. Lo dice la sua storia. Lui è fatto per questo: è un “secchione”, uno che io adoro per come riesce a martellare le sue squadre. E che può anche portare il Napoli a vincere lo scudetto. È primo. E con merito. È entrato nella testa dei calciatori, li ha motivati, è l’uomo forte che mancava, il martello, il vero erede di Trapattoni in Italia: Di Lorenzo, anche se ancora lontano dai livelli raggiunti con Spalletti, è cresciuto in pochi mesi. Con Luciano, tutti hanno “over-performato”, poi l’anno scorso tutti hanno “sotto-performato”. Ora c’è Antonio: il Napoli non ruba l’occhio, non è esteticamente bello, ma lui non mi pare che voglia mettersi in evidenza con idee cervellotiche. Vince facendo cose semplici. Quando giocava con la Juventus aveva i valori della gente del sud, umile, preciso. Un po' più chiuso, rispetto a me che con Baggio eravamo casinisti. In squadra, di gente come Conte ne servono cento. A Coverciano lui era sempre a studiare, immerso nella piscina a nuotare mentre magari noi "cazzeggiavamo". La sua ossessione per il lavoro è sempre stata fantastica. La smetta di gettare acqua sul fuoco, di dire eravamo decimi o la storia della bicicletta. Ha speso tanto questa estate e ha preso chi voleva. Non deve vincere lo scudetto, ma ha tutto per arrivare tra le prime quattro che, penso, sia il vero obiettivo di De Laurentiis. Io andrei da quelli del Manchester United per arrestare tutti i dirigenti: ma come si fa a dar via McTominay? C'è uno come Neres che fa la riserva. Gilmour nel Brighton ha mostrato di avere le stesse caratteristiche di uscita palla al piede e di lucidità di Lobotka. Lukaku col Como? Voto? Sincero? 4. Poi lo so, per tutti è stato decisivo ma mica può essere considerato un assist quello per McTominay? Poi il mio giudizio è legato a quello che può e deve fare. Se il Como ha pareggiato è perché lui non è mai riuscito a far salire il Napoli. Non credo che Antonio sia davvero contento della sua prova. Lukaku ormai gioca spalle alla porta, lontano dall’area, perde tanti palloni: io per i miei cross ho sempre avuto bisogno di gente avvelenata come Osimhen, uno che vende l’anima per segnare".