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IL PENSIERO - Ielpo: "Caprile deve giocare, la sua cessione da parte del Napoli è stata corretta"
04.02.2025 11:40 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mario Ielpo, avvocato ed ex portiere di Milan e Lazio:

Come giudica il mercato del Napoli?

“Insomma, il mercato è stato un po' confuso, poi con Kvara ci sono stati anche dei retroscena economici. So che il giocatore non fosse particolarmente contento del rapporto con la società, a prescindere da ciò che è successo successivamente. A volte il presidente del Napoli è un po' troppo formalista dal punto di vista dei contratti, e questo crea problemi nei rapporti umani. Quindi, si arriva a cedere un giocatore per problemi con la società. Poi, però, il Napoli ha preso un altro giocatore, Okafor, ma è strano che una settimana prima non aveva superato le visite mediche con il Lipsia. Qual è la logica dietro questa scelta? Non credo alla storia delle visite mediche, credo piuttosto il ragazzo fosse troppo fuori forma, mi sembra che abbia bisogno di trovare il ritmo e la condizione, per cui non penso sia pronto a far rifiatare Neres e Politano. Inoltre, è un giocatore un po' ibrido. Non è esattamente una seconda punta, né un esterno come Kvara, ma potrebbe essere più compatibile con un gioco con due punte insieme. Per rispondere alla domanda iniziale, la cessione di Kvaratskhelia è stata probabilmente una mossa obbligata, per evitare di trovarsi in una situazione complicata in futuro come già accaduto con Osimhen. Per non complicare le cose con i contratti. Quindi, alla fine, è stato risolto un problema. Il Napoli, comunque, non è che avesse un bisogno urgente di rinforzi, ma visto come è calato nel secondo tempo contro la Roma, con i calciatori stanchissimi, forse sarebbe stato il caso di acquistare giocatori che potessero dare fiato ai titolarissimi. A volte è necessario cambiare per dare una scossa, ma cambiare per cambiare potrebbe anche destabilizzare la squadra. È un equilibrio difficile da mantenere. Un mercato sufficiente per il Napoli".

È convinto della sufficienza anche se è stato ceduto Elia Caprile con un diritto di riscatto in favore del Cagliari?

"Caprile ha bisogno di spazio, quindi ben venga la sua cessione. Per quanto riguarda la parte economica, non so se il Napoli abbia fatto un calcolo giusto o meno".

Il Milan, re del mercato italiano in questa finestra, dista solo sette punti dal quarto posto e ha ancora una partita da giocare. Si è rinforzato abbastanza da poter competere per un posto in Champions League?

“Vediamo, mancano ancora tante partite. Tutti quelli che sono in quella zona sperano nei cinque posti, piuttosto che i quattro attualmente disponibili. I giocatori che sono arrivati sono molto bravi, anche se con qualche difetto, come tutti. Però, se cambi continuamente i giocatori e li metti tutti in un frullatore, rischi di non farli esprimere al meglio. Nel Milan, comunque, ci sono stati dei giocatori che hanno fatto fatica ad ambientarsi, come De Ketelaere e Saelemaekers, ma che, andati altrove, sono diventati punti di forza. Giusto e lecito cambiare, ma è necessario anche dare continuità ai progetti".

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IL PENSIERO - Ielpo: "Caprile deve giocare, la sua cessione da parte del Napoli è stata corretta"

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04/02/2025 - 11:40

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mario Ielpo, avvocato ed ex portiere di Milan e Lazio:

Come giudica il mercato del Napoli?

“Insomma, il mercato è stato un po' confuso, poi con Kvara ci sono stati anche dei retroscena economici. So che il giocatore non fosse particolarmente contento del rapporto con la società, a prescindere da ciò che è successo successivamente. A volte il presidente del Napoli è un po' troppo formalista dal punto di vista dei contratti, e questo crea problemi nei rapporti umani. Quindi, si arriva a cedere un giocatore per problemi con la società. Poi, però, il Napoli ha preso un altro giocatore, Okafor, ma è strano che una settimana prima non aveva superato le visite mediche con il Lipsia. Qual è la logica dietro questa scelta? Non credo alla storia delle visite mediche, credo piuttosto il ragazzo fosse troppo fuori forma, mi sembra che abbia bisogno di trovare il ritmo e la condizione, per cui non penso sia pronto a far rifiatare Neres e Politano. Inoltre, è un giocatore un po' ibrido. Non è esattamente una seconda punta, né un esterno come Kvara, ma potrebbe essere più compatibile con un gioco con due punte insieme. Per rispondere alla domanda iniziale, la cessione di Kvaratskhelia è stata probabilmente una mossa obbligata, per evitare di trovarsi in una situazione complicata in futuro come già accaduto con Osimhen. Per non complicare le cose con i contratti. Quindi, alla fine, è stato risolto un problema. Il Napoli, comunque, non è che avesse un bisogno urgente di rinforzi, ma visto come è calato nel secondo tempo contro la Roma, con i calciatori stanchissimi, forse sarebbe stato il caso di acquistare giocatori che potessero dare fiato ai titolarissimi. A volte è necessario cambiare per dare una scossa, ma cambiare per cambiare potrebbe anche destabilizzare la squadra. È un equilibrio difficile da mantenere. Un mercato sufficiente per il Napoli".

È convinto della sufficienza anche se è stato ceduto Elia Caprile con un diritto di riscatto in favore del Cagliari?

"Caprile ha bisogno di spazio, quindi ben venga la sua cessione. Per quanto riguarda la parte economica, non so se il Napoli abbia fatto un calcolo giusto o meno".

Il Milan, re del mercato italiano in questa finestra, dista solo sette punti dal quarto posto e ha ancora una partita da giocare. Si è rinforzato abbastanza da poter competere per un posto in Champions League?

“Vediamo, mancano ancora tante partite. Tutti quelli che sono in quella zona sperano nei cinque posti, piuttosto che i quattro attualmente disponibili. I giocatori che sono arrivati sono molto bravi, anche se con qualche difetto, come tutti. Però, se cambi continuamente i giocatori e li metti tutti in un frullatore, rischi di non farli esprimere al meglio. Nel Milan, comunque, ci sono stati dei giocatori che hanno fatto fatica ad ambientarsi, come De Ketelaere e Saelemaekers, ma che, andati altrove, sono diventati punti di forza. Giusto e lecito cambiare, ma è necessario anche dare continuità ai progetti".