In Evidenza
IL PENSIERO - Marinella: "Abbiamo inviato un orologio a David Neres, ma il valore più importante ce l’ha la lettera che gli ho scritto”
04.09.2024 15:28 di Napoli Magazine

Maurizio Marinella, imprenditore, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Abbiamo preso un orologio della nostre collezione e l’abbiamo mandato a Neres, ma il vero valore è stata la lettera che ho scritto al ragazzo. Gli ho scritto che aveva avuto un brutto impatto con la città, ma ho voluto spiegargli che Napoli non è questa. Napoli è fatta di calore, di emozione, di cultura e soprattutto di accoglienza. Quando i calciatori indossano la maglia del Napoli diventano figli di questa città e non è normale che ad un nostro figlio facciamo qualcosa del genere. Ero addolorato per la scena che ha vissuto anche sua figlia. Napoli ha un moltiplicatore sia in positivo che in negativo, per me è un grande dolore trasmettere certi messaggi. Napoli è piena di turisti, ad agosto non ho fatto un giorno di vacanza e sono rimasto in negozio ad accogliere i clienti. Vedevamo Neres sempre poco sorridente, ma è entrato nei nostri cuori. Non ho ancora sentito il calciatore, ma le cose son belle quando si fanno nell’immediatezza. Sarei felice di conoscerlo ed incontrarlo, gli ho scritto la lettera in italiano perchè sicuro di trasferire tutte le mie emozioni”.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL PENSIERO - Marinella: "Abbiamo inviato un orologio a David Neres, ma il valore più importante ce l’ha la lettera che gli ho scritto”

di Napoli Magazine

04/09/2024 - 15:28

Maurizio Marinella, imprenditore, ha rilasciato un’intervista a "Radio Goal", in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Abbiamo preso un orologio della nostre collezione e l’abbiamo mandato a Neres, ma il vero valore è stata la lettera che ho scritto al ragazzo. Gli ho scritto che aveva avuto un brutto impatto con la città, ma ho voluto spiegargli che Napoli non è questa. Napoli è fatta di calore, di emozione, di cultura e soprattutto di accoglienza. Quando i calciatori indossano la maglia del Napoli diventano figli di questa città e non è normale che ad un nostro figlio facciamo qualcosa del genere. Ero addolorato per la scena che ha vissuto anche sua figlia. Napoli ha un moltiplicatore sia in positivo che in negativo, per me è un grande dolore trasmettere certi messaggi. Napoli è piena di turisti, ad agosto non ho fatto un giorno di vacanza e sono rimasto in negozio ad accogliere i clienti. Vedevamo Neres sempre poco sorridente, ma è entrato nei nostri cuori. Non ho ancora sentito il calciatore, ma le cose son belle quando si fanno nell’immediatezza. Sarei felice di conoscerlo ed incontrarlo, gli ho scritto la lettera in italiano perchè sicuro di trasferire tutte le mie emozioni”.