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IPSWICH TOWN - Cajuste: "A Napoli stavo benissimo, ma quando crei una spirale negativa scavi sempre verso il basso, qui è diverso"
09.01.2025 16:00 di Napoli Magazine

Jens Cajuste sta vivendo un'ottima stagione con la maglia dell'Ipswich Town, in Premier League. L'ex centrocampista del Napoli, dopo un'annata passata in sordina con la maglia azzurra, si è rilanciato e oggi è tornato a parlare della sua esperienza partenopea ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: "Quando crei una spirale negativa di energia, scavi sempre verso il basso. Vivevo a Posillipo, sono stato benissimo. Ovviamente adesso a Ipswich è tutto più calmo, vivo nella zona della marina e non si mangia così bene come a Napoli. Se sono diventato la persona che sono oggi lo devo a mio padre. Quando ero piccolo ci siamo trasferiti in Cina dalla Svezia per lavoro e da lì sono cambiate molte cose. Ad esempio la cultura del rispetto verso gli altri è molto importante in Cina e mi è entrata dentro. A 5 anni già parlavo Inglese e Svedese, imparare una nuova lingua con un diverso alfabeto è dal mal di testa. Devo ammettere che però è stato molto formativo”.

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IPSWICH TOWN - Cajuste: "A Napoli stavo benissimo, ma quando crei una spirale negativa scavi sempre verso il basso, qui è diverso"

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09/01/2025 - 16:00

Jens Cajuste sta vivendo un'ottima stagione con la maglia dell'Ipswich Town, in Premier League. L'ex centrocampista del Napoli, dopo un'annata passata in sordina con la maglia azzurra, si è rilanciato e oggi è tornato a parlare della sua esperienza partenopea ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: "Quando crei una spirale negativa di energia, scavi sempre verso il basso. Vivevo a Posillipo, sono stato benissimo. Ovviamente adesso a Ipswich è tutto più calmo, vivo nella zona della marina e non si mangia così bene come a Napoli. Se sono diventato la persona che sono oggi lo devo a mio padre. Quando ero piccolo ci siamo trasferiti in Cina dalla Svezia per lavoro e da lì sono cambiate molte cose. Ad esempio la cultura del rispetto verso gli altri è molto importante in Cina e mi è entrata dentro. A 5 anni già parlavo Inglese e Svedese, imparare una nuova lingua con un diverso alfabeto è dal mal di testa. Devo ammettere che però è stato molto formativo”.