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L'ANALISI - La Marca: "Kean sarebbe un colpo eccezionale per il Napoli, in azzurro potrebbe diventare ancora più decisivo"
08.07.2025 12:22 di Napoli Magazine
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
 
Come andrà a finire la vicenda Osimhen?  
“La cessione di Victor Osimhen rappresenta un passaggio cruciale per il Napoli, non solo sotto il profilo economico, ma soprattutto in ottica di programmazione tecnica. Risolvere la vicenda prima dell’inizio del ritiro di Dimaro consentirebbe al club di operare con maggiore lucidità e tempestività sul mercato, individuando un profilo che non sia una semplice alternativa a Romelu Lukaku, ma un vero co-titolare, capace di condividere il peso dell’attacco con l’attaccante belga. L’interesse di club come il Galatasaray – che dovrà comunque avvicinarsi al valore della clausola rescissoria – e dell'Al Hilal – che avrebbe già dimostrato di poter soddisfare le richieste economiche del Napoli, ma che deve ancora convincere Osimhen, nonostante una proposta finanziaria straordinariamente vantaggiosa, ad accettare la destinazione araba – apre scenari profondamente diversi. Da un lato, il Galatasaray rappresenta una soluzione europea e affettivamente significativa per il nigeriano, che nella scorsa stagione si è imposto come autentico idolo della tifoseria turca. Dall’altro, la proposta dell’Al Hilal lo proietterebbe, a soli 26 anni, in un contesto totalmente diverso come quello del campionato saudita, con tutte le implicazioni del caso in termini di visibilità, livello competitivo e prospettive di carriera. In ogni caso, saranno giorni decisivi. Il ritiro è alle porte e il Napoli ha una strategia ben definita: consegnare ad Antonio Conte una rosa quanto più completa possibile sin dai primi allenamenti.” 
 
Ndidi può essere il centrocampista giusto per dare equilibrio alla Juve? 
“Il profilo di Wilfred Ndidi rappresenta effettivamente un’opportunità intrigante per la Juventus, soprattutto alla luce della necessità di rafforzare la mediana con calciatori strutturati e già abituati a un calcio di alto livello. Ndidi porta con sé fisicità, capacità di recupero palla e un'intensità che, maturata in Premier League, potrebbe risultare un valore aggiunto nel contesto tattico italiano, dove l’aspetto dell’aggressività ordinata può fare la differenza. Dopo il suo arrivo al Leicester, ci si attendeva un'evoluzione verso un ruolo da top player assoluto come mediano moderno, ma tra alti e bassi ha mostrato solo a tratti il suo reale potenziale. Per la Juventus, si tratterebbe di un profilo complementare rispetto ai centrocampisti già in rosa, ideale soprattutto per un tecnico come Tudor. Inoltre, Ndidi ha maturato una buona esperienza europea e potrebbe inserirsi senza troppi adattamenti. In generale l’operazione potrebbe rivelarsi un’occasione di mercato intelligente, soprattutto se supportata da un progetto tecnico chiaro.” 
 
Con Kean e Lukaku, il Napoli avrebbe l’attacco più completo della Serie A? 
“Kean sarebbe un colpo eccezionale per il Napoli. Parliamo dell’attaccante della Nazionale italiana, un classe 2000 che, pur avendo già una buona esperienza, conserva ancora ampi margini di miglioramento. Nella scorsa stagione ha dimostrato di poter reggere l’attacco anche da solo, grazie a una struttura fisica importante e a una buona mobilità. In un contesto come quello che sta nascendo a Napoli – con l’arrivo di De Bruyne e la possibile aggiunta di profili come Lang – Kean avrebbe tutte le condizioni ideali per esprimersi al meglio e diventare ancora più decisivo. Inoltre, non vedo problemi nella convivenza con Lukaku: il Napoli affronterà un calendario ricco di impegni tra campionato e coppe, e avere due attaccanti di alto livello è una necessità, non un lusso.”  
 
Dopo il probabile arrivo di Lang, Ndoye è l’esterno giusto per completare il reparto? 
“Ndoye mi piacerebbe molto al Napoli perché completerebbe al meglio il pacchetto di esterni offensivi, soprattutto sulla sinistra. Ha caratteristiche diverse rispetto a Lang, ma rappresenta comunque un profilo in crescita, come dimostrano i numeri della scorsa stagione: 9 gol e 6 assist in tutte le competizioni. È un giocatore estremamente duttile, che per certi versi ricorda Politano per movenze e intelligenza tattica. È uno che sta sempre dentro la partita, vivo, reattivo, che non si spegne mai, e questa costanza mentale può fare la differenza in un campionato lungo e intenso come la Serie A. Proprio questa sua versatilità e intensità potrebbe permettere al Napoli, in alcune partite, di schierarsi con un 4-2-3-1, dando a De Bruyne maggiore libertà di movimento e inventiva sulla trequarti. Un altro aspetto positivo è che Ndoye conosce già il campionato italiano, quindi non avrebbe bisogno di ambientamento. Parliamo di un calciatore giovane ma già maturo, che stagione dopo stagione sta dimostrando una crescita costante sia sul piano tecnico che su quello mentale. Un innesto di questo tipo sarebbe strategico per alzare il livello qualitativo e tattico della rosa.” 
 
Come valuta le prime mosse di calciomercato della Juventus?  
“Siamo agli inizi del calciomercato e la Juventus, reduce dall’esperienza al Mondiale per Club, ha potuto beneficiare di un’occasione preziosa: osservare e valutare la rosa in un contesto meno pressante, ideale per consentire a Igor Tudor di iniziare a costruire una squadra allineata alla sua visione tattica. In questo processo è già emersa una certezza: Kenan Yildiz sarà il perno tecnico su cui ruoterà il progetto bianconero. Il club ha già mandato un segnale chiaro e ambizioso con l’ingaggio di Jonathan David, che – insieme a De Bruyne – rappresenta uno dei colpi più rilevanti di questo avvio di mercato. Si tratta di un acquisto che conferma la volontà della Juventus di puntare su profili in grado di alzare sensibilmente il livello tecnico e la pericolosità offensiva della squadra. In questo quadro, anche la possibile operazione Sancho rafforzerebbe ulteriormente la rosa con un giocatore di talento internazionale, desideroso di rilanciarsi dopo stagioni altalenanti. Come sta accadendo per il Napoli con Osimhen, anche la Juventus dovrà presto sciogliere il nodo legato a Dusan Vlahovic. La sua permanenza o cessione inciderà in maniera importante sulle prossime mosse di mercato, influenzando le future scelte strategiche. Altre eventuali uscite, inoltre, potrebbero contribuire a generare nuova liquidità da reinvestire. In questa prima fase, la Juventus sta dimostrando di operare con lucidità e ambizione, tracciando una linea chiara: costruire una rosa competitiva attraverso un mercato mirato, che coniughi qualità, esperienza internazionale e visione a lungo termine.” 
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L'ANALISI - La Marca: "Kean sarebbe un colpo eccezionale per il Napoli, in azzurro potrebbe diventare ancora più decisivo"

di Napoli Magazine

08/07/2025 - 12:22

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
 
Come andrà a finire la vicenda Osimhen?  
“La cessione di Victor Osimhen rappresenta un passaggio cruciale per il Napoli, non solo sotto il profilo economico, ma soprattutto in ottica di programmazione tecnica. Risolvere la vicenda prima dell’inizio del ritiro di Dimaro consentirebbe al club di operare con maggiore lucidità e tempestività sul mercato, individuando un profilo che non sia una semplice alternativa a Romelu Lukaku, ma un vero co-titolare, capace di condividere il peso dell’attacco con l’attaccante belga. L’interesse di club come il Galatasaray – che dovrà comunque avvicinarsi al valore della clausola rescissoria – e dell'Al Hilal – che avrebbe già dimostrato di poter soddisfare le richieste economiche del Napoli, ma che deve ancora convincere Osimhen, nonostante una proposta finanziaria straordinariamente vantaggiosa, ad accettare la destinazione araba – apre scenari profondamente diversi. Da un lato, il Galatasaray rappresenta una soluzione europea e affettivamente significativa per il nigeriano, che nella scorsa stagione si è imposto come autentico idolo della tifoseria turca. Dall’altro, la proposta dell’Al Hilal lo proietterebbe, a soli 26 anni, in un contesto totalmente diverso come quello del campionato saudita, con tutte le implicazioni del caso in termini di visibilità, livello competitivo e prospettive di carriera. In ogni caso, saranno giorni decisivi. Il ritiro è alle porte e il Napoli ha una strategia ben definita: consegnare ad Antonio Conte una rosa quanto più completa possibile sin dai primi allenamenti.” 
 
Ndidi può essere il centrocampista giusto per dare equilibrio alla Juve? 
“Il profilo di Wilfred Ndidi rappresenta effettivamente un’opportunità intrigante per la Juventus, soprattutto alla luce della necessità di rafforzare la mediana con calciatori strutturati e già abituati a un calcio di alto livello. Ndidi porta con sé fisicità, capacità di recupero palla e un'intensità che, maturata in Premier League, potrebbe risultare un valore aggiunto nel contesto tattico italiano, dove l’aspetto dell’aggressività ordinata può fare la differenza. Dopo il suo arrivo al Leicester, ci si attendeva un'evoluzione verso un ruolo da top player assoluto come mediano moderno, ma tra alti e bassi ha mostrato solo a tratti il suo reale potenziale. Per la Juventus, si tratterebbe di un profilo complementare rispetto ai centrocampisti già in rosa, ideale soprattutto per un tecnico come Tudor. Inoltre, Ndidi ha maturato una buona esperienza europea e potrebbe inserirsi senza troppi adattamenti. In generale l’operazione potrebbe rivelarsi un’occasione di mercato intelligente, soprattutto se supportata da un progetto tecnico chiaro.” 
 
Con Kean e Lukaku, il Napoli avrebbe l’attacco più completo della Serie A? 
“Kean sarebbe un colpo eccezionale per il Napoli. Parliamo dell’attaccante della Nazionale italiana, un classe 2000 che, pur avendo già una buona esperienza, conserva ancora ampi margini di miglioramento. Nella scorsa stagione ha dimostrato di poter reggere l’attacco anche da solo, grazie a una struttura fisica importante e a una buona mobilità. In un contesto come quello che sta nascendo a Napoli – con l’arrivo di De Bruyne e la possibile aggiunta di profili come Lang – Kean avrebbe tutte le condizioni ideali per esprimersi al meglio e diventare ancora più decisivo. Inoltre, non vedo problemi nella convivenza con Lukaku: il Napoli affronterà un calendario ricco di impegni tra campionato e coppe, e avere due attaccanti di alto livello è una necessità, non un lusso.”  
 
Dopo il probabile arrivo di Lang, Ndoye è l’esterno giusto per completare il reparto? 
“Ndoye mi piacerebbe molto al Napoli perché completerebbe al meglio il pacchetto di esterni offensivi, soprattutto sulla sinistra. Ha caratteristiche diverse rispetto a Lang, ma rappresenta comunque un profilo in crescita, come dimostrano i numeri della scorsa stagione: 9 gol e 6 assist in tutte le competizioni. È un giocatore estremamente duttile, che per certi versi ricorda Politano per movenze e intelligenza tattica. È uno che sta sempre dentro la partita, vivo, reattivo, che non si spegne mai, e questa costanza mentale può fare la differenza in un campionato lungo e intenso come la Serie A. Proprio questa sua versatilità e intensità potrebbe permettere al Napoli, in alcune partite, di schierarsi con un 4-2-3-1, dando a De Bruyne maggiore libertà di movimento e inventiva sulla trequarti. Un altro aspetto positivo è che Ndoye conosce già il campionato italiano, quindi non avrebbe bisogno di ambientamento. Parliamo di un calciatore giovane ma già maturo, che stagione dopo stagione sta dimostrando una crescita costante sia sul piano tecnico che su quello mentale. Un innesto di questo tipo sarebbe strategico per alzare il livello qualitativo e tattico della rosa.” 
 
Come valuta le prime mosse di calciomercato della Juventus?  
“Siamo agli inizi del calciomercato e la Juventus, reduce dall’esperienza al Mondiale per Club, ha potuto beneficiare di un’occasione preziosa: osservare e valutare la rosa in un contesto meno pressante, ideale per consentire a Igor Tudor di iniziare a costruire una squadra allineata alla sua visione tattica. In questo processo è già emersa una certezza: Kenan Yildiz sarà il perno tecnico su cui ruoterà il progetto bianconero. Il club ha già mandato un segnale chiaro e ambizioso con l’ingaggio di Jonathan David, che – insieme a De Bruyne – rappresenta uno dei colpi più rilevanti di questo avvio di mercato. Si tratta di un acquisto che conferma la volontà della Juventus di puntare su profili in grado di alzare sensibilmente il livello tecnico e la pericolosità offensiva della squadra. In questo quadro, anche la possibile operazione Sancho rafforzerebbe ulteriormente la rosa con un giocatore di talento internazionale, desideroso di rilanciarsi dopo stagioni altalenanti. Come sta accadendo per il Napoli con Osimhen, anche la Juventus dovrà presto sciogliere il nodo legato a Dusan Vlahovic. La sua permanenza o cessione inciderà in maniera importante sulle prossime mosse di mercato, influenzando le future scelte strategiche. Altre eventuali uscite, inoltre, potrebbero contribuire a generare nuova liquidità da reinvestire. In questa prima fase, la Juventus sta dimostrando di operare con lucidità e ambizione, tracciando una linea chiara: costruire una rosa competitiva attraverso un mercato mirato, che coniughi qualità, esperienza internazionale e visione a lungo termine.”