A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Bordin, allenatore ed ex centrocampista di Napoli ed Atalanta:
L'Atalanta ha dominato anche contro il Cesena. Si tratta solo di un momento di forma o i ragazzi di Gasperini possono mantenere questo ritmo fino a fine stagione?
“L'Atalanta sta attraversando un momento straordinario, ma questo non è casuale. È il frutto di un progetto costruito nel tempo, con una preparazione psicofisica impressionante. Hanno una rosa che, indipendentemente da chi scende in campo, garantisce qualità e continuità. È una squadra che si esprime ad alti livelli in tutte le competizioni, anche grazie a un allenatore come Gasperini, che conosce profondamente il calcio e ha saputo dare un’identità precisa alla squadra. Questo rende l'Atalanta una delle migliori in Italia e in Europa".
Quanto è importante la continuità in un progetto tecnico?
“Fondamentale. È evidente che quando si lavora con lo stesso allenatore per molti anni, come nel caso di Gasperini, diventa più semplice sostituire i calciatori. La società è stata brava a mantenere il tecnico anche nei momenti di difficoltà. L'Atalanta è un esempio perfetto. Quando ci sono state difficoltà, la società ha avuto il coraggio di credere nel progetto e nell'allenatore. Questo ha permesso di creare uno zoccolo duro di giocatori e di inserire gradualmente nuovi elementi, senza stravolgere l'identità della squadra. È un lavoro che richiede tempo, ma i risultati parlano chiaro. Purtroppo, in Serie A spesso si tende a cambiare allenatore troppo rapidamente, mentre servirebbe maggiore pazienza e fiducia".
L'Atalanta è un esempio anche di sostenibilità economica: bisogna prendere spunto da questo modello?
"Assolutamente sì. Oltre alla solidità tecnica, l'Atalanta ha dimostrato come sia possibile mantenere i conti in ordine e ottenere grandi risultati. È un equilibrio che molte società dovrebbero studiare e cercare di replicare. Non è un processo rapido, ma, con una programmazione a lungo termine, è possibile costruire squadre competitive senza compromettere la stabilità economica".
Giacomo Raspadori, in un contesto come quello della Dea, potrebbe esplodere definitivamente?
"Penso di sì. Raspadori è un giocatore di grande qualità che, forse, a Napoli non ha trovato lo spazio necessario per esprimersi al meglio. All'Atalanta, con un allenatore come Gasperini e un ambiente che valorizza i giovani, avrebbe sicuramente maggiori opportunità di mostrare il suo valore. Sarebbe una scelta importante per la sua carriera".
Si aspettava un inizio così positivo del Napoli?
"Non è mai semplice partire con un nuovo allenatore, ma Conte è un tecnico esperto che sa come gestire situazioni complicate. Napoli ha dimostrato di saper lavorare bene, sia a livello dirigenziale che sul campo. Certo, ci vorrà tempo per consolidare il progetto, ma i risultati iniziali sono inaspettati. Quando c'è un allenatore di qualità, sostenuto da una società organizzata, è possibile raggiungere grandi traguardi. Antonio è stato accontentato in tutte le sue richieste di mercato, ma non era semplice essere così in alto in così poco tempo”.
Tra gli obiettivi del mercato di riparazione del Napoli si parla di Kiwior, attualmente all'Arsenal. Potrebbe essere l’uomo ideale per rinforzare la difesa?
"Sì, penso che Kiwior potrebbe essere un'ottima scelta. È un giocatore giovane, ma già di grande qualità, che avrebbe la possibilità di crescere ulteriormente in un ambiente come Napoli. Con Conte alla guida, sarebbe facilitato nell'inserimento e potrebbe diventare un elemento importante per il futuro del club. Ambientarsi a Napoli è semplice, ancor di più per lui che è forte”.
di Napoli Magazine
19/12/2024 - 11:50
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Bordin, allenatore ed ex centrocampista di Napoli ed Atalanta:
L'Atalanta ha dominato anche contro il Cesena. Si tratta solo di un momento di forma o i ragazzi di Gasperini possono mantenere questo ritmo fino a fine stagione?
“L'Atalanta sta attraversando un momento straordinario, ma questo non è casuale. È il frutto di un progetto costruito nel tempo, con una preparazione psicofisica impressionante. Hanno una rosa che, indipendentemente da chi scende in campo, garantisce qualità e continuità. È una squadra che si esprime ad alti livelli in tutte le competizioni, anche grazie a un allenatore come Gasperini, che conosce profondamente il calcio e ha saputo dare un’identità precisa alla squadra. Questo rende l'Atalanta una delle migliori in Italia e in Europa".
Quanto è importante la continuità in un progetto tecnico?
“Fondamentale. È evidente che quando si lavora con lo stesso allenatore per molti anni, come nel caso di Gasperini, diventa più semplice sostituire i calciatori. La società è stata brava a mantenere il tecnico anche nei momenti di difficoltà. L'Atalanta è un esempio perfetto. Quando ci sono state difficoltà, la società ha avuto il coraggio di credere nel progetto e nell'allenatore. Questo ha permesso di creare uno zoccolo duro di giocatori e di inserire gradualmente nuovi elementi, senza stravolgere l'identità della squadra. È un lavoro che richiede tempo, ma i risultati parlano chiaro. Purtroppo, in Serie A spesso si tende a cambiare allenatore troppo rapidamente, mentre servirebbe maggiore pazienza e fiducia".
L'Atalanta è un esempio anche di sostenibilità economica: bisogna prendere spunto da questo modello?
"Assolutamente sì. Oltre alla solidità tecnica, l'Atalanta ha dimostrato come sia possibile mantenere i conti in ordine e ottenere grandi risultati. È un equilibrio che molte società dovrebbero studiare e cercare di replicare. Non è un processo rapido, ma, con una programmazione a lungo termine, è possibile costruire squadre competitive senza compromettere la stabilità economica".
Giacomo Raspadori, in un contesto come quello della Dea, potrebbe esplodere definitivamente?
"Penso di sì. Raspadori è un giocatore di grande qualità che, forse, a Napoli non ha trovato lo spazio necessario per esprimersi al meglio. All'Atalanta, con un allenatore come Gasperini e un ambiente che valorizza i giovani, avrebbe sicuramente maggiori opportunità di mostrare il suo valore. Sarebbe una scelta importante per la sua carriera".
Si aspettava un inizio così positivo del Napoli?
"Non è mai semplice partire con un nuovo allenatore, ma Conte è un tecnico esperto che sa come gestire situazioni complicate. Napoli ha dimostrato di saper lavorare bene, sia a livello dirigenziale che sul campo. Certo, ci vorrà tempo per consolidare il progetto, ma i risultati iniziali sono inaspettati. Quando c'è un allenatore di qualità, sostenuto da una società organizzata, è possibile raggiungere grandi traguardi. Antonio è stato accontentato in tutte le sue richieste di mercato, ma non era semplice essere così in alto in così poco tempo”.
Tra gli obiettivi del mercato di riparazione del Napoli si parla di Kiwior, attualmente all'Arsenal. Potrebbe essere l’uomo ideale per rinforzare la difesa?
"Sì, penso che Kiwior potrebbe essere un'ottima scelta. È un giocatore giovane, ma già di grande qualità, che avrebbe la possibilità di crescere ulteriormente in un ambiente come Napoli. Con Conte alla guida, sarebbe facilitato nell'inserimento e potrebbe diventare un elemento importante per il futuro del club. Ambientarsi a Napoli è semplice, ancor di più per lui che è forte”.