"Sono ritenuto anche dai tifosi della Lazio una bandiera del Napoli perché l'unione che c'era in quella squadra dentro e fuori dal campo fu una cosa unica, vincemmo e soprattutto i tifosi percepivano che abbiamo dato tutto, uscivamo dal campo sempre con la maglia sudata come un tifoso vuole sempre vederti" afferma Bruno Giordano durante l’Anteprima della seconda puntata di “Legends ci vediamo a Napoli”, in onda su Napflix e Canale 8, con protagonisti i campioni che hanno fatto la storia del calcio a Napoli ai tempi d’oro di Maradona. "Sentimenti contrastanti tra la vittoria del primo scudetto è quello perso alle ultime giornate dell'87? L'emozione del primo scudetto fu unica mi ricordo che eravamo la sera prima della partita con la Fiorentina non riuscivamo a dormire, Bianchi ci diceva di rientrare in stanza che avevamo la partita scudetto ma noi dopo due minuti uscivamo nei corridoi a ballare, era tutto una magia, anche i tifosi che ci seguivano col pullman ovunque, dall'albergo allo stadio ogni minuto insieme. Lo scudetto preso del 1987-88 avremmo potuto vincerlo con un po' più di accortezza, quella partita col Milan che perdemmo 3 a 2 ci fu qualche scelta sbagliata a livello tecnico, si fecero giocare Salvatore Bagni e Ciccio Romano con le infiltrazioni nelle ginocchia perché avevano dei problemi e tennero in panchina a me e a Carnevale. Sono convinto che sarebbe potuta finire diversamente. Con la Roma sarà una partita difficile ma Spalletti sta facendo un gran lavoro e troverà la giusta corda emotiva. Se la portano a casa dopo la sconfitta del Milan sarà un segnale molto forte per il campionato. Oshimen-Kvaratskhelia è una coppia fortissima, entrambi sanno che stanno scrivendo una pagina incredibile per il Napoli, dopo l’ultima partita il Napoli ha vinto il campionato, con 50 punti con una squadra che gioca questo calcio il Napoli  ha dimostrato di essere superiore in tutto e  per tutto, con la migliore difesa e migliore attacco, è ovvio che vince il campionato”.