Beppe Bruscolotti, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Diego è gioia, divertimento, calcio. Oggi il suo compleanno è un giorno particolare. Oggi è difficile sentirlo. E’ come se fosse anche il nostro compleanno. Quando arrivò a Napoli non ci potevo credere. Mi lasciò emozionato. Nemmeno le partite mi davano l’emozione che ho provato quando è arrivato a Napoli. Trovarmelo di fianco e giocarci insieme. Quella squadra era ben assortita. C’era tanta qualità e soprattutto c’era voglia di vincere. Immaginavamo di aver intrapreso una strada che ci avrebbe portato lontano. Fascia di capitano? Io mi incamminavo verso la chiusura della carriera. Lui aveva tanta voglia di fare, tanta felicità. Era il modo per fargli capire che Napoli aveva voglia di vincere. Lui era venuto a Napoli proprio per quel motivo. Lui mi chiese che progetti aveva la società, e io gli risposi di chiamare i dirigenti. Per me è stato un gesto che ancora si ricorda. Stesso Diego ricorda questo gesto e ogni volta me lo dice. Vincere a Napoli è stato bellissimo, perché vincevano sempre le squadre del nord”.
di Napoli Magazine
30/10/2024 - 14:17
Beppe Bruscolotti, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Diego è gioia, divertimento, calcio. Oggi il suo compleanno è un giorno particolare. Oggi è difficile sentirlo. E’ come se fosse anche il nostro compleanno. Quando arrivò a Napoli non ci potevo credere. Mi lasciò emozionato. Nemmeno le partite mi davano l’emozione che ho provato quando è arrivato a Napoli. Trovarmelo di fianco e giocarci insieme. Quella squadra era ben assortita. C’era tanta qualità e soprattutto c’era voglia di vincere. Immaginavamo di aver intrapreso una strada che ci avrebbe portato lontano. Fascia di capitano? Io mi incamminavo verso la chiusura della carriera. Lui aveva tanta voglia di fare, tanta felicità. Era il modo per fargli capire che Napoli aveva voglia di vincere. Lui era venuto a Napoli proprio per quel motivo. Lui mi chiese che progetti aveva la società, e io gli risposi di chiamare i dirigenti. Per me è stato un gesto che ancora si ricorda. Stesso Diego ricorda questo gesto e ogni volta me lo dice. Vincere a Napoli è stato bellissimo, perché vincevano sempre le squadre del nord”.