Cristian Bucchi, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv: "L’ampio turnover con la Lazio? Il turnover è un rischio se non reputi i tuoi calciatori importanti, Conte conosce bene le caratteristiche dei suoi giocatori, li vede ogni giorno, può lavorare sempre con loro e sa come stanno, magai sa anche che qualcuno avrà bisogno di rifiatare un po’, nessuno meglio di lui sa cosa fare. Nei confronti del Napoli c’era grande scetticismo, vista la passata stagione, era comunque difficile ipotizzare gli azzurri primi in classifica, la squadra ha peraltro grandissimi margini di miglioramento perché può crescere ancora. Il Napoli ha perso in partite in cui ha incontrato compagini che hanno vinto sul piano fisico: a Verona, ad inizio stagione, dove mancavano tanti giocatori, e poi con l’Atalanta, l’unica formazione italiana che ha un ritmo da Premier League. In tutte le altre partite, i partenopei hanno gestito sempre con ordine e solidità, capitalizzando al meglio le opportunità da gol riuscendo anche a vincere qualche gara sporca.
Il gioco? È migliorabile, come lo è la condizione del singolo, sarebbe stato un problema se il gruppo non si fosse ritrovato. Il turnover di domani è un giusto premio del tecnico nei confronti della squadra e dei giocatori che giocano meno anche perché non ci sono le coppe. Ma la stagione è lunga, ci sarà spazio per tutti nei momenti in cui magari i titolari, fisiologicamente, tireranno un po’ il fiato.
Lukaku? Molte cose vanno ricondotte anche alla sua mole, altre al fatto che non ha svolto la preparazione e aggiungerei che non è più un ragazzino, certe accelerazioni le ha un po’ perse ma è migliorato moltissimo nel guizzo in area. Lui non è mai stato uno da gol sporchi, ora sta segnando proprio da centravanti, da centroboa: a Torino se avesse segnato di tacco sarebbe crollato lo stadio e anche con la Roma ha realizzato un grande gol. Insomma, ad avercene di Lukaku in squadra…".
di Napoli Magazine
04/12/2024 - 12:26
Cristian Bucchi, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv: "L’ampio turnover con la Lazio? Il turnover è un rischio se non reputi i tuoi calciatori importanti, Conte conosce bene le caratteristiche dei suoi giocatori, li vede ogni giorno, può lavorare sempre con loro e sa come stanno, magai sa anche che qualcuno avrà bisogno di rifiatare un po’, nessuno meglio di lui sa cosa fare. Nei confronti del Napoli c’era grande scetticismo, vista la passata stagione, era comunque difficile ipotizzare gli azzurri primi in classifica, la squadra ha peraltro grandissimi margini di miglioramento perché può crescere ancora. Il Napoli ha perso in partite in cui ha incontrato compagini che hanno vinto sul piano fisico: a Verona, ad inizio stagione, dove mancavano tanti giocatori, e poi con l’Atalanta, l’unica formazione italiana che ha un ritmo da Premier League. In tutte le altre partite, i partenopei hanno gestito sempre con ordine e solidità, capitalizzando al meglio le opportunità da gol riuscendo anche a vincere qualche gara sporca.
Il gioco? È migliorabile, come lo è la condizione del singolo, sarebbe stato un problema se il gruppo non si fosse ritrovato. Il turnover di domani è un giusto premio del tecnico nei confronti della squadra e dei giocatori che giocano meno anche perché non ci sono le coppe. Ma la stagione è lunga, ci sarà spazio per tutti nei momenti in cui magari i titolari, fisiologicamente, tireranno un po’ il fiato.
Lukaku? Molte cose vanno ricondotte anche alla sua mole, altre al fatto che non ha svolto la preparazione e aggiungerei che non è più un ragazzino, certe accelerazioni le ha un po’ perse ma è migliorato moltissimo nel guizzo in area. Lui non è mai stato uno da gol sporchi, ora sta segnando proprio da centravanti, da centroboa: a Torino se avesse segnato di tacco sarebbe crollato lo stadio e anche con la Roma ha realizzato un grande gol. Insomma, ad avercene di Lukaku in squadra…".