Fabio Cannavaro è stato tra i protagonisti della serata inaugurale del Festival dello Sport di Trento: "Fin da bambino ho sempre sognato di fare il calciatore e siccome sono una testa dura, ci sono riuscito. Ho raggiunto i miei obiettivi tramite il lavoro che per me non è mai stato un problema: al Napoli il primo anno fui mandato in una squadra satellite e fu una bocciatura, ma ho fatto di tutto per tornare lì. La mia fortuna sono stati i miei genitori: mio padre è stato un ottimo giocatore, ma non ha mai messo pressione a me e a mio fratello. Il Pallone d'oro vinto dopo il Mondiale? E' stata una gratificazione per quello che abbiamo fatto i miei compagni e io in quel Mondiale indimenticabile. Io voglio continuare a fare l'allenatore: quando ho smesso avevo ancora il fuoco dentro e questo lavoro mi piace tantissimo. A Udine è stata un'esperienza breve, ma dolce. Adesso vediamo quello che succederà. Conte a Napoli? È un allenatore deciso e con le idee chiare. Ha preso una squadra forte e se ci aggiungiamo 150 milioni di investimenti, diventa ancora più forte. Lui è bravo a entrare nella testa dei giocatori e il Napoli è una delle favorite per vincere lo scudetto perché gioca una delle favorite per vincere lo scudetto insieme all'Inter e alla Juve. Un sogno? La rinascita del Centro Paradiso. Ho acquistato il campo dove si allenava Maradona, ora chiuso. Soccavo è un quartiere difficile, ci sono tanti giovani. Voglio dare loro la possibilità di giocare lì dove c’era Diego".
di Napoli Magazine
11/10/2024 - 00:29
Fabio Cannavaro è stato tra i protagonisti della serata inaugurale del Festival dello Sport di Trento: "Fin da bambino ho sempre sognato di fare il calciatore e siccome sono una testa dura, ci sono riuscito. Ho raggiunto i miei obiettivi tramite il lavoro che per me non è mai stato un problema: al Napoli il primo anno fui mandato in una squadra satellite e fu una bocciatura, ma ho fatto di tutto per tornare lì. La mia fortuna sono stati i miei genitori: mio padre è stato un ottimo giocatore, ma non ha mai messo pressione a me e a mio fratello. Il Pallone d'oro vinto dopo il Mondiale? E' stata una gratificazione per quello che abbiamo fatto i miei compagni e io in quel Mondiale indimenticabile. Io voglio continuare a fare l'allenatore: quando ho smesso avevo ancora il fuoco dentro e questo lavoro mi piace tantissimo. A Udine è stata un'esperienza breve, ma dolce. Adesso vediamo quello che succederà. Conte a Napoli? È un allenatore deciso e con le idee chiare. Ha preso una squadra forte e se ci aggiungiamo 150 milioni di investimenti, diventa ancora più forte. Lui è bravo a entrare nella testa dei giocatori e il Napoli è una delle favorite per vincere lo scudetto perché gioca una delle favorite per vincere lo scudetto insieme all'Inter e alla Juve. Un sogno? La rinascita del Centro Paradiso. Ho acquistato il campo dove si allenava Maradona, ora chiuso. Soccavo è un quartiere difficile, ci sono tanti giovani. Voglio dare loro la possibilità di giocare lì dove c’era Diego".