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L'EX - Dionigi: "Il Napoli è solido e ha mentalità, Conte valorizza tutti i calciatori a disposizione"
06.02.2025 11:33 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Dionigi, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Milan e Fiorentina:

Possiamo dire che in questa finestra di calciomercato invernale il Milan sia stata la squadra italiana che ha operato meglio?

"Sì, ha fatto una mini rivoluzione, probabilmente dettata dalle richieste dell'allenatore. In effetti, non ci si aspettava un mercato di questo tipo, però se hanno deciso così, vuol dire che vogliono puntare forte su Conceicao. Se lo hanno accontentato in maniera così importante a gennaio, significa che l'anno prossimo ci sarà ancora lui sulla panchina rossonera. È stato fatto tutto in funzione di lavorare in questi mesi per vedere dove si può arrivare, per poi costruire la squadra per la prossima stagione. Questo dimostra che credono nelle capacità del mister e nelle sue idee. Credo che abbiano fatto una mossa intelligente nel fidarsi delle sue richieste".

Tra i colpi del Milan, quale ritiene possa avere il maggiore impatto?

"Penso che il Milan abbia rivoluzionato tutto il reparto offensivo, quindi ci si aspetta molto da questo cambiamento. L’obiettivo è proporre un gioco più offensivo, in linea con le idee del mister. Bisognerà però capire quanto questo possa funzionare nel campionato italiano, che è molto tattico. Tuttavia, credo che le aspettative siano alte su questa rivoluzione in attacco, specie dopo l’arrivo di Gimenez".

Passiamo al Napoli. Com’è stata questa sessione di mercato?

“C'era da sostituire Kvaratskhelia, e alla fine è arrivato Noah Okafor dal Milan nell'ultimo giorno di mercato. Sicuramente non è stato rimpiazzato con un giocatore di pari qualità. Però non vorrei che il Napoli, specie Conte, avesse trovato un nuovo equilibrio. Tutti si aspettavano che, con l’uscita di Kvaratskhelia, la squadra andasse in difficoltà, ma paradossalmente è diventata più solida. Personalmente, io un sostituto lo avrei preso, perché una squadra che lotta per vincere il campionato deve avere più soluzioni. Tuttavia, bisogna considerare anche gli equilibri dello spogliatoio: inserire un altro giocatore importante avrebbe potuto creare problemi nella gestione del gruppo".

Tra i tanti nomi accostati al Napoli e confermati di Manna, chi avrebbe visto meglio in maglia azzurra?

"Penso che Garnacho sarebbe stato il più adatto. Ma la forza di Antonio Conte è sempre stata quella di creare un gruppo unito e valorizzare i giocatori a disposizione. Se ricordiamo la sua prima Juventus, gli uomini chiave non erano nomi altisonanti, ma grazie al lavoro del mister hanno reso al massimo".

Ora il Napoli è chiamato a un'impresa: siamo oltre la metà del campionato e la squadra è ancora in testa alla classifica. Crede che possa vincere lo scudetto?

"Sin dall’inizio della stagione ho detto che il Napoli lotterà fino alla fine. Onestamente, non mi aspettavo che fosse primo in questo momento, pensavo che fosse più in difficoltà. Però ormai ha creato una struttura di squadra solida, sia mentalmente che tecnicamente. Non so se arriverà primo, ma sicuramente se la giocherà fino all’ultima giornata".

Il mercato sarebbe servito anche per far rifiatare i titolari di Conte, che nelle ultime partite, contro Juventus e Roma, sono sembrati in debito di energie?

"Esatto, sarebbe stato utile anche per questo. Ma a volte si creano equilibri che è rischioso alterare. Inoltre, il Napoli non ha impegni ravvicinati nelle coppe, quindi può gestire meglio le forze. Io un rinforzo l’avrei comunque preso, ma ormai il mercato è chiuso e la squadra dovrà continuare con questa rosa".

Le chance scudetto del Napoli dipendono anche dai risultati delle rivali. Questa sera, ad esempio, si recupereranno i 78 minuti mancanti della sfida tra Fiorentina e Inter. Lei ha giocato nella Fiorentina e l’allenatore Palladino ha sottolineato che i nuovi acquisti non potranno essere schierati, mentre chi è stato ceduto non è più disponibile. Come vede questa gara?

"Sarà una partita atipica, ma la Fiorentina sta attraversando un buon momento. L’Inter, invece, non può sbagliare, perché sente il fiato del Napoli sul collo. A dire il vero, vedo questa Inter più incerta rispetto agli scorsi anni, forse perché non si aspettava un Napoli così competitivo. Detto questo, la Fiorentina sta facendo un ottimo campionato e, nonostante le assenze, non sarà un avversario facile. È l’Inter ad aver qualcosa da perdere e, forse, sarebbe stato meglio fare uno strappo alla regola per consentire maggiore equilibrio".

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L'EX - Dionigi: "Il Napoli è solido e ha mentalità, Conte valorizza tutti i calciatori a disposizione"

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06/02/2025 - 11:33

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Dionigi, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Milan e Fiorentina:

Possiamo dire che in questa finestra di calciomercato invernale il Milan sia stata la squadra italiana che ha operato meglio?

"Sì, ha fatto una mini rivoluzione, probabilmente dettata dalle richieste dell'allenatore. In effetti, non ci si aspettava un mercato di questo tipo, però se hanno deciso così, vuol dire che vogliono puntare forte su Conceicao. Se lo hanno accontentato in maniera così importante a gennaio, significa che l'anno prossimo ci sarà ancora lui sulla panchina rossonera. È stato fatto tutto in funzione di lavorare in questi mesi per vedere dove si può arrivare, per poi costruire la squadra per la prossima stagione. Questo dimostra che credono nelle capacità del mister e nelle sue idee. Credo che abbiano fatto una mossa intelligente nel fidarsi delle sue richieste".

Tra i colpi del Milan, quale ritiene possa avere il maggiore impatto?

"Penso che il Milan abbia rivoluzionato tutto il reparto offensivo, quindi ci si aspetta molto da questo cambiamento. L’obiettivo è proporre un gioco più offensivo, in linea con le idee del mister. Bisognerà però capire quanto questo possa funzionare nel campionato italiano, che è molto tattico. Tuttavia, credo che le aspettative siano alte su questa rivoluzione in attacco, specie dopo l’arrivo di Gimenez".

Passiamo al Napoli. Com’è stata questa sessione di mercato?

“C'era da sostituire Kvaratskhelia, e alla fine è arrivato Noah Okafor dal Milan nell'ultimo giorno di mercato. Sicuramente non è stato rimpiazzato con un giocatore di pari qualità. Però non vorrei che il Napoli, specie Conte, avesse trovato un nuovo equilibrio. Tutti si aspettavano che, con l’uscita di Kvaratskhelia, la squadra andasse in difficoltà, ma paradossalmente è diventata più solida. Personalmente, io un sostituto lo avrei preso, perché una squadra che lotta per vincere il campionato deve avere più soluzioni. Tuttavia, bisogna considerare anche gli equilibri dello spogliatoio: inserire un altro giocatore importante avrebbe potuto creare problemi nella gestione del gruppo".

Tra i tanti nomi accostati al Napoli e confermati di Manna, chi avrebbe visto meglio in maglia azzurra?

"Penso che Garnacho sarebbe stato il più adatto. Ma la forza di Antonio Conte è sempre stata quella di creare un gruppo unito e valorizzare i giocatori a disposizione. Se ricordiamo la sua prima Juventus, gli uomini chiave non erano nomi altisonanti, ma grazie al lavoro del mister hanno reso al massimo".

Ora il Napoli è chiamato a un'impresa: siamo oltre la metà del campionato e la squadra è ancora in testa alla classifica. Crede che possa vincere lo scudetto?

"Sin dall’inizio della stagione ho detto che il Napoli lotterà fino alla fine. Onestamente, non mi aspettavo che fosse primo in questo momento, pensavo che fosse più in difficoltà. Però ormai ha creato una struttura di squadra solida, sia mentalmente che tecnicamente. Non so se arriverà primo, ma sicuramente se la giocherà fino all’ultima giornata".

Il mercato sarebbe servito anche per far rifiatare i titolari di Conte, che nelle ultime partite, contro Juventus e Roma, sono sembrati in debito di energie?

"Esatto, sarebbe stato utile anche per questo. Ma a volte si creano equilibri che è rischioso alterare. Inoltre, il Napoli non ha impegni ravvicinati nelle coppe, quindi può gestire meglio le forze. Io un rinforzo l’avrei comunque preso, ma ormai il mercato è chiuso e la squadra dovrà continuare con questa rosa".

Le chance scudetto del Napoli dipendono anche dai risultati delle rivali. Questa sera, ad esempio, si recupereranno i 78 minuti mancanti della sfida tra Fiorentina e Inter. Lei ha giocato nella Fiorentina e l’allenatore Palladino ha sottolineato che i nuovi acquisti non potranno essere schierati, mentre chi è stato ceduto non è più disponibile. Come vede questa gara?

"Sarà una partita atipica, ma la Fiorentina sta attraversando un buon momento. L’Inter, invece, non può sbagliare, perché sente il fiato del Napoli sul collo. A dire il vero, vedo questa Inter più incerta rispetto agli scorsi anni, forse perché non si aspettava un Napoli così competitivo. Detto questo, la Fiorentina sta facendo un ottimo campionato e, nonostante le assenze, non sarà un avversario facile. È l’Inter ad aver qualcosa da perdere e, forse, sarebbe stato meglio fare uno strappo alla regola per consentire maggiore equilibrio".