Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto: "Hojlund? Per sostituire Lukaku migliore scelta il Napoli non avrebbe dovuto farla. E dietro quest’investimento c’è anche lungimiranza, perché adesso De Laurentiis sta opzionando il futuro, sa bene che l’anno prossimo non dovrà spendere, avrà due attaccanti giovani e uno che potrà aiutarli a crescere. Niente male come batteria offensiva. Hojlund mi piace perché è moderno e anche antico, sa stare dentro l’area o attaccare la profondità, puoi andare a giocarci addosso se stai in difficoltà oppure lanciarlo a campo aperto. Può fare reparto da solo e avere al fianco Lucca. Offre tante possibilità. Difficoltà a Manchester? Come per tutti. E poi, McTominay lo dimostra, dentro ad un’idea di calcio forte, si possono dimenticare le difficoltà del passato. E poi lui è passato dall’organizzazione di Gasperini, che gli faceva arrivare trenta palloni a partita, a una situazione di disagio collettivo".
di Napoli Magazine
27/08/2025 - 09:24
Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto: "Hojlund? Per sostituire Lukaku migliore scelta il Napoli non avrebbe dovuto farla. E dietro quest’investimento c’è anche lungimiranza, perché adesso De Laurentiis sta opzionando il futuro, sa bene che l’anno prossimo non dovrà spendere, avrà due attaccanti giovani e uno che potrà aiutarli a crescere. Niente male come batteria offensiva. Hojlund mi piace perché è moderno e anche antico, sa stare dentro l’area o attaccare la profondità, puoi andare a giocarci addosso se stai in difficoltà oppure lanciarlo a campo aperto. Può fare reparto da solo e avere al fianco Lucca. Offre tante possibilità. Difficoltà a Manchester? Come per tutti. E poi, McTominay lo dimostra, dentro ad un’idea di calcio forte, si possono dimenticare le difficoltà del passato. E poi lui è passato dall’organizzazione di Gasperini, che gli faceva arrivare trenta palloni a partita, a una situazione di disagio collettivo".