A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto David Giubilato, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Bologna:
Ieri sera si sono affrontate due delle sue ex squadre, Bologna e Torino. Una vittoria in extremis degli uomini di Vincenzo Italiano, che stanno facendo meglio dell’anno scorso con Thiago Motta alla guida. Cosa ne pensa?
"Fare meglio di Thiago Motta l’anno scorso non era semplice, anzi, era difficilissimo per Italiano. Però abbiamo visto che è un allenatore molto preparato, si vede che ha una voglia pazzesca di fare sempre meglio. Il carattere della squadra, rispecchia proprio Italiano e stanno facendo veramente bene. Non dimentichiamoci che Motta ha fatto un ottimo lavoro, ma il Bologna ha appena rinnovato con uno dei più grossi uomini di mercato a livello internazionale, Sartori. Quindi l’arma in più del Bologna non è solo in campo, ma anche in dirigenza, che comprende totalmente anche Sartori. Quando hai un direttore esperto riesci sempre a trovare la quadra. Faccio un esempio anche dall'altro lato della gara di ieri, il Torino ha fatto un grandissimo mercato, acquistando Casadei e l'ex Napoli Elmas, che ieri è andato anche in gol".
Perché i tifosi del Torino continuano a contestare Cairo?
“Cairo può stare simpatico o meno, ma è sempre presente, sia nel mercato di agosto che in quello di gennaio. Quando c’è da fare qualcosa, non si tira mai indietro. Il Torino sta facendo bene, ma credo che i tifosi siano un po' delusi dopo tanti anni a metà classifica, senza mai provare il brivido di lottare per qualcosa di più. Probabilmente la piazza è un po' asettica, troppo tranquilla dopo tanti anni. Questo è parzialmente comprensibile, perché il Toro ha una storia importante e i tifosi sono molto passionali. I tifosi del Torino sono molto attaccati alla squadra. Però, è anche vero che se rimani a metà classifica per troppo tempo, senza lottare per qualcosa di importante, alla fine ti abitui. La verità è che il Toro non può aspirare a vincere il campionato in questo momento, ma ha una società solida".
Pensa che le chance scudetto del Napoli restino invariate nonostante il mercato?
"Secondo me sì. Nonostante il mercato di gennaio, il Napoli ha mantenuto la mentalità dello scudetto di Spalletti grazie a Conte. La bravura di Spalletti fu quella di creare una squadra forte sotto il profilo mentale, cosa che sta facendo egregiamente anche Conte e, anche se il Napoli ha perso Kvaratskhelia, la forza del gruppo sarà fondamentale. La squadra si sta sacrificando e questa mentalità può portarli lontano".
Conoscendo molto bene la piazza napoletana, cosa pensa delle recenti esternazioni degli Ultras?
“Penso che sia stato un modo per dare serenità alla squadra. Il tifoso del Napoli è molto legato alla squadra e ci vive dentro. È importante che ci sia tranquillità, soprattutto in momenti di difficoltà come questo. Quando c’è bisogno di criticare, lo si fa, ma quando la squadra è in campo, è fondamentale che ci sia serenità e si avverta il supporto dei tifosi. Questo è un aspetto che a Napoli è moltiplicato per mille. È una piazza che vive per il Napoli e che ora crede veramente nel sogno dello scudetto. Perché sì, a Napoli, quest’anno, si può sognare il quarto scudetto".
di Napoli Magazine
15/02/2025 - 11:53
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto David Giubilato, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Bologna:
Ieri sera si sono affrontate due delle sue ex squadre, Bologna e Torino. Una vittoria in extremis degli uomini di Vincenzo Italiano, che stanno facendo meglio dell’anno scorso con Thiago Motta alla guida. Cosa ne pensa?
"Fare meglio di Thiago Motta l’anno scorso non era semplice, anzi, era difficilissimo per Italiano. Però abbiamo visto che è un allenatore molto preparato, si vede che ha una voglia pazzesca di fare sempre meglio. Il carattere della squadra, rispecchia proprio Italiano e stanno facendo veramente bene. Non dimentichiamoci che Motta ha fatto un ottimo lavoro, ma il Bologna ha appena rinnovato con uno dei più grossi uomini di mercato a livello internazionale, Sartori. Quindi l’arma in più del Bologna non è solo in campo, ma anche in dirigenza, che comprende totalmente anche Sartori. Quando hai un direttore esperto riesci sempre a trovare la quadra. Faccio un esempio anche dall'altro lato della gara di ieri, il Torino ha fatto un grandissimo mercato, acquistando Casadei e l'ex Napoli Elmas, che ieri è andato anche in gol".
Perché i tifosi del Torino continuano a contestare Cairo?
“Cairo può stare simpatico o meno, ma è sempre presente, sia nel mercato di agosto che in quello di gennaio. Quando c’è da fare qualcosa, non si tira mai indietro. Il Torino sta facendo bene, ma credo che i tifosi siano un po' delusi dopo tanti anni a metà classifica, senza mai provare il brivido di lottare per qualcosa di più. Probabilmente la piazza è un po' asettica, troppo tranquilla dopo tanti anni. Questo è parzialmente comprensibile, perché il Toro ha una storia importante e i tifosi sono molto passionali. I tifosi del Torino sono molto attaccati alla squadra. Però, è anche vero che se rimani a metà classifica per troppo tempo, senza lottare per qualcosa di importante, alla fine ti abitui. La verità è che il Toro non può aspirare a vincere il campionato in questo momento, ma ha una società solida".
Pensa che le chance scudetto del Napoli restino invariate nonostante il mercato?
"Secondo me sì. Nonostante il mercato di gennaio, il Napoli ha mantenuto la mentalità dello scudetto di Spalletti grazie a Conte. La bravura di Spalletti fu quella di creare una squadra forte sotto il profilo mentale, cosa che sta facendo egregiamente anche Conte e, anche se il Napoli ha perso Kvaratskhelia, la forza del gruppo sarà fondamentale. La squadra si sta sacrificando e questa mentalità può portarli lontano".
Conoscendo molto bene la piazza napoletana, cosa pensa delle recenti esternazioni degli Ultras?
“Penso che sia stato un modo per dare serenità alla squadra. Il tifoso del Napoli è molto legato alla squadra e ci vive dentro. È importante che ci sia tranquillità, soprattutto in momenti di difficoltà come questo. Quando c’è bisogno di criticare, lo si fa, ma quando la squadra è in campo, è fondamentale che ci sia serenità e si avverta il supporto dei tifosi. Questo è un aspetto che a Napoli è moltiplicato per mille. È una piazza che vive per il Napoli e che ora crede veramente nel sogno dello scudetto. Perché sì, a Napoli, quest’anno, si può sognare il quarto scudetto".