Eder, ex attaccante dell'Inter, della Sampdoria e della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:
Più facile imparare l’inno o affrontare un allenamento di Conte?
"Imparare l’inno! Con Antonio vomitai. Riscaldamento, tattica, palestra, test dello jo-jo, su e giù. Mi chiedevo: “Ma come si fa?”. Però poi volavamo...".
Cosa lo stregò di lui?
"La coerenza. Tratta tutti allo stesso modo. L’ho visto inca**arsi persino con Pirlo".
A livello tattico, invece?
"Preparavamo gli schemi dozzine di volte, come il gol di Giaccherini al Belgio. Se l’esterno destro prendeva il pallone in un modo, io e Pellé dovevamo fare una cosa. Il gol alla Svezia fu magico. Se avessimo avuto fortuna ai rigori con la Germania, avremmo vinto l’Europeo".
Come mai ha lasciato l'Inter?
"Per Spalletti. Non ho mai sopportato la sua ipocrisia. Allenatore top, ma come uomo... meno".
di Napoli Magazine
14/11/2025 - 11:13
Eder, ex attaccante dell'Inter, della Sampdoria e della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:
Più facile imparare l’inno o affrontare un allenamento di Conte?
"Imparare l’inno! Con Antonio vomitai. Riscaldamento, tattica, palestra, test dello jo-jo, su e giù. Mi chiedevo: “Ma come si fa?”. Però poi volavamo...".
Cosa lo stregò di lui?
"La coerenza. Tratta tutti allo stesso modo. L’ho visto inca**arsi persino con Pirlo".
A livello tattico, invece?
"Preparavamo gli schemi dozzine di volte, come il gol di Giaccherini al Belgio. Se l’esterno destro prendeva il pallone in un modo, io e Pellé dovevamo fare una cosa. Il gol alla Svezia fu magico. Se avessimo avuto fortuna ai rigori con la Germania, avremmo vinto l’Europeo".
Come mai ha lasciato l'Inter?
"Per Spalletti. Non ho mai sopportato la sua ipocrisia. Allenatore top, ma come uomo... meno".