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L'EX - Marangon: "Conte ha trasmesso la sua mentalità alla squadra, il Napoli è competitivo, ma va rinforzato per le prossime stagioni"
03.02.2025 11:24 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luciano Marangon, ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Roma ed Inter:

L’Inter avrebbe meritato qualcosa di più nel derby?

“Sì, ho seguito il derby e ho visto anche Roma-Napoli. Due belle partite, molto intense. Forse l’Inter avrebbe meritato qualcosa di più nel derby, se avesse vinto, non avrebbe rubato nulla per la mole di gioco espressa, ma alla fine ha trovato il gol del pareggio nei secondi finali. Un gol che può dire tanto, anche perché in serata il Napoli ha pareggiato. Chi conosce l’ambiente sa che questo campionato si deciderà nello scontro diretto tra Napoli e Inter, perché sono le due squadre che fino a oggi hanno meritato la posizione in classifica. L’Atalanta poteva rientrare nel discorso, ma con il pareggio contro il Torino ha perso questa opportunità. Quindi, sarà un duello tra Napoli e Inter. Il pareggio di entrambe ha mantenuto inalterata la situazione di classifica. L’Inter, inoltre, deve recuperare una partita e, se dovesse vincerla, raggiungerebbe il Napoli in testa. Giovedì l’Inter giocherà il recupero dei 70 minuti restanti contro la Fiorentina, partita interrotta per l’infortunio occorso a Edoardo Bove. Ha dunque la possibilità di agguantare il Napoli in testa alla classifica, il club se lo aspetta, ma la Fiorentina non è certo l’ultima arrivata. Sta facendo molto bene ed è vicinissima alla zona Champions, a un solo punto dal quarto posto. Inoltre, gioca in casa e la partita riprenderà dal minuto 18, quindi non sarà facile per l’Inter. Sulla carta, la squadra di Inzaghi è sicuramente più forte, ma sarà una partita tutta da giocare. Se dovesse vincere, il campionato diventerebbe ancora più interessante, con Napoli e Inter a braccetto e uno scontro diretto decisivo".

Qualora ciò accadesse, gli uomini di Conte potrebbero subire un contraccolpo psicologico?

"Non credo. Conte è abituato a queste situazioni e ha già trasmesso la sua mentalità alla squadra. I suoi giocatori sono esperti e abituati a gestire la pressione della lotta per il primo posto. Quindi, no, non penso ci sarebbe un contraccolpo".

Roma-Napoli difficile da commentare: Ranieri ha sorpreso tutti con la formazione iniziale, mentre Conte ha schierato i soliti noti…

"Sì, ormai ha la sua squadra in testa. Anche se si lamenta spesso, gioca sempre sul mercato, perché è nel suo stile. Cerca sempre di ottenere i giocatori che ritiene fondamentali per il suo gioco. Ad ogni modo, il Napoli ha dimostrato di meritare la posizione in classifica. A suo favore ha anche il fatto di non giocare le coppe, quindi ha meno stress e meno fatica accumulata. Questo conta molto. Conte ha chiesto rinforzi sul mercato fino all’ultimo giorno, e sembra qualcosa arriverà in giornata. Ma, al di là di questo, il campionato è ormai un duello tra Napoli e Inter per lo scudetto. Questa situazione rende la stagione più interessante, perché da anni non si vedeva un campionato così equilibrato".

Quando dice che Conte si lamenta sul mercato, lo fa per trovare alibi o per attirare l’attenzione della società? Oppure, in questo caso specifico, ha ragione?

"Più che per il presente, lo fa per il futuro. Oggi la squadra è competitiva, ma il prossimo anno avrà anche la Champions e la Coppa Italia. Vuole una rosa in grado di competere su tutti i fronti. Ha sempre detto che lavora con ciò che ha, ma la società sa che, per mantenere il Napoli a questi livelli, deve rinforzarlo".

Ma oggi il Napoli ha una rosa corta per questo campionato?

"No, il Napoli ha due squadre e i giocatori che entrano fanno sempre la loro parte. Le parole di Conte sono più rivolte al futuro che al presente".

Il mercato invernale, però, sembra aver ridimensionato l’organico del Napoli, che ha perso Kvaratskhelia, il suo miglior giocatore.

"Sì, ma la società ha fatto una scelta strategica. Dal punto di vista tecnico, la perdita è evidente, ma economicamente ha senso. Il Napoli da anni vende i suoi pezzi migliori a cifre alte per poi rinforzarsi. Questo gli permette di restare competitivo. La cessione di Kvara è stata positiva dal punto di vista economico, ma negativa da quello tecnico".

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L'EX - Marangon: "Conte ha trasmesso la sua mentalità alla squadra, il Napoli è competitivo, ma va rinforzato per le prossime stagioni"

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luciano Marangon, ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Roma ed Inter:

L’Inter avrebbe meritato qualcosa di più nel derby?

“Sì, ho seguito il derby e ho visto anche Roma-Napoli. Due belle partite, molto intense. Forse l’Inter avrebbe meritato qualcosa di più nel derby, se avesse vinto, non avrebbe rubato nulla per la mole di gioco espressa, ma alla fine ha trovato il gol del pareggio nei secondi finali. Un gol che può dire tanto, anche perché in serata il Napoli ha pareggiato. Chi conosce l’ambiente sa che questo campionato si deciderà nello scontro diretto tra Napoli e Inter, perché sono le due squadre che fino a oggi hanno meritato la posizione in classifica. L’Atalanta poteva rientrare nel discorso, ma con il pareggio contro il Torino ha perso questa opportunità. Quindi, sarà un duello tra Napoli e Inter. Il pareggio di entrambe ha mantenuto inalterata la situazione di classifica. L’Inter, inoltre, deve recuperare una partita e, se dovesse vincerla, raggiungerebbe il Napoli in testa. Giovedì l’Inter giocherà il recupero dei 70 minuti restanti contro la Fiorentina, partita interrotta per l’infortunio occorso a Edoardo Bove. Ha dunque la possibilità di agguantare il Napoli in testa alla classifica, il club se lo aspetta, ma la Fiorentina non è certo l’ultima arrivata. Sta facendo molto bene ed è vicinissima alla zona Champions, a un solo punto dal quarto posto. Inoltre, gioca in casa e la partita riprenderà dal minuto 18, quindi non sarà facile per l’Inter. Sulla carta, la squadra di Inzaghi è sicuramente più forte, ma sarà una partita tutta da giocare. Se dovesse vincere, il campionato diventerebbe ancora più interessante, con Napoli e Inter a braccetto e uno scontro diretto decisivo".

Qualora ciò accadesse, gli uomini di Conte potrebbero subire un contraccolpo psicologico?

"Non credo. Conte è abituato a queste situazioni e ha già trasmesso la sua mentalità alla squadra. I suoi giocatori sono esperti e abituati a gestire la pressione della lotta per il primo posto. Quindi, no, non penso ci sarebbe un contraccolpo".

Roma-Napoli difficile da commentare: Ranieri ha sorpreso tutti con la formazione iniziale, mentre Conte ha schierato i soliti noti…

"Sì, ormai ha la sua squadra in testa. Anche se si lamenta spesso, gioca sempre sul mercato, perché è nel suo stile. Cerca sempre di ottenere i giocatori che ritiene fondamentali per il suo gioco. Ad ogni modo, il Napoli ha dimostrato di meritare la posizione in classifica. A suo favore ha anche il fatto di non giocare le coppe, quindi ha meno stress e meno fatica accumulata. Questo conta molto. Conte ha chiesto rinforzi sul mercato fino all’ultimo giorno, e sembra qualcosa arriverà in giornata. Ma, al di là di questo, il campionato è ormai un duello tra Napoli e Inter per lo scudetto. Questa situazione rende la stagione più interessante, perché da anni non si vedeva un campionato così equilibrato".

Quando dice che Conte si lamenta sul mercato, lo fa per trovare alibi o per attirare l’attenzione della società? Oppure, in questo caso specifico, ha ragione?

"Più che per il presente, lo fa per il futuro. Oggi la squadra è competitiva, ma il prossimo anno avrà anche la Champions e la Coppa Italia. Vuole una rosa in grado di competere su tutti i fronti. Ha sempre detto che lavora con ciò che ha, ma la società sa che, per mantenere il Napoli a questi livelli, deve rinforzarlo".

Ma oggi il Napoli ha una rosa corta per questo campionato?

"No, il Napoli ha due squadre e i giocatori che entrano fanno sempre la loro parte. Le parole di Conte sono più rivolte al futuro che al presente".

Il mercato invernale, però, sembra aver ridimensionato l’organico del Napoli, che ha perso Kvaratskhelia, il suo miglior giocatore.

"Sì, ma la società ha fatto una scelta strategica. Dal punto di vista tecnico, la perdita è evidente, ma economicamente ha senso. Il Napoli da anni vende i suoi pezzi migliori a cifre alte per poi rinforzarsi. Questo gli permette di restare competitivo. La cessione di Kvara è stata positiva dal punto di vista economico, ma negativa da quello tecnico".