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L'EX - Sarri: "Sarò sempre riconoscente al presidente De Laurentiis per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino"
22.02.2025 10:36 di Napoli Magazine

Maurizio Sarri, ex allenatore di Napoli e Lazio tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera:

Cosa le manca della panchina?

"L’adrenalina. Poi il campo, la preparazione quotidiana della partita, il vissuto del gruppo. Mi piace tutto del calcio, tranne una cosa. Il mercato: sembra la soluzione per risolvere ogni problema. Non si parla mai invece di come sviluppare il talento".

Chi la sorprende?

"Il Como di Fabregas mi intriga. Mi piacciono il progetto e la connessione che Cesc ha con la società. È stato un mio giocatore al Chelsea, un ragazzo molto intelligente. L’ho incontrato di recente e ci siamo scambiati impressioni sulla tattica, ha preso appunti. È umile".

Il suo rapporto con due presidenti vulcanici come De Laurentiis e Lotito?

"Aurelio forse è una persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra".

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L'EX - Sarri: "Sarò sempre riconoscente al presidente De Laurentiis per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino"

di Napoli Magazine

22/02/2025 - 10:36

Maurizio Sarri, ex allenatore di Napoli e Lazio tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera:

Cosa le manca della panchina?

"L’adrenalina. Poi il campo, la preparazione quotidiana della partita, il vissuto del gruppo. Mi piace tutto del calcio, tranne una cosa. Il mercato: sembra la soluzione per risolvere ogni problema. Non si parla mai invece di come sviluppare il talento".

Chi la sorprende?

"Il Como di Fabregas mi intriga. Mi piacciono il progetto e la connessione che Cesc ha con la società. È stato un mio giocatore al Chelsea, un ragazzo molto intelligente. L’ho incontrato di recente e ci siamo scambiati impressioni sulla tattica, ha preso appunti. È umile".

Il suo rapporto con due presidenti vulcanici come De Laurentiis e Lotito?

"Aurelio forse è una persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra".