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L'EX - Policano: "Rimpiango di non aver giocato con Maradona, ma ebbi la sua benedizione"
27.04.2025 11:57 di Napoli Magazine

Roberto Policano, ex terzino di Napoli e Torino, ha rilasciato una intervista ad Il Mattino.

Partiamo subito da Maradona.

«E allora partiamo subito dal rimpianto, quello di non aver giocato in squadra con lui. Da avversario era strepitoso, non oso immaginare cosa potesse essere da compagno. Però avere la sua benedizione a Napoli mi rese felice. Avemmo solo una piccola chiacchierata telefonica tramite Ciro Ferrara. Eravamo in ritiro e lui aveva chiamato per un saluto. Gli dissi che mi dispiaceva non poter condividere con lui lo spogliatoio ma lui mi fece gli auguri per la nuova avventura e mi disse: la vita va avanti, non ti preoccupare perché ti troverai bene con questi compagni».

Cosa ha rappresentato per lei la città?

«A Napoli ho vissuto bellissime emozioni e conservo ancora ora a distanza di anni dei bellissimi ricordi seppur misti anche a un po' di delusione. Abitativo nella casa di Ciro Ferrara a Via Scipione Capace e lui, Corradini e Careca mi aiutarono nella fase di ambientamento: aggregavano molto, ci si vedeva spesso. Poi ho legato con Bordin, Buso e Corini».

A Napoli si era portato anche il soprannome di Rambo.

«Ma in realtà a Napoli di Rambo già c'era stato: Nando De Napoli. Quel mio soprannome era stato coniato dalla tifoseria del Torino. Un po' per questo ardore che mettevo in campo e un po' per la somiglianza con il protagonista del film interpretato da Stallone. Me lo sono portato dietro con piacere».

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L'EX - Policano: "Rimpiango di non aver giocato con Maradona, ma ebbi la sua benedizione"

di Napoli Magazine

27/04/2025 - 11:57

Roberto Policano, ex terzino di Napoli e Torino, ha rilasciato una intervista ad Il Mattino.

Partiamo subito da Maradona.

«E allora partiamo subito dal rimpianto, quello di non aver giocato in squadra con lui. Da avversario era strepitoso, non oso immaginare cosa potesse essere da compagno. Però avere la sua benedizione a Napoli mi rese felice. Avemmo solo una piccola chiacchierata telefonica tramite Ciro Ferrara. Eravamo in ritiro e lui aveva chiamato per un saluto. Gli dissi che mi dispiaceva non poter condividere con lui lo spogliatoio ma lui mi fece gli auguri per la nuova avventura e mi disse: la vita va avanti, non ti preoccupare perché ti troverai bene con questi compagni».

Cosa ha rappresentato per lei la città?

«A Napoli ho vissuto bellissime emozioni e conservo ancora ora a distanza di anni dei bellissimi ricordi seppur misti anche a un po' di delusione. Abitativo nella casa di Ciro Ferrara a Via Scipione Capace e lui, Corradini e Careca mi aiutarono nella fase di ambientamento: aggregavano molto, ci si vedeva spesso. Poi ho legato con Bordin, Buso e Corini».

A Napoli si era portato anche il soprannome di Rambo.

«Ma in realtà a Napoli di Rambo già c'era stato: Nando De Napoli. Quel mio soprannome era stato coniato dalla tifoseria del Torino. Un po' per questo ardore che mettevo in campo e un po' per la somiglianza con il protagonista del film interpretato da Stallone. Me lo sono portato dietro con piacere».