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L'EX PRESIDENTE - Ferlaino: "Se Maradona fosse vissuto a Napoli sarebbe ancora vivo"
26.11.2022 10:45 di Napoli Magazine

Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Canale 8: “Io eterno presidente di Maradona? Anche Napoli più che Corrado Ferlaino ha dato a Maradona una carta di successo, lui è stato bravissimo ed eccezionale però a Napoli ha trovato proprio il suo terreno. Il carattere di Diego comparava benissimo con il carattere dei napoletani ed è anche per questo che il popolo napoletano lo ama tanto. Ai quartieri spagnoli c’era gioia anche in questi giorni di dolore. Un ricordo speciale di Diego è la partita contro l’Inghilterra, perché ha scartato mezza squadra e fatto il gol più bello che abbia visto in vita mia. Maradona è Maradona non si discute. Per noi napoletani è un po’ come San Gennaro, anzi, il patrono forse si sarà un po’ ingelosito perché la gente ama Maradona quasi più di San Gennaro. Da San Gennaro a San Paolo, non mi aspettavo che il comune e tutta Napoli accettassero subito il cambio di nome dello stadio. Agnelli geloso di Diego a Napoli? Agnelli lo avrebbe voluto prendere e la lotta contro la Fiat e gli Agnelli, sarebbe stata molto difficile ma, per fortuna, c’era Boniperti che pensava che Maradona non fosse un giocatore da Juventus. Prenderlo dal Barcellona fu una battaglia, molti non volevano che acquistassi un giocatore spendendo così tanti soldi ma ci riuscimmo e fu bellissimo. Il calcio di punizione di Maradona contro la Juventus? Un gol eccezionale, Maradona già sapeva che avrebbe segnato, disse infatti a Pecci: “Tranquillo tanto segno comunque”. Il Napoli ha ritirato la maglia numero 10 ma è un particolare poco importante e non vale la pena perderci tanto tempo, non è la maglia che fa l’uomo. È stato bene, però, ricordare Maradona e ritirare il numero dalle maglie del Napoli. Il ricordo più bello di quell’epoca? Forse il secondo scudetto e la festa sulla nave, tutti noi brindavamo sotto il Castel dell’Ovo e in città si sparavano i fuochi d’artificio. Non ho, invece, nessun ricordo brutto con lui, neanche uno. Questa stagione, il Napoli sta giocando molto bene, anche quando manca il georgiano, dal nome impronunciabile per me. In questo Napoli c’è convincimento, la squadra è convinta di essere forte ed è veramente la più forte in questo momento nel campionato italiano. Nella ripresa speriamo che continui a vincere come è successo fino ad ora. Il Napoli bravo a trovare Kvaratskhelia? Non solo il georgiano ma anche gli altri. Simeone per esempio l’anno scorso ha realizzato tantissimi gol ed oggi fa la riserva in questo Napoli. La società è stata brava con i soldi di Koulibaly a investire in giocatori molto validi. Oggi una giornata dolorosa per i familiari ma potevano stargli più vicino. Se Diego fosse vissuto di più a Napoli ora sarebbe ancora con noi. I napoletani gli sarebbero stati vicini tutta la vita e forse lo avrebbero curato bene. Nella vita capita di morire soli, Maradona è morto solo come Napoleone. Una delle ultime volte che ho visto Maradona eravamo a Firenze e ci abbracciammo. Quando ero presidente del Napoli, per dodici anni sono stato consigliere federale, con Boniperti. Siedevo al fianco del designatore arbitrale e se gli arbitri con noi sbagliavano, glielo dicevo direttamente. Così smisero di sbagliare. Se Maradona è il dio del calcio, cos’è per me il calcio? Il calcio è uno sport meraviglioso".

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26/11/2022 - 10:45

Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Canale 8: “Io eterno presidente di Maradona? Anche Napoli più che Corrado Ferlaino ha dato a Maradona una carta di successo, lui è stato bravissimo ed eccezionale però a Napoli ha trovato proprio il suo terreno. Il carattere di Diego comparava benissimo con il carattere dei napoletani ed è anche per questo che il popolo napoletano lo ama tanto. Ai quartieri spagnoli c’era gioia anche in questi giorni di dolore. Un ricordo speciale di Diego è la partita contro l’Inghilterra, perché ha scartato mezza squadra e fatto il gol più bello che abbia visto in vita mia. Maradona è Maradona non si discute. Per noi napoletani è un po’ come San Gennaro, anzi, il patrono forse si sarà un po’ ingelosito perché la gente ama Maradona quasi più di San Gennaro. Da San Gennaro a San Paolo, non mi aspettavo che il comune e tutta Napoli accettassero subito il cambio di nome dello stadio. Agnelli geloso di Diego a Napoli? Agnelli lo avrebbe voluto prendere e la lotta contro la Fiat e gli Agnelli, sarebbe stata molto difficile ma, per fortuna, c’era Boniperti che pensava che Maradona non fosse un giocatore da Juventus. Prenderlo dal Barcellona fu una battaglia, molti non volevano che acquistassi un giocatore spendendo così tanti soldi ma ci riuscimmo e fu bellissimo. Il calcio di punizione di Maradona contro la Juventus? Un gol eccezionale, Maradona già sapeva che avrebbe segnato, disse infatti a Pecci: “Tranquillo tanto segno comunque”. Il Napoli ha ritirato la maglia numero 10 ma è un particolare poco importante e non vale la pena perderci tanto tempo, non è la maglia che fa l’uomo. È stato bene, però, ricordare Maradona e ritirare il numero dalle maglie del Napoli. Il ricordo più bello di quell’epoca? Forse il secondo scudetto e la festa sulla nave, tutti noi brindavamo sotto il Castel dell’Ovo e in città si sparavano i fuochi d’artificio. Non ho, invece, nessun ricordo brutto con lui, neanche uno. Questa stagione, il Napoli sta giocando molto bene, anche quando manca il georgiano, dal nome impronunciabile per me. In questo Napoli c’è convincimento, la squadra è convinta di essere forte ed è veramente la più forte in questo momento nel campionato italiano. Nella ripresa speriamo che continui a vincere come è successo fino ad ora. Il Napoli bravo a trovare Kvaratskhelia? Non solo il georgiano ma anche gli altri. Simeone per esempio l’anno scorso ha realizzato tantissimi gol ed oggi fa la riserva in questo Napoli. La società è stata brava con i soldi di Koulibaly a investire in giocatori molto validi. Oggi una giornata dolorosa per i familiari ma potevano stargli più vicino. Se Diego fosse vissuto di più a Napoli ora sarebbe ancora con noi. I napoletani gli sarebbero stati vicini tutta la vita e forse lo avrebbero curato bene. Nella vita capita di morire soli, Maradona è morto solo come Napoleone. Una delle ultime volte che ho visto Maradona eravamo a Firenze e ci abbracciammo. Quando ero presidente del Napoli, per dodici anni sono stato consigliere federale, con Boniperti. Siedevo al fianco del designatore arbitrale e se gli arbitri con noi sbagliavano, glielo dicevo direttamente. Così smisero di sbagliare. Se Maradona è il dio del calcio, cos’è per me il calcio? Il calcio è uno sport meraviglioso".