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L'EX - Valdifiori: "Napoli, manca freschezza anche per via dei tanti infortuni, Torino? I dettagli hanno fatto la differenza, Lucca? Non è inferiore a Bonny, si toglierà soddisfazioni"
20.10.2025 12:00 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Valdifiori, collaboratore tecnico della nazionale Malta ed ex centrocampista del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Dopo i risultati dell’ultima giornata, che campionato si aspetta: sarà equilibrato come quello della passata stagione?

“Sì, penso che sarà un campionato equilibrato, anche perché con gli impegni internazionali della Champions League alcune squadre potrebbero perdere qualche punto durante la stagione. Dall’altra parte, invece, c’è il Milan che, non avendo competizioni europee, può preparare al meglio le partite durante la settimana, un po’ come è successo al Napoli lo scorso anno. Questo può essere un vantaggio a livello di qualità e di freschezza, sia fisica che mentale. Quella freschezza al Napoli sembra mancare, anche per via dei tanti infortuni, quasi tutti di natura muscolare".

Contro il Torino però ci si aspettava qualcosa in più, anche dalle seconde linee. Che cosa, secondo lei, non ha funzionato nella squadra di Conte?

“Mancava qualche giocatore importante, forse il mister, Antonio Conte, ha preferito non rischiarli in vista del PSV. Poi, si sa, Torino è sempre un campo difficile. I granata venivano da un momento delicato e hanno ritrovato una squadra guerriera, che si è chiusa bene per non concedere spazi a un Napoli molto tecnico. Hanno trovato il gol con Simeone e sono riusciti a difendersi fino alla fine. A volte, poi, sono i dettagli a fare la differenza: un centimetro di fuorigioco, come nel caso di Lang, può cambiare la storia della partita. Si sarebbe potuto parlare di un Napoli che non ha mollato e che aveva portato a casa un punto importante. Sono domeniche che possono capitare".

Il Napoli fa turnover e sostituisce Højlund con Lorenzo Lucca; l’Inter fa turnover e sostituisce Thuram con Bonny. C’è qualcosa che non è andato nel mercato del Napoli?

“Non credo che Lucca sia inferiore a Bonny. Nelle idee iniziali di Inter e Napoli, erano riserve, ma restano due giocatori molto affidabili e forti. Bonny sta vivendo un momento positivo, ha trovato subito gol e assist, e questo lo aiuta mentalmente. Lucca, invece, ha segnato ma ora sta attraversando un momento un po’ più difficile. Tuttavia, è un grande attaccante e sono sicuro che con un allenatore come Conte si toglierà delle soddisfazioni. Il Napoli produce tanto, arrivano molti palloni in area, e lui lì è molto forte: deve solo ritrovarsi".

Da ex centrocampista, quando il Napoli non riesce a schierare i cosiddetti “Fab Four”, non sarebbe il caso di cambiare assetto tattico?

“Sono valutazioni che lascio a Conte. Di certo, con questo assetto, le prestazioni leggermente inferiori di McTominay rispetto alla scorsa stagione, secondo me, dipendono proprio dalla presenza di De Bruyne. Giocando come esterno sinistro è meno nel vivo del gioco, meno vicino all’area e alla porta. Quando giocava dietro Lukaku, poteva inserirsi di più e arrivare al tiro. Allargandosi, invece, si trova meno spesso in zona gol. Detto questo, è un giocatore talmente duttile che può adattarsi e trovare comunque la via della rete. Sono convinto che, col passare delle partite, ritroverà fiducia e tornerà il McTominay che abbiamo ammirato lo scorso anno, quando è stato uno spettacolo vederlo giocare".

Se dovessi chiederle, tra le quattro che partecipano alla Champions League, da chi si aspetterebbe maggiormente un exploit nella massima competizione europea, chi sceglierebbe e perché?

“Secondo me la Juventus, che domani avrà una partita molto difficile contro il Real Madrid, vorrà fare bene, anche perché sta attraversando un momento complicato e la Champions può rappresentare una spinta. Però io spero che il Napoli possa essere la squadra sorpresa, quella che, forte dell’esperienza dello scorso anno, riesca a spingersi più avanti possibile. Anche l’Inter, ovviamente, punterà a fare un grande percorso. Quando ti confronti a livello internazionale, è normale che il cammino europeo possa influire sul campionato, ma fa parte del gioco. Ed è proprio per questo che si costruiscono rose ampie e di qualità, come nel caso di Inter e Napoli". 

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20/10/2025 - 12:00

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Valdifiori, collaboratore tecnico della nazionale Malta ed ex centrocampista del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Dopo i risultati dell’ultima giornata, che campionato si aspetta: sarà equilibrato come quello della passata stagione?

“Sì, penso che sarà un campionato equilibrato, anche perché con gli impegni internazionali della Champions League alcune squadre potrebbero perdere qualche punto durante la stagione. Dall’altra parte, invece, c’è il Milan che, non avendo competizioni europee, può preparare al meglio le partite durante la settimana, un po’ come è successo al Napoli lo scorso anno. Questo può essere un vantaggio a livello di qualità e di freschezza, sia fisica che mentale. Quella freschezza al Napoli sembra mancare, anche per via dei tanti infortuni, quasi tutti di natura muscolare".

Contro il Torino però ci si aspettava qualcosa in più, anche dalle seconde linee. Che cosa, secondo lei, non ha funzionato nella squadra di Conte?

“Mancava qualche giocatore importante, forse il mister, Antonio Conte, ha preferito non rischiarli in vista del PSV. Poi, si sa, Torino è sempre un campo difficile. I granata venivano da un momento delicato e hanno ritrovato una squadra guerriera, che si è chiusa bene per non concedere spazi a un Napoli molto tecnico. Hanno trovato il gol con Simeone e sono riusciti a difendersi fino alla fine. A volte, poi, sono i dettagli a fare la differenza: un centimetro di fuorigioco, come nel caso di Lang, può cambiare la storia della partita. Si sarebbe potuto parlare di un Napoli che non ha mollato e che aveva portato a casa un punto importante. Sono domeniche che possono capitare".

Il Napoli fa turnover e sostituisce Højlund con Lorenzo Lucca; l’Inter fa turnover e sostituisce Thuram con Bonny. C’è qualcosa che non è andato nel mercato del Napoli?

“Non credo che Lucca sia inferiore a Bonny. Nelle idee iniziali di Inter e Napoli, erano riserve, ma restano due giocatori molto affidabili e forti. Bonny sta vivendo un momento positivo, ha trovato subito gol e assist, e questo lo aiuta mentalmente. Lucca, invece, ha segnato ma ora sta attraversando un momento un po’ più difficile. Tuttavia, è un grande attaccante e sono sicuro che con un allenatore come Conte si toglierà delle soddisfazioni. Il Napoli produce tanto, arrivano molti palloni in area, e lui lì è molto forte: deve solo ritrovarsi".

Da ex centrocampista, quando il Napoli non riesce a schierare i cosiddetti “Fab Four”, non sarebbe il caso di cambiare assetto tattico?

“Sono valutazioni che lascio a Conte. Di certo, con questo assetto, le prestazioni leggermente inferiori di McTominay rispetto alla scorsa stagione, secondo me, dipendono proprio dalla presenza di De Bruyne. Giocando come esterno sinistro è meno nel vivo del gioco, meno vicino all’area e alla porta. Quando giocava dietro Lukaku, poteva inserirsi di più e arrivare al tiro. Allargandosi, invece, si trova meno spesso in zona gol. Detto questo, è un giocatore talmente duttile che può adattarsi e trovare comunque la via della rete. Sono convinto che, col passare delle partite, ritroverà fiducia e tornerà il McTominay che abbiamo ammirato lo scorso anno, quando è stato uno spettacolo vederlo giocare".

Se dovessi chiederle, tra le quattro che partecipano alla Champions League, da chi si aspetterebbe maggiormente un exploit nella massima competizione europea, chi sceglierebbe e perché?

“Secondo me la Juventus, che domani avrà una partita molto difficile contro il Real Madrid, vorrà fare bene, anche perché sta attraversando un momento complicato e la Champions può rappresentare una spinta. Però io spero che il Napoli possa essere la squadra sorpresa, quella che, forte dell’esperienza dello scorso anno, riesca a spingersi più avanti possibile. Anche l’Inter, ovviamente, punterà a fare un grande percorso. Quando ti confronti a livello internazionale, è normale che il cammino europeo possa influire sul campionato, ma fa parte del gioco. Ed è proprio per questo che si costruiscono rose ampie e di qualità, come nel caso di Inter e Napoli".