Juan Camilo Zuniga, ex terzino del Napoli, ha rilasciato un'intervista SportWeek: "L'estate in cui arrivai in Italia mi volevano la Juventus e il Valencia su tutte. Quando il mio agente mi parlò del Napoli accettai senza pensarci. Mi sono subito sentito a casa. Lavezzi, Hamsik e Insigne? C'erano anche tanti sudamericani: Gargano, Bogliacino, Campagnaro. Per colpa loro adesso bevo sempre compagno. A ottobre arrivò Mazzarri, è stato come un padre. Con lui ho iniziato a giocare sulla corsia sinistra nel 3-5-2. Lì davanti non ci fermava nessuno: Quagliarella, Denis, il Pocho. Ezequiel è un loco, completamente matto. Durante le partite, quando aveva il pallone, si avvicinava e mi prendeva in giro: 'Dai, prova a rubarlo', scherzava. Ci divertivamo tra uscite e grigliate con l'asado. Siamo ancora molto amici. Il campo mi manca.Vorrei correre e dribblare come facevo una volta. Ma devo accontentarmi di esultare per i gol del mio Napoli. Amo la città e i tifosi. Sui social, ancora oggi, mi arrivano tantissimi messaggi. Conte è un grande allenatore, la società è solida. La squadra ha tanta grinta. Meritavano lo scudetto".
di Napoli Magazine
01/09/2025 - 00:22
Juan Camilo Zuniga, ex terzino del Napoli, ha rilasciato un'intervista SportWeek: "L'estate in cui arrivai in Italia mi volevano la Juventus e il Valencia su tutte. Quando il mio agente mi parlò del Napoli accettai senza pensarci. Mi sono subito sentito a casa. Lavezzi, Hamsik e Insigne? C'erano anche tanti sudamericani: Gargano, Bogliacino, Campagnaro. Per colpa loro adesso bevo sempre compagno. A ottobre arrivò Mazzarri, è stato come un padre. Con lui ho iniziato a giocare sulla corsia sinistra nel 3-5-2. Lì davanti non ci fermava nessuno: Quagliarella, Denis, il Pocho. Ezequiel è un loco, completamente matto. Durante le partite, quando aveva il pallone, si avvicinava e mi prendeva in giro: 'Dai, prova a rubarlo', scherzava. Ci divertivamo tra uscite e grigliate con l'asado. Siamo ancora molto amici. Il campo mi manca.Vorrei correre e dribblare come facevo una volta. Ma devo accontentarmi di esultare per i gol del mio Napoli. Amo la città e i tifosi. Sui social, ancora oggi, mi arrivano tantissimi messaggi. Conte è un grande allenatore, la società è solida. La squadra ha tanta grinta. Meritavano lo scudetto".