A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ariedo Braida, dirigente sportivo: “Ques'anno non c’è una volata solitaria come è successo in passato, questo scudetto è combattuto. Ci sono delle squadre che si alternano in testa e il duello è più interessante ed emozionante sotto il punto di vista tecnico e agonistico. Penso che l'Inter sia una formazione importante ed ha dimostrato che è sempre ai vertici negli ultimi anni, mentre il Napoli ha il vantaggio di non giocare le coppe e questo penso che alla fine peserà. Poi è chiaro che si possono inserire anche altre squadre, ma al momento vedo una lotta tra Inter e Napoli per lo scudetto. Napoli-Inter? Se ci sarà un pareggio resterà tutto in sospeso, ma se ci sarà una vincitrice, la squadra vittoriosa avrà un vantaggio a livello psicologico e mentale e la vittoria gli darà la spinta e la forza giusta perché capirà che ha qualcosa in più dell'altra. Manca l’identità societaria al Milan, almeno da ciò che vedo da fuori. Si è trovato fuori dalla lotta per vincere qualcosa e in campionato è abbastanza lontano. Potrebbe trovare un recupero facendo miracoli, ma le condizioni a livello mentale attualmente, e per come si esprime la squadra, non mi fa pensare ad una ripresa. Quando le cose non funzionano i responsabili sono i dirigenti ed è ciò che sta accedendo anche alla Juventus. Ci sono anche dei momenti difficili, ma non è che quando le cose non vanno al meglio vuol dire che i dirigenti non stanno bene in quella società. Le scelte sono determinanti, Kvara è un giocatore abile, importante e tutti vorrebbero averlo, è andato in una squadra molto importante. E’ evidente che sostituirlo non è semplicissimo, anche se Neres mi sembra un buon giocatore. Poi gli infortuni arrivano sempre nel momento sbagliato, ma gli allenatori a volte riescono a risolvere i problemi. Il calcio ha bisogno di movimento e bisogna sempre andare alla ricerca di nuove soluzioni, delle magie che servono. Ad esempio, mi viene in mente Ancelotti che un giorno decise di mettere Pirlo davanti alla difesa ed è stata un’idea geniale”.
di Napoli Magazine
28/02/2025 - 13:07
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ariedo Braida, dirigente sportivo: “Ques'anno non c’è una volata solitaria come è successo in passato, questo scudetto è combattuto. Ci sono delle squadre che si alternano in testa e il duello è più interessante ed emozionante sotto il punto di vista tecnico e agonistico. Penso che l'Inter sia una formazione importante ed ha dimostrato che è sempre ai vertici negli ultimi anni, mentre il Napoli ha il vantaggio di non giocare le coppe e questo penso che alla fine peserà. Poi è chiaro che si possono inserire anche altre squadre, ma al momento vedo una lotta tra Inter e Napoli per lo scudetto. Napoli-Inter? Se ci sarà un pareggio resterà tutto in sospeso, ma se ci sarà una vincitrice, la squadra vittoriosa avrà un vantaggio a livello psicologico e mentale e la vittoria gli darà la spinta e la forza giusta perché capirà che ha qualcosa in più dell'altra. Manca l’identità societaria al Milan, almeno da ciò che vedo da fuori. Si è trovato fuori dalla lotta per vincere qualcosa e in campionato è abbastanza lontano. Potrebbe trovare un recupero facendo miracoli, ma le condizioni a livello mentale attualmente, e per come si esprime la squadra, non mi fa pensare ad una ripresa. Quando le cose non funzionano i responsabili sono i dirigenti ed è ciò che sta accedendo anche alla Juventus. Ci sono anche dei momenti difficili, ma non è che quando le cose non vanno al meglio vuol dire che i dirigenti non stanno bene in quella società. Le scelte sono determinanti, Kvara è un giocatore abile, importante e tutti vorrebbero averlo, è andato in una squadra molto importante. E’ evidente che sostituirlo non è semplicissimo, anche se Neres mi sembra un buon giocatore. Poi gli infortuni arrivano sempre nel momento sbagliato, ma gli allenatori a volte riescono a risolvere i problemi. Il calcio ha bisogno di movimento e bisogna sempre andare alla ricerca di nuove soluzioni, delle magie che servono. Ad esempio, mi viene in mente Ancelotti che un giorno decise di mettere Pirlo davanti alla difesa ed è stata un’idea geniale”.