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L'OPINIONE - Milanese: "Napoli superiore, ma il Parma vuole giocarsi la salvezza in casa"
13.05.2025 11:59 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Milanese, direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Inter e Parma. 

Il Parma è ancora invischiato nella lotta per non retrocedere, ma affronterà il Napoli nella prossima giornata. Che gara si aspetta? 

“Giocare in casa potrebbe rappresentare un vantaggio per il Parma, perché la salvezza è lì, a un passo, soprattutto rispetto ad altre squadre. Certo, il Napoli è superiore, ma abbiamo visto con il Genoa che anche chi non ha più obiettivi di classifica può fermare una grande. I rossoblù sono a metà classifica, ma questo non ha impedito loro di bloccare il Napoli sul pareggio. Ad ogni modo credo che il punto di vantaggio sia talmente importante e decisivo che il Napoli riuscirà a vincere lo scudetto e, allo stesso modo, auguro all’Inter di vincere la Champions, perché lo merita".

Cosa è successo in quella gara contro il Genoa? 

“Secondo me è stato un vero e proprio spreco da parte del Napoli. Ma capita: siamo a fine stagione, le energie sono al limite. Si arriva spesso stanchi in questo periodo, e può succedere di lasciare punti per strada. Ciò detto, nonostante gli scongiuri, quando il destino è nelle tue mani, devi solo pensare a non sbagliare. È normale che ci siano pressioni, ma adesso ogni occasione può essere decisiva. Le partite non sono scontate, e il bello del calcio è proprio questo: quando sei vicino a un obiettivo così grande, può succedere di tutto".

Sul 2-2 del Genoa c’è stato un pasticcio difensivo del Napoli. Billing non colpisce di testa, Olivera non contrasta Vazquez e Meret forse non si aspetta il tiro. Chi ha la maggiore responsabilità, secondo lei? 

“Quando prendi gol così, è sempre un errore collettivo, ma Olivera doveva essere più aggressivo, più deciso nel corpo a corpo. In quelle situazioni devi entrare in contatto con l’avversario, impedirgli di girarsi, contrastarlo. È mancata un po’ di cattiveria, un po’ di concentrazione da parte dell’uruguaiano. In difesa, soprattutto in una linea a quattro, devi essere sempre concentrato. Chi manca nella sua zona di competenza, sbaglia".

Quindi secondo lei Olivera rende meglio da terzino piuttosto che da centrale? 

“Sì, lo vedo meglio sulla fascia, dove può sfruttare corsa e progressione. Da centrale in una difesa a tre può anche far bene, ma in una linea a quattro servono attenzione, forza fisica, letture precise. Non è il suo ruolo naturale".

Perché, secondo lei, Conte non si affida a Rafa Marin? 

“Forse non lo ritiene ancora pronto. Conte fatto un lavoro straordinario con tutta la rosa, valorizzando tanti giocatori, ma ha avuto una pecca costante: abbassare il baricentro dopo il vantaggio minimo, senza cercare il gol del KO. Possiamo dire che al Napoli è mancato spesso questo, tirando un po’ il freno quando era in vantaggio. È una squadra che ama tenere alto il ritmo, ma quando ti abbassi e ti affidi alla gestione, rischi. L’abbiamo visto anche con il cambio Billing per Raspadori: lì si è cercato di contenere più che di chiudere la partita, e questo ha dato coraggio al Genoa".

Antonio Conte resterà al Napoli? 

“Conte ha fatto un grande lavoro, bisogna riconoscerlo. A gennaio sono state fatte scelte importanti, anche difficili, come quella su Kvaratskhelia. Il Napoli ha dimostrato di avere una rosa forte, con giocatori che possono segnare un’epoca, come Buongiorno e McTominay. Secondo me, Conte resterà nonostante i contrasti col presidente al quale, però, va riconosciuto che, nella scorsa estate, ha fatto investimenti importanti: ora toccherà capire se vorrà alzare ancor di più l’asticella. In caso contrario, Conte andrà via senza rimpianti, sapendo di aver dato il massimo".

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L'OPINIONE - Milanese: "Napoli superiore, ma il Parma vuole giocarsi la salvezza in casa"

di Napoli Magazine

13/05/2025 - 11:59

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Milanese, direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Inter e Parma. 

Il Parma è ancora invischiato nella lotta per non retrocedere, ma affronterà il Napoli nella prossima giornata. Che gara si aspetta? 

“Giocare in casa potrebbe rappresentare un vantaggio per il Parma, perché la salvezza è lì, a un passo, soprattutto rispetto ad altre squadre. Certo, il Napoli è superiore, ma abbiamo visto con il Genoa che anche chi non ha più obiettivi di classifica può fermare una grande. I rossoblù sono a metà classifica, ma questo non ha impedito loro di bloccare il Napoli sul pareggio. Ad ogni modo credo che il punto di vantaggio sia talmente importante e decisivo che il Napoli riuscirà a vincere lo scudetto e, allo stesso modo, auguro all’Inter di vincere la Champions, perché lo merita".

Cosa è successo in quella gara contro il Genoa? 

“Secondo me è stato un vero e proprio spreco da parte del Napoli. Ma capita: siamo a fine stagione, le energie sono al limite. Si arriva spesso stanchi in questo periodo, e può succedere di lasciare punti per strada. Ciò detto, nonostante gli scongiuri, quando il destino è nelle tue mani, devi solo pensare a non sbagliare. È normale che ci siano pressioni, ma adesso ogni occasione può essere decisiva. Le partite non sono scontate, e il bello del calcio è proprio questo: quando sei vicino a un obiettivo così grande, può succedere di tutto".

Sul 2-2 del Genoa c’è stato un pasticcio difensivo del Napoli. Billing non colpisce di testa, Olivera non contrasta Vazquez e Meret forse non si aspetta il tiro. Chi ha la maggiore responsabilità, secondo lei? 

“Quando prendi gol così, è sempre un errore collettivo, ma Olivera doveva essere più aggressivo, più deciso nel corpo a corpo. In quelle situazioni devi entrare in contatto con l’avversario, impedirgli di girarsi, contrastarlo. È mancata un po’ di cattiveria, un po’ di concentrazione da parte dell’uruguaiano. In difesa, soprattutto in una linea a quattro, devi essere sempre concentrato. Chi manca nella sua zona di competenza, sbaglia".

Quindi secondo lei Olivera rende meglio da terzino piuttosto che da centrale? 

“Sì, lo vedo meglio sulla fascia, dove può sfruttare corsa e progressione. Da centrale in una difesa a tre può anche far bene, ma in una linea a quattro servono attenzione, forza fisica, letture precise. Non è il suo ruolo naturale".

Perché, secondo lei, Conte non si affida a Rafa Marin? 

“Forse non lo ritiene ancora pronto. Conte fatto un lavoro straordinario con tutta la rosa, valorizzando tanti giocatori, ma ha avuto una pecca costante: abbassare il baricentro dopo il vantaggio minimo, senza cercare il gol del KO. Possiamo dire che al Napoli è mancato spesso questo, tirando un po’ il freno quando era in vantaggio. È una squadra che ama tenere alto il ritmo, ma quando ti abbassi e ti affidi alla gestione, rischi. L’abbiamo visto anche con il cambio Billing per Raspadori: lì si è cercato di contenere più che di chiudere la partita, e questo ha dato coraggio al Genoa".

Antonio Conte resterà al Napoli? 

“Conte ha fatto un grande lavoro, bisogna riconoscerlo. A gennaio sono state fatte scelte importanti, anche difficili, come quella su Kvaratskhelia. Il Napoli ha dimostrato di avere una rosa forte, con giocatori che possono segnare un’epoca, come Buongiorno e McTominay. Secondo me, Conte resterà nonostante i contrasti col presidente al quale, però, va riconosciuto che, nella scorsa estate, ha fatto investimenti importanti: ora toccherà capire se vorrà alzare ancor di più l’asticella. In caso contrario, Conte andrà via senza rimpianti, sapendo di aver dato il massimo".