A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online.
Direttore, i risultati di ieri lasciano tutto invariato in testa alla classifica: cosa si aspetta da quest’ultima giornata di campionato, in cui il Napoli ospiterà il Cagliari e l’Inter farà visita al Como?
“Mi aspetto che il Napoli possa portare a compimento questa annata che, secondo me, potrebbe davvero rappresentare un miracolo. Perché, diciamolo, il Napoli non è la squadra più forte del campionato a livello di rosa. Coronare questo percorso con uno scudetto sarebbe un premio incredibile per il lavoro svolto dalla squadra, da Conte e per tutte le emozioni che potrebbe regalare a una città e a una tifoseria intera. In questo momento credo sia inutile mettersi a discutere se abbia meritato di più il Napoli o l’Inter. Sono discorsi complicati. Ieri sera abbiamo assistito a qualcosa di incredibile: lo dicevo in TV, ma lo avranno pensato milioni di tifosi a casa. È stato difficile da sostenere anche solo da spettatori, figuriamoci per chi era in campo. Come ha detto Conte, è una situazione difficile per tutti: immagina dover vincere uno scudetto in questo modo, con un finale così delicato, così crudele, in cui il destino può cambiare da un secondo all’altro. In questo momento l’unico aspetto che conta davvero è quello mentale. Mi auguro che il Napoli riesca a ritrovare la carica giusta per affrontare l’ultima partita, quando sarà ufficializzata la data. Sarebbe davvero un miracolo completato".
Un finale thriller di una stagione che Antonio Conte ha definito “stancante”. Crede alle sue parole oppure pensa che con queste dichiarazioni volesse anche preannunciare un possibile addio a fine stagione?
“In questo momento credo che un’eventuale decisione sia rimandata al post stagione. Non penso che Conte, dopo la partita di ieri sera, potesse lasciar trapelare qualcosa sul suo futuro. Eventuali chiarimenti o decisioni li vedremo solo dopo. Anche lui era talmente coinvolto emotivamente nella partita che penso abbia messo da parte ogni pensiero sul domani. Come ha detto lui stesso, adesso bisogna concentrarsi solo sullo scudetto. Per il resto ci sarà tempo e modo per parlarne".
Le chiedo un parere sulla stagione di Romelu Lukaku, che ieri è stato annullato da Leoni del Parma, ma è comunque andato in doppia cifra sia di gol che di assist. Come giudica la sua annata?
“Sicuramente poteva fare meglio, è evidente. Poteva essere più incisivo, certo. Ma come dicevi, i numeri parlano per lui: doppia cifra di gol e assist. A parte l’ultima partita con il Genoa, ogni volta che ha segnato il Napoli ha vinto. Quindi la sua avventura è stata positiva. Probabilmente è stata al di sotto delle aspettative che avevamo su di lui, considerando anche il livello che aveva raggiunto in passato, quando era un giocatore dominante. Però, nel complesso, secondo me è stato comunque determinante. Non possiamo fingere che non lo sia stato".
Così come non possiamo negare che uno dei punti deboli del Napoli, quest’anno, sia stata la fase realizzativa degli attaccanti. Però ci sono state anche grandi sorprese, come quella di McTominay. Ci possiamo aspettare qualche recupero tra i lungodegenti per l’ultima giornata?
“Ieri sera ho visto bene Neres, ma non credo che ci saranno i recuperi di Buongiorno o Lobotka. Vedremo: non sappiamo ancora con certezza quando si giocherà, e anche questo potrebbe influire. Però, come dicevi, in fase realizzativa non sono arrivati tanti gol. Dobbiamo però ricordare – e secondo me è giusto sottolinearlo ogni volta – che questa squadra ha perso Kvaratskhelia a gennaio, e Neres lo ha avuto con il contagocce. Ieri ha giocato dieci minuti, ha preso la palla e si è procurato un rigore. Sono giocatori che hanno un uno contro uno e una qualità tecnica che non si rimpiazza facilmente. La seconda parte di stagione è stata davvero pesante, e credo che McTominay sia in corsa per diventare il miglior giocatore del campionato. Vedremo, perché ci sono stati altri grandi protagonisti. Però, se il percorso del Napoli dovesse completarsi con lo scudetto, lui sarebbe un candidato più che autorevole. Sarebbe il secondo in tre anni, dopo Kvaratskhelia, che al primo anno vinse lo stesso premio. Questo ci dice anche che, forse, non tutte le scelte di mercato del Napoli sono state sbagliate".
Crede che nell’ultima giornata, contro il Como, l’Inter tirerà i remi in barca pensando alla finale di Champions, o giocherà fino in fondo sperando in un passo falso del Napoli?
“Questo non lo so, lo scopriremo. Ieri sera Inzaghi mi è sembrato nervoso dopo il pareggio, non ha voluto parlare con la stampa. Credo ci fosse un po’ di malcontento per alcune decisioni arbitrali. Vedremo quali saranno le sue scelte. Non credo che il Como abbia voglia di fare regali. È una squadra sbarazzina, che ha già messo in difficoltà il Napoli e può farlo anche con l’Inter. Ma è una valutazione che spetta a Inzaghi, anche perché tra poco più di una settimana si gioca la finale di Champions, e le sue scelte saranno inevitabilmente orientate a quell’appuntamento".
di Napoli Magazine
19/05/2025 - 12:12
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online.
Direttore, i risultati di ieri lasciano tutto invariato in testa alla classifica: cosa si aspetta da quest’ultima giornata di campionato, in cui il Napoli ospiterà il Cagliari e l’Inter farà visita al Como?
“Mi aspetto che il Napoli possa portare a compimento questa annata che, secondo me, potrebbe davvero rappresentare un miracolo. Perché, diciamolo, il Napoli non è la squadra più forte del campionato a livello di rosa. Coronare questo percorso con uno scudetto sarebbe un premio incredibile per il lavoro svolto dalla squadra, da Conte e per tutte le emozioni che potrebbe regalare a una città e a una tifoseria intera. In questo momento credo sia inutile mettersi a discutere se abbia meritato di più il Napoli o l’Inter. Sono discorsi complicati. Ieri sera abbiamo assistito a qualcosa di incredibile: lo dicevo in TV, ma lo avranno pensato milioni di tifosi a casa. È stato difficile da sostenere anche solo da spettatori, figuriamoci per chi era in campo. Come ha detto Conte, è una situazione difficile per tutti: immagina dover vincere uno scudetto in questo modo, con un finale così delicato, così crudele, in cui il destino può cambiare da un secondo all’altro. In questo momento l’unico aspetto che conta davvero è quello mentale. Mi auguro che il Napoli riesca a ritrovare la carica giusta per affrontare l’ultima partita, quando sarà ufficializzata la data. Sarebbe davvero un miracolo completato".
Un finale thriller di una stagione che Antonio Conte ha definito “stancante”. Crede alle sue parole oppure pensa che con queste dichiarazioni volesse anche preannunciare un possibile addio a fine stagione?
“In questo momento credo che un’eventuale decisione sia rimandata al post stagione. Non penso che Conte, dopo la partita di ieri sera, potesse lasciar trapelare qualcosa sul suo futuro. Eventuali chiarimenti o decisioni li vedremo solo dopo. Anche lui era talmente coinvolto emotivamente nella partita che penso abbia messo da parte ogni pensiero sul domani. Come ha detto lui stesso, adesso bisogna concentrarsi solo sullo scudetto. Per il resto ci sarà tempo e modo per parlarne".
Le chiedo un parere sulla stagione di Romelu Lukaku, che ieri è stato annullato da Leoni del Parma, ma è comunque andato in doppia cifra sia di gol che di assist. Come giudica la sua annata?
“Sicuramente poteva fare meglio, è evidente. Poteva essere più incisivo, certo. Ma come dicevi, i numeri parlano per lui: doppia cifra di gol e assist. A parte l’ultima partita con il Genoa, ogni volta che ha segnato il Napoli ha vinto. Quindi la sua avventura è stata positiva. Probabilmente è stata al di sotto delle aspettative che avevamo su di lui, considerando anche il livello che aveva raggiunto in passato, quando era un giocatore dominante. Però, nel complesso, secondo me è stato comunque determinante. Non possiamo fingere che non lo sia stato".
Così come non possiamo negare che uno dei punti deboli del Napoli, quest’anno, sia stata la fase realizzativa degli attaccanti. Però ci sono state anche grandi sorprese, come quella di McTominay. Ci possiamo aspettare qualche recupero tra i lungodegenti per l’ultima giornata?
“Ieri sera ho visto bene Neres, ma non credo che ci saranno i recuperi di Buongiorno o Lobotka. Vedremo: non sappiamo ancora con certezza quando si giocherà, e anche questo potrebbe influire. Però, come dicevi, in fase realizzativa non sono arrivati tanti gol. Dobbiamo però ricordare – e secondo me è giusto sottolinearlo ogni volta – che questa squadra ha perso Kvaratskhelia a gennaio, e Neres lo ha avuto con il contagocce. Ieri ha giocato dieci minuti, ha preso la palla e si è procurato un rigore. Sono giocatori che hanno un uno contro uno e una qualità tecnica che non si rimpiazza facilmente. La seconda parte di stagione è stata davvero pesante, e credo che McTominay sia in corsa per diventare il miglior giocatore del campionato. Vedremo, perché ci sono stati altri grandi protagonisti. Però, se il percorso del Napoli dovesse completarsi con lo scudetto, lui sarebbe un candidato più che autorevole. Sarebbe il secondo in tre anni, dopo Kvaratskhelia, che al primo anno vinse lo stesso premio. Questo ci dice anche che, forse, non tutte le scelte di mercato del Napoli sono state sbagliate".
Crede che nell’ultima giornata, contro il Como, l’Inter tirerà i remi in barca pensando alla finale di Champions, o giocherà fino in fondo sperando in un passo falso del Napoli?
“Questo non lo so, lo scopriremo. Ieri sera Inzaghi mi è sembrato nervoso dopo il pareggio, non ha voluto parlare con la stampa. Credo ci fosse un po’ di malcontento per alcune decisioni arbitrali. Vedremo quali saranno le sue scelte. Non credo che il Como abbia voglia di fare regali. È una squadra sbarazzina, che ha già messo in difficoltà il Napoli e può farlo anche con l’Inter. Ma è una valutazione che spetta a Inzaghi, anche perché tra poco più di una settimana si gioca la finale di Champions, e le sue scelte saranno inevitabilmente orientate a quell’appuntamento".