A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore del Vicenza Women ed ex vice Napoli.
Mister, l’approdo di Spalletti sulla panchina della Juventus può spostare gli equilibri del campionato?
“Domanda difficile, ma provo a rispondere. Sicuramente non è solo una questione di allenatore: in questo momento la Juventus sta ancora cercando un equilibrio di squadra, anche perché quest’anno ha cambiato tanto. Ci vorrà un po’ di tempo, ma Spalletti può portare conoscenze, esperienza e qualcosa in più all’ambiente".
Secondo lei, c’è qualche calciatore nella Juventus che, con la cura Spalletti, può rinvigorirsi e tornare ai vecchi fasti?
“Sì, ci sono giocatori che hanno sicuramente reso al di sotto delle aspettative. L’arrivo di un nuovo allenatore, l’aria fresca nello spogliatoio, può cambiare le motivazioni e il modo di approcciarsi. Non credo sia tanto una questione legata al nome del tecnico, ma proprio al cambiamento in sé. Quando le cose non vanno bene, il cambio di guida tecnica può rappresentare quel colpo di spugna che riporta entusiasmo a tutto l’ambiente".
Parlando del Napoli: abbiamo visto una partita non semplice a Lecce. Cosa manca secondo lei alla squadra di Conte?
“Credo che quest’anno il Napoli abbia tanti giocatori nuovi e che il mister stia cercando di coinvolgerli tutti, perché sarà una stagione impegnativa su più fronti. Non penso manchi qualcosa in particolare: stanno ritrovando equilibrio anche attraverso chi, di volta in volta, sostituisce i titolari. Ci vuole solo un po’ di tempo per assimilare il metodo di Conte, ma la qualità della rosa è di primissimo livello e può garantire prestazioni importanti su ogni campo".
Quali difficoltà il Napoli di Conte potrebbe incontrare contro questo Como, che non è solo Nico Paz?
“Sarà una partita piacevolissima da vedere. Il Como è una squadra organizzata, a cui piace giocare a calcio. Il Napoli dovrà mettere in campo la propria aggressività contro una formazione che ama avere il pallone e costruire dal basso. Mi aspetto una grande partita: servirà un Napoli compatto, capace di interrompere la fluidità di palleggio del Como e poi di diventare pericoloso, come sempre".
Continuerebbe a dare spazio a Lorenzo Lucca oppure si affiderebbe a Højlund, che ha iniziato la stagione in modo impressionante ma viene da un infortunio?
“A me Lucca piace tantissimo. Le difficoltà che sta affrontando erano prevedibili, perché questo è un passo importante nella sua carriera. Passare da Udine a Napoli, giocare in Champions, venendo da un percorso che include anche la Serie B, non è semplice. Ha caratteristiche fisiche particolari, ma credo che sia giusto insistere su di lui, anche per il bene del calcio italiano. Poi, ovviamente, Conte è l’uomo giusto per valutare chi schierare, conosce meglio di tutti i suoi giocatori".
Le faccio una provocazione: con il rientro di Lukaku e la presenza di Højlund, secondo lei il Napoli potrebbe pensare di cedere in prestito Lucca?
“Sono valutazioni importanti. Come dicevo prima, la rosa del Napoli deve essere competitiva su più palcoscenici, quindi servono alternative valide in ogni reparto. L’investimento su Lucca è stato economicamente importante e credo sia un ragazzo che debba giocare e confrontarsi con sfide di alto livello. Il Napoli dovrà essere bravo a gestirlo e lui dovrà farsi trovare pronto quando arriveranno le sue occasioni. Quindi no, non lo manderei in prestito, ma lui deve sfruttare meglio le occasioni".
Lang è stato un po’ polemico la scorsa settimana nei confronti di Conte, dichiarando ai media olandesi di essere riuscito a parlare con lui solo una volta. Nei minuti che ha avuto a disposizione, e nel primo tempo giocato contro il Lecce, le è sembrato già pronto per vestire la maglia azzurra?
“Da fuori è sempre difficile giudicare, ma credo che sia un giocatore di qualità e potenzialmente importante. Fino a gennaio, Conte valuterà la rosa complessiva, perché ci saranno tante partite e quindi opportunità per tutti. In una squadra di questo livello anche giocare venti minuti può essere fondamentale: ogni calciatore deve dimostrare di meritare il posto, di essere all’altezza del gruppo di cui fa parte".
Parlando del Milan: lo vede accreditato per competere per lo scudetto?
“Sicuramente sì. Ha trovato un buon bilanciamento e, con l’arrivo di Allegri, ha acquisito quella solidità che forse mancava. Ha giocatori di grande qualità e dei punti di riferimento in mezzo al campo che garantiscono equilibrio e disciplina, mi riferisco a Modric, che è un esempio anche tattico per tutti. Inoltre, avendo meno impegni rispetto ad altre squadre, può concentrarsi esclusivamente sul campionato e diventare un contendente molto pericoloso".
di Napoli Magazine
31/10/2025 - 11:57
A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore del Vicenza Women ed ex vice Napoli.
Mister, l’approdo di Spalletti sulla panchina della Juventus può spostare gli equilibri del campionato?
“Domanda difficile, ma provo a rispondere. Sicuramente non è solo una questione di allenatore: in questo momento la Juventus sta ancora cercando un equilibrio di squadra, anche perché quest’anno ha cambiato tanto. Ci vorrà un po’ di tempo, ma Spalletti può portare conoscenze, esperienza e qualcosa in più all’ambiente".
Secondo lei, c’è qualche calciatore nella Juventus che, con la cura Spalletti, può rinvigorirsi e tornare ai vecchi fasti?
“Sì, ci sono giocatori che hanno sicuramente reso al di sotto delle aspettative. L’arrivo di un nuovo allenatore, l’aria fresca nello spogliatoio, può cambiare le motivazioni e il modo di approcciarsi. Non credo sia tanto una questione legata al nome del tecnico, ma proprio al cambiamento in sé. Quando le cose non vanno bene, il cambio di guida tecnica può rappresentare quel colpo di spugna che riporta entusiasmo a tutto l’ambiente".
Parlando del Napoli: abbiamo visto una partita non semplice a Lecce. Cosa manca secondo lei alla squadra di Conte?
“Credo che quest’anno il Napoli abbia tanti giocatori nuovi e che il mister stia cercando di coinvolgerli tutti, perché sarà una stagione impegnativa su più fronti. Non penso manchi qualcosa in particolare: stanno ritrovando equilibrio anche attraverso chi, di volta in volta, sostituisce i titolari. Ci vuole solo un po’ di tempo per assimilare il metodo di Conte, ma la qualità della rosa è di primissimo livello e può garantire prestazioni importanti su ogni campo".
Quali difficoltà il Napoli di Conte potrebbe incontrare contro questo Como, che non è solo Nico Paz?
“Sarà una partita piacevolissima da vedere. Il Como è una squadra organizzata, a cui piace giocare a calcio. Il Napoli dovrà mettere in campo la propria aggressività contro una formazione che ama avere il pallone e costruire dal basso. Mi aspetto una grande partita: servirà un Napoli compatto, capace di interrompere la fluidità di palleggio del Como e poi di diventare pericoloso, come sempre".
Continuerebbe a dare spazio a Lorenzo Lucca oppure si affiderebbe a Højlund, che ha iniziato la stagione in modo impressionante ma viene da un infortunio?
“A me Lucca piace tantissimo. Le difficoltà che sta affrontando erano prevedibili, perché questo è un passo importante nella sua carriera. Passare da Udine a Napoli, giocare in Champions, venendo da un percorso che include anche la Serie B, non è semplice. Ha caratteristiche fisiche particolari, ma credo che sia giusto insistere su di lui, anche per il bene del calcio italiano. Poi, ovviamente, Conte è l’uomo giusto per valutare chi schierare, conosce meglio di tutti i suoi giocatori".
Le faccio una provocazione: con il rientro di Lukaku e la presenza di Højlund, secondo lei il Napoli potrebbe pensare di cedere in prestito Lucca?
“Sono valutazioni importanti. Come dicevo prima, la rosa del Napoli deve essere competitiva su più palcoscenici, quindi servono alternative valide in ogni reparto. L’investimento su Lucca è stato economicamente importante e credo sia un ragazzo che debba giocare e confrontarsi con sfide di alto livello. Il Napoli dovrà essere bravo a gestirlo e lui dovrà farsi trovare pronto quando arriveranno le sue occasioni. Quindi no, non lo manderei in prestito, ma lui deve sfruttare meglio le occasioni".
Lang è stato un po’ polemico la scorsa settimana nei confronti di Conte, dichiarando ai media olandesi di essere riuscito a parlare con lui solo una volta. Nei minuti che ha avuto a disposizione, e nel primo tempo giocato contro il Lecce, le è sembrato già pronto per vestire la maglia azzurra?
“Da fuori è sempre difficile giudicare, ma credo che sia un giocatore di qualità e potenzialmente importante. Fino a gennaio, Conte valuterà la rosa complessiva, perché ci saranno tante partite e quindi opportunità per tutti. In una squadra di questo livello anche giocare venti minuti può essere fondamentale: ogni calciatore deve dimostrare di meritare il posto, di essere all’altezza del gruppo di cui fa parte".
Parlando del Milan: lo vede accreditato per competere per lo scudetto?
“Sicuramente sì. Ha trovato un buon bilanciamento e, con l’arrivo di Allegri, ha acquisito quella solidità che forse mancava. Ha giocatori di grande qualità e dei punti di riferimento in mezzo al campo che garantiscono equilibrio e disciplina, mi riferisco a Modric, che è un esempio anche tattico per tutti. Inoltre, avendo meno impegni rispetto ad altre squadre, può concentrarsi esclusivamente sul campionato e diventare un contendente molto pericoloso".
 
     
    