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SERIE A - De Siervo: "L'omaggio ad Agroppi sarà in Italia per evitare brutte figure, non escludo un ritorno della Supercoppa nel nostro Paese"
05.01.2025 10:14 di Napoli Magazine

Luigi De Siervo, a.d. della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan: "Si può migliorare su tutto, in generale. Quanto alle tradizioni mi pare una domanda: Paese che vai, usanze che trovi. È come entrare in una moschea con le scarpe, dobbiamo capire il contesto: non è una mancanza di rispetto verso l’Italia o verso Agroppi, non lo è stata neanche verso Beckenbauer o Riva in passato. Qui c’è una tradizione diversa, la globalizzazione omogeneizzata non è compito della Lega Serie A: quando la Figc ha proposto questa cosa, abbiamo pensato insieme che sarebbe stato più opportuno farne un omaggio vero e proprio, evitando una brutta figura. Per quanto riguarda il pubblico, c’è un tema generalizzato che riguarda il sistema calcio: qui faticano a riempire gli stadi, peraltro entrano a gara in corso di svolgimento. Da noi è diverso, in realtà nella prima semifinale c’erano comunque 16mila persone, ma sono entrate dopo qualche minuto e ci sorprende. Coinvolgendo influencer del’area potremmo fare meglio, è una specificità connessa al nostro partner locale, ma negli ultimi anni l’evento è sempre cresciuto negli anni. Visto il livello delle squadre partecipanti, c’è una partecipazione dei tifosi generalizzata e bella. A livello di contratto, stiamo guardando al futuro: quest’area ci vuole e crede nel nostro calcio, per i vertici del pallone saudita la Serie A è il campionato più bello al mondo specie in termini di competitività. Ci viene riconosciuta la capacità di aver creato un campionato aperto in tutte le fasce di punti. Se abbiamo pensato ai prossimi anni? Sinceramente non abbiamo parlato di un rinnovo, è un contratto che durerà oltre questa edizione per altri quattro anni con altre due edizioni da disputare qui. Aspettiamo di fare un bilancio, mi pare di capire che da parte loro ci sia interesse: le squadre comunque firmando il contratto si sono lasciate la possibilità di scegliere il format. Io penso che a quattro sia il modello migliore, funziona da tutti i punti di vista ed è un elemento di crescita complessiva per il calcio italiano. Se dovesse dipendere dalla Lega insisteremmo per giocare sempre una fase finale a quattro. Ritorno della Supercoppa in Italia? Non vogliamo escludere l’Italia, potremmo farlo anche per meno soldi. Non è un tema di soldi: si fa una valutazione solo in base a questo, ma il tema è la costruzione di un mercato e di una relazione. Non basta una partita, ma una relazione costante nel tempo: siamo venuti qui 7-8-10 volte in un anno. Qui creiamo academy, aiutiamo le società a sviluppare talenti. Lavorare con realtà importanti come i nostri club, votati alla creazione di talento, è un elemento che a loro interessa: questa interazione, se noi stiamo chiusi nel nostro Paese pensando ai nostri tifosi, che sono la nostra forza, non facciamo una buona gestione della property intellettuale della Serie A nel complesso. Partite di Serie A all'estero? Ci stiamo lavorando da cinque anni, vorremmo imitare NFL e NBA che lo fanno da anni. Le partite dello sport americano continuano a crescere in maniera significativa: avviene per consentire a loro di aprire nuovi mercati in Europa. Sono fiducioso sul fatto che sarà possibile, sarebbe un fatto rivoluzionario che per ora non è possibile: c’è stato un contenzioso sul tema già nel 2019, ci sono stati dei passi avanti significativi. Resto ottimista, penso che si potrà giocare in futuro: non credo che sia corretto giocare più di una partita a stagione lontano dall’Italia e non credo possa essere una partita importante come per esempio avverrà domani col derby. Penso che sarà una partita ‘normale’ di campionato, non una top perché vanno rispettati i nostri tifosi. Ma stiamo parlando di una partita a campionato, intendiamoci”.

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SERIE A - De Siervo: "L'omaggio ad Agroppi sarà in Italia per evitare brutte figure, non escludo un ritorno della Supercoppa nel nostro Paese"

di Napoli Magazine

05/01/2025 - 10:14

Luigi De Siervo, a.d. della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan: "Si può migliorare su tutto, in generale. Quanto alle tradizioni mi pare una domanda: Paese che vai, usanze che trovi. È come entrare in una moschea con le scarpe, dobbiamo capire il contesto: non è una mancanza di rispetto verso l’Italia o verso Agroppi, non lo è stata neanche verso Beckenbauer o Riva in passato. Qui c’è una tradizione diversa, la globalizzazione omogeneizzata non è compito della Lega Serie A: quando la Figc ha proposto questa cosa, abbiamo pensato insieme che sarebbe stato più opportuno farne un omaggio vero e proprio, evitando una brutta figura. Per quanto riguarda il pubblico, c’è un tema generalizzato che riguarda il sistema calcio: qui faticano a riempire gli stadi, peraltro entrano a gara in corso di svolgimento. Da noi è diverso, in realtà nella prima semifinale c’erano comunque 16mila persone, ma sono entrate dopo qualche minuto e ci sorprende. Coinvolgendo influencer del’area potremmo fare meglio, è una specificità connessa al nostro partner locale, ma negli ultimi anni l’evento è sempre cresciuto negli anni. Visto il livello delle squadre partecipanti, c’è una partecipazione dei tifosi generalizzata e bella. A livello di contratto, stiamo guardando al futuro: quest’area ci vuole e crede nel nostro calcio, per i vertici del pallone saudita la Serie A è il campionato più bello al mondo specie in termini di competitività. Ci viene riconosciuta la capacità di aver creato un campionato aperto in tutte le fasce di punti. Se abbiamo pensato ai prossimi anni? Sinceramente non abbiamo parlato di un rinnovo, è un contratto che durerà oltre questa edizione per altri quattro anni con altre due edizioni da disputare qui. Aspettiamo di fare un bilancio, mi pare di capire che da parte loro ci sia interesse: le squadre comunque firmando il contratto si sono lasciate la possibilità di scegliere il format. Io penso che a quattro sia il modello migliore, funziona da tutti i punti di vista ed è un elemento di crescita complessiva per il calcio italiano. Se dovesse dipendere dalla Lega insisteremmo per giocare sempre una fase finale a quattro. Ritorno della Supercoppa in Italia? Non vogliamo escludere l’Italia, potremmo farlo anche per meno soldi. Non è un tema di soldi: si fa una valutazione solo in base a questo, ma il tema è la costruzione di un mercato e di una relazione. Non basta una partita, ma una relazione costante nel tempo: siamo venuti qui 7-8-10 volte in un anno. Qui creiamo academy, aiutiamo le società a sviluppare talenti. Lavorare con realtà importanti come i nostri club, votati alla creazione di talento, è un elemento che a loro interessa: questa interazione, se noi stiamo chiusi nel nostro Paese pensando ai nostri tifosi, che sono la nostra forza, non facciamo una buona gestione della property intellettuale della Serie A nel complesso. Partite di Serie A all'estero? Ci stiamo lavorando da cinque anni, vorremmo imitare NFL e NBA che lo fanno da anni. Le partite dello sport americano continuano a crescere in maniera significativa: avviene per consentire a loro di aprire nuovi mercati in Europa. Sono fiducioso sul fatto che sarà possibile, sarebbe un fatto rivoluzionario che per ora non è possibile: c’è stato un contenzioso sul tema già nel 2019, ci sono stati dei passi avanti significativi. Resto ottimista, penso che si potrà giocare in futuro: non credo che sia corretto giocare più di una partita a stagione lontano dall’Italia e non credo possa essere una partita importante come per esempio avverrà domani col derby. Penso che sarà una partita ‘normale’ di campionato, non una top perché vanno rispettati i nostri tifosi. Ma stiamo parlando di una partita a campionato, intendiamoci”.