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LUTTO - Il Napoli piange Luciano Comaschi: addio al terzino di Vinicio e Pesaola
30.04.2019 13:04 di Napoli Magazine Fonte: Il Mattino

In lutto il calcio napoletano. È morto oggi alle ore 9.10 presso la clinica romana Villa San Pietro, a 88 anni, l'ex terzino azzurro Luciano Comaschi. Milanese di Melzo, fu un punto di forza della squadra dal 1951 al 1960 disputando 302 partite (4 reti). reti). Nella classifica dei calciatori azzurri per presenze in serie A occupa il sesto posto (242 gare). Nel 1958 si classificò al quarto posto con Amedeo Amadei in panchina, il tecnico diventato il migliore amico di Comaschi. All'epoca il club era guidato dal Comandante Achille Lauro. Il terzino era nella formazione azzurra che inaugurò il 6 dicembre 1959 lo stadio San Paolo battendo la Juve per 2-1. Dopo aver chiuso la carriera da calciatore in azzurro, aveva allenato per un breve periodo: un'esperienza anche alla guida della Battipagliese nel 1970, poi si era progressivamente distaccato dal mondo del calcio, anche se ricordava con amore gli anni trascorsi a Napoli, in una squadra che aveva Luis Vinicio come centravanti e Bruno Pesaola come capitano.

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LUTTO - Il Napoli piange Luciano Comaschi: addio al terzino di Vinicio e Pesaola

di Napoli Magazine

30/04/2019 - 13:04

In lutto il calcio napoletano. È morto oggi alle ore 9.10 presso la clinica romana Villa San Pietro, a 88 anni, l'ex terzino azzurro Luciano Comaschi. Milanese di Melzo, fu un punto di forza della squadra dal 1951 al 1960 disputando 302 partite (4 reti). reti). Nella classifica dei calciatori azzurri per presenze in serie A occupa il sesto posto (242 gare). Nel 1958 si classificò al quarto posto con Amedeo Amadei in panchina, il tecnico diventato il migliore amico di Comaschi. All'epoca il club era guidato dal Comandante Achille Lauro. Il terzino era nella formazione azzurra che inaugurò il 6 dicembre 1959 lo stadio San Paolo battendo la Juve per 2-1. Dopo aver chiuso la carriera da calciatore in azzurro, aveva allenato per un breve periodo: un'esperienza anche alla guida della Battipagliese nel 1970, poi si era progressivamente distaccato dal mondo del calcio, anche se ricordava con amore gli anni trascorsi a Napoli, in una squadra che aveva Luis Vinicio come centravanti e Bruno Pesaola come capitano.

Fonte: Il Mattino