Mario Sorrentino, chef personale di Scott McTominay, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport: "Provo a fare il mio lavoro in maniera seria. Ho avuto la fortuna di incontrare un professionista come pochi ce ne sono, questo assolutamente. Cosa mangerà stasera? Sicuramente qualcosa con il pomodoro perché sappiamo quanto ami i pomodori della nostra terra. Come l'ho conosciuto? Ho avuto la fortuna di incontrarlo grazie a un mio amico Antonio, che sapeva delle mie precedenti esperienze con altri calciatori. Ripeto, non ho mai incontrato un professionista così. A volte qualche battuta sul calcio la facciamo, ma è sempre molto attento a quello che deve fare in campo. Se è stato difficile avvicinarlo alla cucina mediterranea? A lui piacciono le barbabietole. Mi ricordo che le prime volte ero un po' spaventato su cosa proporgli, ma ha apertura mentale, apprezza, si fida... Qualsiasi cosa gli propongo è ben accetta perché sa che gli sto dando qualcosa che a lui può far bene e soprattutto che a lui può piacere. Ogni tanto eccediamo, ma è sempre super ligio al lavoro. I risultati parlano. Vuole mangiare presto. abbiamo gli orari inglesi. Per me ogni tanto era un po' un break, gli dicevo che facevo l'aperitivo perché per me non era tanto il caso. Non può non integrarsi una persona del genere. Ho la fortuna di vivere un piccolo sogno, una persona così difficilmente si trova, è impossibile non andare d'accordo con uno come lui. Se sono pronto per il menù scudetto? Assolutamente, qualunque richiesta mi venga fatta, faccio tutto. Magari un qualcosa con il tricolore: basilico, pomodoro, mozzarella, le cose nostre".
di Napoli Magazine
28/04/2025 - 18:15
Mario Sorrentino, chef personale di Scott McTominay, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport: "Provo a fare il mio lavoro in maniera seria. Ho avuto la fortuna di incontrare un professionista come pochi ce ne sono, questo assolutamente. Cosa mangerà stasera? Sicuramente qualcosa con il pomodoro perché sappiamo quanto ami i pomodori della nostra terra. Come l'ho conosciuto? Ho avuto la fortuna di incontrarlo grazie a un mio amico Antonio, che sapeva delle mie precedenti esperienze con altri calciatori. Ripeto, non ho mai incontrato un professionista così. A volte qualche battuta sul calcio la facciamo, ma è sempre molto attento a quello che deve fare in campo. Se è stato difficile avvicinarlo alla cucina mediterranea? A lui piacciono le barbabietole. Mi ricordo che le prime volte ero un po' spaventato su cosa proporgli, ma ha apertura mentale, apprezza, si fida... Qualsiasi cosa gli propongo è ben accetta perché sa che gli sto dando qualcosa che a lui può far bene e soprattutto che a lui può piacere. Ogni tanto eccediamo, ma è sempre super ligio al lavoro. I risultati parlano. Vuole mangiare presto. abbiamo gli orari inglesi. Per me ogni tanto era un po' un break, gli dicevo che facevo l'aperitivo perché per me non era tanto il caso. Non può non integrarsi una persona del genere. Ho la fortuna di vivere un piccolo sogno, una persona così difficilmente si trova, è impossibile non andare d'accordo con uno come lui. Se sono pronto per il menù scudetto? Assolutamente, qualunque richiesta mi venga fatta, faccio tutto. Magari un qualcosa con il tricolore: basilico, pomodoro, mozzarella, le cose nostre".