MEDIASET - Italia, contro la Norvegia 3-5-2 e dieci nomi nuovi rispetto alla Moldavia
di Napoli Magazine
Nemmeno il più inguaribile degli ottimisti o il più folle dei tifosi della Nazionale (che comunque di solito si scoprono tali solo quando ci sono competizioni di alto livello, con l'inevitabile corollario di maxischermi, grigliate e birra a fiumi) può sperare ancora nella qualificazione diretta al prossimo Mondiale. Battere la Norvegia con 9 gol di scarto non trova spazio neanche nei sogni mostruosamente proibiti di chi ha veramente a cuore la maglia azzurra. Uno di loro è un c.t. che ha ereditato una situazione già compromessa dopo la prima partita del girone. Persa quella, qualificazione irrimediabilmente in salita. Diventa francamente inevitabile, oltre che inutile, domandarsi il perché Capo Verde, Curaçao, Uzbekistan e Suriname andranno al nuovo Mondiale formato maxi e a una Nazionale che ha vinto 4 volte il titolo basti perdere la prima partita della fase a gruppi per rischiare di restare ancora fuori dalla competizione più importante. Se dovesse accadere per la terza volta di fila, quando sui giornali si inizierà a dire che i bambini non sono più abituati a giocare per strada e negli oratori, magari un pensierino a Ceferin, e al modo in cui ha accettato senza colpo ferire le modalità di qualificazioni delle selezioni europee da parte della Fifa, bisognerà pur rivolgerlo...
In ogni caso Gattuso vuole finire in bellezza questa fase battendo la capolista, ottenendo così la bellezza della sesta vittoria in altrettante partite da quando siede sulla panchina azzurra. Per farlo rivoluzionerà la squadra che ha vinto solo nel finale in Moldova. Innanzitutto si adeguerà al campionato schierando una difesa a tre, davanti al rientrante Donnarumma. Ci saranno Di Lorenzo sul centrodestra e Bastoni sul centrosinistra visto che Calafiori accusa ancora problemi all'anca e andrà in tribuna, così come Tonali. In mezzo giocherà Mancini, nessun dubbio tra centrocampo e attacco, con Politano e Dimarco larghi e Locatelli, Barella e Frattesi in mezzo, dietro alla coppia Retegui-Esposito. In pratica cambiano dieci undicesimi della formazione di Chisinau. Il turnover, insomma, diventa una necessità non soltanto nelle squadre di club.
Fonte: Sport Mediaset