Il cantiere è aperto. Ma se dentro ci lavora questo Khvicha Kvaratskhelia lo stato di avanzamento del progetto è supersonico. Il georgiano ha cambiato partner: via Osimhen, c'è Lukaku, ma ha rimesso la marcia di due anni fa quando in tanti si interrogavano, ignari e in difficoltà sulla pronuncia, su come potesse l'uomo arrivato per 10 milioni di euro dalla Dinamo Batumi sostituire Lorenzo Insigne nel cuore e nelle ambizioni del Napoli. Questo Kvara incide come quello che all'epoca ha pesantemente contribuito a riportare lo scudetto sotto il Vesuvio. Oggi come allora, il 77 che ha fatto innamorare Napoli ha segnato 5 gol nelle prime 10 giornate di Serie A, nel 2022-23 lo aveva fatto addirittura in 8, offrendo tre assist in più nonostante le fatiche del doppio impegno Champions-campionato.
Anche due anni fa, per i fedelissimi della cabala, il Napoli era partito da Verona. Ma col botto vincendo 5-2 e trascinato da un enorme Khvicha. Quest'anno di nuovo Verona, falsa partenza, ma poi lo stesso Kvaratskhelia. La classe e gli strappi, come quello di San Siro, che fanno impazzire di gioia i suoi tifosi, un po' meno i dirimpettai.
Per Kvara è un ritorno al top dopo una stagione in cui con Politano è stato uno dei pochi a salvarsi lungo una via crucis da decimo posto, tre allenatori e mille problemi. Sentiero tortuoso sulla strada di un campione ripartito a razzo agli Europei ai quali ha spinto per la prima volta la Georgia regalandole pure una storica vittoria, con tanto di gol, contro il Portogallo di Ronaldo.
Lo specchio riflesso a ricordare che Kvara è uno dei più forti del Reame. Tant'è che i più ricchi in estate lo corteggiano: ingaggio in doppia cifra, dal Psg sirene fortissime, non quanto lo scudo di Adl. Khvicha non si tocca. E a vedere i risultati, in attesa di districarsi sul nodo del rinnovo, l'affare l'ha fatto il Napoli.
di Napoli Magazine
01/11/2024 - 14:19
Il cantiere è aperto. Ma se dentro ci lavora questo Khvicha Kvaratskhelia lo stato di avanzamento del progetto è supersonico. Il georgiano ha cambiato partner: via Osimhen, c'è Lukaku, ma ha rimesso la marcia di due anni fa quando in tanti si interrogavano, ignari e in difficoltà sulla pronuncia, su come potesse l'uomo arrivato per 10 milioni di euro dalla Dinamo Batumi sostituire Lorenzo Insigne nel cuore e nelle ambizioni del Napoli. Questo Kvara incide come quello che all'epoca ha pesantemente contribuito a riportare lo scudetto sotto il Vesuvio. Oggi come allora, il 77 che ha fatto innamorare Napoli ha segnato 5 gol nelle prime 10 giornate di Serie A, nel 2022-23 lo aveva fatto addirittura in 8, offrendo tre assist in più nonostante le fatiche del doppio impegno Champions-campionato.
Anche due anni fa, per i fedelissimi della cabala, il Napoli era partito da Verona. Ma col botto vincendo 5-2 e trascinato da un enorme Khvicha. Quest'anno di nuovo Verona, falsa partenza, ma poi lo stesso Kvaratskhelia. La classe e gli strappi, come quello di San Siro, che fanno impazzire di gioia i suoi tifosi, un po' meno i dirimpettai.
Per Kvara è un ritorno al top dopo una stagione in cui con Politano è stato uno dei pochi a salvarsi lungo una via crucis da decimo posto, tre allenatori e mille problemi. Sentiero tortuoso sulla strada di un campione ripartito a razzo agli Europei ai quali ha spinto per la prima volta la Georgia regalandole pure una storica vittoria, con tanto di gol, contro il Portogallo di Ronaldo.
Lo specchio riflesso a ricordare che Kvara è uno dei più forti del Reame. Tant'è che i più ricchi in estate lo corteggiano: ingaggio in doppia cifra, dal Psg sirene fortissime, non quanto lo scudo di Adl. Khvicha non si tocca. E a vedere i risultati, in attesa di districarsi sul nodo del rinnovo, l'affare l'ha fatto il Napoli.