Dopo quasi cinque mesi dall'inizio della stagione e con il giro di boa alle porte, ecco il bilancio degli acquisti estivi delle big. Tra qualche colpo che si è confermato tale e parecchie delusioni.
NAPOLI
Marianucci ingiudicabile: una sola presenza senza gol né assist, decisamente troppo poco per valutarlo. Lo sta cercando il Torino per gennaio, non si può affatto escludere che il suo futuro sia lontano da Napoli
De Bruyne 6,5: arrivato come l'acquisto più importante del mercato estivo, ha avuto un avvio scintillante fino al leggero calo e all'infortunio del 25 ottobre contro l'Inter che lo ha costretto ai box fino a oggi. Tra campionato e Champions ha messo insieme 11 partite con 4 gol e 2 assist, alternando ottime prove a prestazioni al di sotto della sua, enorme, fama. Il neo più evidente? La scarsa compatibilità tattica con McTominay, uno degli uomini scudetto di Conte. C'è chi sostiene che il Napoli giochi meglio senza di lui, ma è un giudizio poco confortato dai numeri
Lucca 4,5: sicuramente per il rapporto investimento/prestazioni una delle più grandi delusioni del mercato del Napoli. L'ex Udinese ha messo insieme 18 presenze in tutte le competizioni con un solo gol. Dire che abbia deluso è un eufemismo tanto che, con il ritorno di Lukaku, la sua partenza a gennaio è quasi scontata. Ha mercato, e questo è un bene, sia in Italia che all'estero
Beukema 5,5: con Rrahmani e Buongiono era destinato a un ruolo di secondo piano. Le assenze dell'uno e dell'altro lo hanno invece spesso catapultato in campo con risultati alterni. A volte molto bene, altre meno sul pezzo. Per lui 15 presenze e un gol: non promosso, ma nemmeno bocciato del tutto.
Lang 5: ci si aspettava molto, perché le sue qualità sono indubbie. Invece Lang si sta facendo vedere solamente ora, complici le molteplici assenze nel centrocampo di Conte che hanno allargato la sua possibilità di trovare spazi. Fin qui 20 presenze ma per un totale di appena 709 minuti e un gol contro l'Atalanta. La prima parte della stagione è stata pessima, ora sembra in leggera crescita
Milinkovic-Savic 7: è arrivato per giocarsi una maglia da titolare con Meret che, per via dell'infortunio del compagno, è diventata sua già a inizio ottobre. Venti presenze, 21 gol subiti, un paio di rigori parati (Camarda e Morata) e addirittura un gol su rigore nella serie contro il Cagliari in Coppa Italia con un tiro a 130 km/h. Un paio di errori da matita rossa, ma in generale una grande affidabilità
Gutierrez 6: ha giocato poco, 13 presenze per 538 minuti totali, ma in generale non ha sfigurato. Non è forse pronto all'uso, ma è un giocatore che potrebbe far comodo in futuro. Zero gol e zero assist, ma non ci si poteva attendere di più
Elmas 6: il paradosso, per uno come lui, è lo zero alla voce gol e assist, suo pane quotidiano in passato. In realtà è il jolly di centrocampo che fa tanto comodo ad Antonio Conte e che il tecnico leccese ha utilizzato proprio ovunque. Venti presenze di grande concretezza cui andrebbe aggiunta la qualità che ha
Hojlund 7: non troppo continuo ma certamente positivo. Gira a fasi alterne, ma in questo su e giù ha messo insieme sette gol e tre assist in 19 partite. Importantissima la doppietta al Milan in Supercoppa, perché ha contribuito in maniera decisiva al primo trofeo stagionale. Prestazioni in ogni caso in crescita: sarà per il periodo di ambientamento assorbito o per l'ombra di Lukaku su di lui. A proposito, ma non potranno mai giocare assieme?
INTER
Bonny 7,5: decisamente oltre ogni più rosea aspettativa. A Parma aveva fatto bene all'inizio ma le sue prestazioni erano andate via via calando. All'Inter ha dimostrato di avere qualità importanti. Venti presenze, ma soprattutto grande presenza in campo, fisica e anche tecnica, come prima alternativa alla Thu-La. Cinque gol e 6 assist sono un ottimo antipasto per una stagione che sarà molto lunga e in cui lui servirà tantissimo. Unico, grande, neo il rigore sbagliato in Supercoppa contro Bologna
Sucic 6,5: prima molto bene, poi così così, ora di nuovo bene. Ha margine di crescita, ma anche personalità, e si vede: 22 partite, 1 gol e 2 assist e, in linea di massima, una discreta linea prestazionale. Il futuro è certamente suo
Luis Henrique 4,5: 15 partite e un assist in 690 minuti, decisamente troppo poco per un giocatore che avrebbe dovuto giocarsi il posto da titolare con Dumfries o, quanto meno, rappresentare un'alternativa credibile all'olandese. Pochissime, discrete, prestazioni in una lunga serie di apparizioni piuttosto anonime. In crescita nelle ultime uscite: magari avrà modo di riscattarsi
Pio Esposito 7,5: altra gran bella notizia per il futuro dell'Inter e per Chivu. Giocatore prontissimo nonostante l'età, aiutato da un grande fisico ma anche da una buona intelligenza tattica e da una dose significativa di umiltà. Sa mettersi al servizio della squadra e lo ha fatto subito con numeri importanti: 19 partite, 3 gol e 3 assist e la meritata convocazione, con gol, in Nazionale. Su di lui c'è da scommetterci
Diouf 4: acquistato e presentato come un'iradiddio, è sparito immediatamente dopo la prima apparizione in campionato. Da lì solo 8 partite, un gol al Venezia in Coppa Italia e la miseria di 174' in campo. Doveva essere il box-to-box perfetto per Chivu, ha finito per essere trasformato in un esterno a tutta fascia, ruolo che, peraltro, gli si cuce discretamente addosso. Per ora, chiaramente bocciato. Domani, chissà
Akanji 7: strappato al Milan, ha portato quello che ci si aspettava. Esperienza, acume tattico, attenzione in marcatura e capacità di impostazione: 19 partite senza gol e assist, tre gialli, ma in ogni caso presenza preziosa nello scacchiere interista.
MILAN
Ricci 6: acquistato con grande anticipo nei primissimi giorni del mercato, avrebbe dovuto essere il regista attorno al quale costruire il nuovo Milan di Allegri. Poi è arrivato Modric e tutto è cambiato. Nonostante l'insostituibile croato, ha messo insieme 15 partite impreziosite da un gol all'Atalanta e da due assist. Meglio nelle ultime settimane rispetto a inizio anno e meglio come mezzala piuttosto che al centro della mediana. Accanto a Modric può imparare molto e crescere molto se avrà l'umiltà di osservarlo e seguirlo
Terracciano 6: preso come secondo di Maignan, è stato impiegato solo due volte (contro Bologna e Udinese, nella prima occasione da subentrato) ma in entrambe le presenze non ha subito gol. Portiere affidabile, il perfetto normal-one che serve quando manca il titolare
Modric 8: Diciotto presenze, un gol al Bologna e due assist non raccontano a sufficienza il suo impatto sul nostro campionato. Alla tenera età di 40 anni, non salta una partita ed è, senza ombra di dubbio, il miglior acquisto della nostra Serie A. In campo c'è solo da osservarlo, per la capacità di leggere prima il gioco e di dettarne i tempi. In leggero calo, e ci mancherebbe, in questo dicembre, ma comunque ampiamente sopra la media dei calciatori del nostro campionato
Estupinan 5: doveva fare il Theo Hernandez, o almeno provare a non farlo rimpiangere, e ha invece finito per lasciare spazio alla crescita, importante, di Bartesaghi. Undici presenze con un solo assist, il cartellino rosso contro il Napoli e in generale prestazioni mai del tutto convincenti nonostante un ottimo piede. Bocciato, ma con riserva
Jashari ingiudicabile: causa infortunio, solo 4 presenze che non bastano per valutarlo anche se in Coppa Italia contro la Lazio, nonostante la sconfitta, non era dispiaciuto da play al posto di Modric. Può crescere ed essere utile, ma va chiaramente rivisto
Athekame 6: tutto sommato perfino al di sopra delle aspettative. Non ruba l'occhio, non eccelle in nulla, ma non è nemmeno da buttare e qualche occasione da subentrato l'ha avuta e l'avrà. Nel frattempo 10 presenze con un gol, importantissimo, al Pisa
De Winter 4,5: non certamente aiutato nemmeno da Allegri, ma fin qui decisamente negativo. Undici presenze in cui non ha mai mostrato la sicurezza che gli si riconosceva a Genova (dov'era un 6 che camminava ed era altamente affidabile) e in cui, al contrario, è andato spesso in difficoltà forse più psicologica che tecnica. Malissimo contro Hojlund nella semifinale di Supercoppa, non è detto che non venga inserito in qualche operazione di mercato a gennaio
Nkunku 4: nonostante i lievi segnali di vita delle ultime uscite, sicuramente uno dei peggiori acquisti del mercato estivo dell'intera Serie A. Quattordici presenze, un gol in Coppa Italia contro il Lecce e due assist (l'ultimo a Bartesaghi contro il Sassuolo). Troppo poco per un giocatore strapagato e da cui ci si attendeva moltissimo. Anche lui, come De Winter, potrebbe partire a gennaio
Rabiot 7: Undici presenze con un gol stupendo al Torino e un assist, ma non è certamente tutto qui. Allegri lo voleva a tutti i costi e ne aveva motivo: ha aggiustato, con Modric, il centrocampo del Milan, portando tecnica, esperienza, peso e centimetri. Può ancora crescere e deve diventare più incisivo in zona gol, ma la sua presenza in campo è in ogni caso decisiva e imprescindibile
Odogu ingiudicabile: solo 11 minuti in Coppa Italia contro il Lecce per un ragazzino di cui si parlava un gran bene. Evidentemente non ancora pronto per il nostro campionato
JUVENTUS
Kostic 5,5: resuscitato da Tudor aveva cominciato la stagione anche benino prima di un deciso calo: 12 presenze, due gol (Cremonese e Fiorentina) e un assist per un bilancio che al momento non si salva
David 4,5: prima titolarissimo, poi in alternativa a Vlahovic, poi riserva. Che David non abbia fin qui convinto nelle sue 22 presenze con tre soli gol e un assist è chiaro, che la Juve non lo abbia troppo aiutato è però altrettanto evidente. La mancanza di continuità ha sicuramente pesato, come pesa in qualche modo anche la sua collocazione in campo condita da un mezzo equivoco tattico. Poteva e doveva dare molto di più, il voto è quindi molto basso
Joao Mario 4: anche per lui voto molto negativo. Undici presenze e un assist dopo un avvio di stagione da titolare seguito da molte panchine. Piuttosto che far giocare lui a destra, Spalletti adatta Kalulu al ruolo di esterno a tutta fascia. Signor giudice, non ho altro da aggiungere
Zhegrova ingiudicabile: pochissimi guizzi nelle pochissime presenze (10) e nei pochissimi minuti in campo (174'). Si è intravisto qualcosa, ma l'infortunio che lo frena da un anno abbondante continua a non lasciarlo in pace e a condizionarne le prestazioni. Da rivedere quando sarà effettivamente in grado di giocare
Openda 5,5: la quasi sufficienza dipendel solamente dalla crescita, piuttosto evidente, nelle ultime prestazioni, perché il giudizio complessivo sarebbe altrimenti molto negativo. Diciotto presenze con due gol, l'ultimo alla Roma nello scontro diretto dell'ultimo turno di campionato. Partita fondamentale, quindi tant'è
ROMA
El Aynaoui 5,5: dopo l'ottimo pre-campionato non è riuscito a trovare continuità di prestazioni anche perché sacrificato dalle scelte di Gasperini: 18 presenze, un gol e un assist per un avvio di stagione non completamente soddisfacente
Ferguson 4: il rapporto con Gasperini, che lo venderebbe domani, è ai minimi termini, ma lui ci ha sicuramente messo del suo più in allenamento, dove il tecnico lo ha spesso definito poco sul pezzo, che in campo dove, in ogni caso, ha raccimolato la miseria di tre gol e un assist in 17 presenze. Tutti nelle ultime gare che, in linea di massima, ne certificherebbero una crescita. Difficile però che basti per farlo restare a Roma
Wesley 7: perfetto quinto di Gasperini: 18 presenze con tre gol e, in generale, prestazioni spesso di ottimo livello. Tra l'altro, in netta crescita. Acquisto prezioso
Ghilardi ingiudicabile: a Gasperini non dispiace ed è un giocatore su cui il tecnico in linea di massima avrebbe anche intenzione di puntare per il futuro, ma fin qui ha messo assieme solo 4 presenze per un totale di 113'
Bailey 5: altro grande cruccio del tecnico ex Atalanta che su di lui contava moltissimo. Dieci presenze con un assist, qualche infortunio e una testa rivedibile
Tsimikas 5: ha giocato pochissimo e mai dando l'impressione di poter essere davvero un'alternativa valida ai titolari. Undici presenze e un assist in Europa League contro il Nizza sono un biglietto da visita che per ora non basta
di Napoli Magazine
26/12/2025 - 13:50
Dopo quasi cinque mesi dall'inizio della stagione e con il giro di boa alle porte, ecco il bilancio degli acquisti estivi delle big. Tra qualche colpo che si è confermato tale e parecchie delusioni.
NAPOLI
Marianucci ingiudicabile: una sola presenza senza gol né assist, decisamente troppo poco per valutarlo. Lo sta cercando il Torino per gennaio, non si può affatto escludere che il suo futuro sia lontano da Napoli
De Bruyne 6,5: arrivato come l'acquisto più importante del mercato estivo, ha avuto un avvio scintillante fino al leggero calo e all'infortunio del 25 ottobre contro l'Inter che lo ha costretto ai box fino a oggi. Tra campionato e Champions ha messo insieme 11 partite con 4 gol e 2 assist, alternando ottime prove a prestazioni al di sotto della sua, enorme, fama. Il neo più evidente? La scarsa compatibilità tattica con McTominay, uno degli uomini scudetto di Conte. C'è chi sostiene che il Napoli giochi meglio senza di lui, ma è un giudizio poco confortato dai numeri
Lucca 4,5: sicuramente per il rapporto investimento/prestazioni una delle più grandi delusioni del mercato del Napoli. L'ex Udinese ha messo insieme 18 presenze in tutte le competizioni con un solo gol. Dire che abbia deluso è un eufemismo tanto che, con il ritorno di Lukaku, la sua partenza a gennaio è quasi scontata. Ha mercato, e questo è un bene, sia in Italia che all'estero
Beukema 5,5: con Rrahmani e Buongiono era destinato a un ruolo di secondo piano. Le assenze dell'uno e dell'altro lo hanno invece spesso catapultato in campo con risultati alterni. A volte molto bene, altre meno sul pezzo. Per lui 15 presenze e un gol: non promosso, ma nemmeno bocciato del tutto.
Lang 5: ci si aspettava molto, perché le sue qualità sono indubbie. Invece Lang si sta facendo vedere solamente ora, complici le molteplici assenze nel centrocampo di Conte che hanno allargato la sua possibilità di trovare spazi. Fin qui 20 presenze ma per un totale di appena 709 minuti e un gol contro l'Atalanta. La prima parte della stagione è stata pessima, ora sembra in leggera crescita
Milinkovic-Savic 7: è arrivato per giocarsi una maglia da titolare con Meret che, per via dell'infortunio del compagno, è diventata sua già a inizio ottobre. Venti presenze, 21 gol subiti, un paio di rigori parati (Camarda e Morata) e addirittura un gol su rigore nella serie contro il Cagliari in Coppa Italia con un tiro a 130 km/h. Un paio di errori da matita rossa, ma in generale una grande affidabilità
Gutierrez 6: ha giocato poco, 13 presenze per 538 minuti totali, ma in generale non ha sfigurato. Non è forse pronto all'uso, ma è un giocatore che potrebbe far comodo in futuro. Zero gol e zero assist, ma non ci si poteva attendere di più
Elmas 6: il paradosso, per uno come lui, è lo zero alla voce gol e assist, suo pane quotidiano in passato. In realtà è il jolly di centrocampo che fa tanto comodo ad Antonio Conte e che il tecnico leccese ha utilizzato proprio ovunque. Venti presenze di grande concretezza cui andrebbe aggiunta la qualità che ha
Hojlund 7: non troppo continuo ma certamente positivo. Gira a fasi alterne, ma in questo su e giù ha messo insieme sette gol e tre assist in 19 partite. Importantissima la doppietta al Milan in Supercoppa, perché ha contribuito in maniera decisiva al primo trofeo stagionale. Prestazioni in ogni caso in crescita: sarà per il periodo di ambientamento assorbito o per l'ombra di Lukaku su di lui. A proposito, ma non potranno mai giocare assieme?
INTER
Bonny 7,5: decisamente oltre ogni più rosea aspettativa. A Parma aveva fatto bene all'inizio ma le sue prestazioni erano andate via via calando. All'Inter ha dimostrato di avere qualità importanti. Venti presenze, ma soprattutto grande presenza in campo, fisica e anche tecnica, come prima alternativa alla Thu-La. Cinque gol e 6 assist sono un ottimo antipasto per una stagione che sarà molto lunga e in cui lui servirà tantissimo. Unico, grande, neo il rigore sbagliato in Supercoppa contro Bologna
Sucic 6,5: prima molto bene, poi così così, ora di nuovo bene. Ha margine di crescita, ma anche personalità, e si vede: 22 partite, 1 gol e 2 assist e, in linea di massima, una discreta linea prestazionale. Il futuro è certamente suo
Luis Henrique 4,5: 15 partite e un assist in 690 minuti, decisamente troppo poco per un giocatore che avrebbe dovuto giocarsi il posto da titolare con Dumfries o, quanto meno, rappresentare un'alternativa credibile all'olandese. Pochissime, discrete, prestazioni in una lunga serie di apparizioni piuttosto anonime. In crescita nelle ultime uscite: magari avrà modo di riscattarsi
Pio Esposito 7,5: altra gran bella notizia per il futuro dell'Inter e per Chivu. Giocatore prontissimo nonostante l'età, aiutato da un grande fisico ma anche da una buona intelligenza tattica e da una dose significativa di umiltà. Sa mettersi al servizio della squadra e lo ha fatto subito con numeri importanti: 19 partite, 3 gol e 3 assist e la meritata convocazione, con gol, in Nazionale. Su di lui c'è da scommetterci
Diouf 4: acquistato e presentato come un'iradiddio, è sparito immediatamente dopo la prima apparizione in campionato. Da lì solo 8 partite, un gol al Venezia in Coppa Italia e la miseria di 174' in campo. Doveva essere il box-to-box perfetto per Chivu, ha finito per essere trasformato in un esterno a tutta fascia, ruolo che, peraltro, gli si cuce discretamente addosso. Per ora, chiaramente bocciato. Domani, chissà
Akanji 7: strappato al Milan, ha portato quello che ci si aspettava. Esperienza, acume tattico, attenzione in marcatura e capacità di impostazione: 19 partite senza gol e assist, tre gialli, ma in ogni caso presenza preziosa nello scacchiere interista.
MILAN
Ricci 6: acquistato con grande anticipo nei primissimi giorni del mercato, avrebbe dovuto essere il regista attorno al quale costruire il nuovo Milan di Allegri. Poi è arrivato Modric e tutto è cambiato. Nonostante l'insostituibile croato, ha messo insieme 15 partite impreziosite da un gol all'Atalanta e da due assist. Meglio nelle ultime settimane rispetto a inizio anno e meglio come mezzala piuttosto che al centro della mediana. Accanto a Modric può imparare molto e crescere molto se avrà l'umiltà di osservarlo e seguirlo
Terracciano 6: preso come secondo di Maignan, è stato impiegato solo due volte (contro Bologna e Udinese, nella prima occasione da subentrato) ma in entrambe le presenze non ha subito gol. Portiere affidabile, il perfetto normal-one che serve quando manca il titolare
Modric 8: Diciotto presenze, un gol al Bologna e due assist non raccontano a sufficienza il suo impatto sul nostro campionato. Alla tenera età di 40 anni, non salta una partita ed è, senza ombra di dubbio, il miglior acquisto della nostra Serie A. In campo c'è solo da osservarlo, per la capacità di leggere prima il gioco e di dettarne i tempi. In leggero calo, e ci mancherebbe, in questo dicembre, ma comunque ampiamente sopra la media dei calciatori del nostro campionato
Estupinan 5: doveva fare il Theo Hernandez, o almeno provare a non farlo rimpiangere, e ha invece finito per lasciare spazio alla crescita, importante, di Bartesaghi. Undici presenze con un solo assist, il cartellino rosso contro il Napoli e in generale prestazioni mai del tutto convincenti nonostante un ottimo piede. Bocciato, ma con riserva
Jashari ingiudicabile: causa infortunio, solo 4 presenze che non bastano per valutarlo anche se in Coppa Italia contro la Lazio, nonostante la sconfitta, non era dispiaciuto da play al posto di Modric. Può crescere ed essere utile, ma va chiaramente rivisto
Athekame 6: tutto sommato perfino al di sopra delle aspettative. Non ruba l'occhio, non eccelle in nulla, ma non è nemmeno da buttare e qualche occasione da subentrato l'ha avuta e l'avrà. Nel frattempo 10 presenze con un gol, importantissimo, al Pisa
De Winter 4,5: non certamente aiutato nemmeno da Allegri, ma fin qui decisamente negativo. Undici presenze in cui non ha mai mostrato la sicurezza che gli si riconosceva a Genova (dov'era un 6 che camminava ed era altamente affidabile) e in cui, al contrario, è andato spesso in difficoltà forse più psicologica che tecnica. Malissimo contro Hojlund nella semifinale di Supercoppa, non è detto che non venga inserito in qualche operazione di mercato a gennaio
Nkunku 4: nonostante i lievi segnali di vita delle ultime uscite, sicuramente uno dei peggiori acquisti del mercato estivo dell'intera Serie A. Quattordici presenze, un gol in Coppa Italia contro il Lecce e due assist (l'ultimo a Bartesaghi contro il Sassuolo). Troppo poco per un giocatore strapagato e da cui ci si attendeva moltissimo. Anche lui, come De Winter, potrebbe partire a gennaio
Rabiot 7: Undici presenze con un gol stupendo al Torino e un assist, ma non è certamente tutto qui. Allegri lo voleva a tutti i costi e ne aveva motivo: ha aggiustato, con Modric, il centrocampo del Milan, portando tecnica, esperienza, peso e centimetri. Può ancora crescere e deve diventare più incisivo in zona gol, ma la sua presenza in campo è in ogni caso decisiva e imprescindibile
Odogu ingiudicabile: solo 11 minuti in Coppa Italia contro il Lecce per un ragazzino di cui si parlava un gran bene. Evidentemente non ancora pronto per il nostro campionato
JUVENTUS
Kostic 5,5: resuscitato da Tudor aveva cominciato la stagione anche benino prima di un deciso calo: 12 presenze, due gol (Cremonese e Fiorentina) e un assist per un bilancio che al momento non si salva
David 4,5: prima titolarissimo, poi in alternativa a Vlahovic, poi riserva. Che David non abbia fin qui convinto nelle sue 22 presenze con tre soli gol e un assist è chiaro, che la Juve non lo abbia troppo aiutato è però altrettanto evidente. La mancanza di continuità ha sicuramente pesato, come pesa in qualche modo anche la sua collocazione in campo condita da un mezzo equivoco tattico. Poteva e doveva dare molto di più, il voto è quindi molto basso
Joao Mario 4: anche per lui voto molto negativo. Undici presenze e un assist dopo un avvio di stagione da titolare seguito da molte panchine. Piuttosto che far giocare lui a destra, Spalletti adatta Kalulu al ruolo di esterno a tutta fascia. Signor giudice, non ho altro da aggiungere
Zhegrova ingiudicabile: pochissimi guizzi nelle pochissime presenze (10) e nei pochissimi minuti in campo (174'). Si è intravisto qualcosa, ma l'infortunio che lo frena da un anno abbondante continua a non lasciarlo in pace e a condizionarne le prestazioni. Da rivedere quando sarà effettivamente in grado di giocare
Openda 5,5: la quasi sufficienza dipendel solamente dalla crescita, piuttosto evidente, nelle ultime prestazioni, perché il giudizio complessivo sarebbe altrimenti molto negativo. Diciotto presenze con due gol, l'ultimo alla Roma nello scontro diretto dell'ultimo turno di campionato. Partita fondamentale, quindi tant'è
ROMA
El Aynaoui 5,5: dopo l'ottimo pre-campionato non è riuscito a trovare continuità di prestazioni anche perché sacrificato dalle scelte di Gasperini: 18 presenze, un gol e un assist per un avvio di stagione non completamente soddisfacente
Ferguson 4: il rapporto con Gasperini, che lo venderebbe domani, è ai minimi termini, ma lui ci ha sicuramente messo del suo più in allenamento, dove il tecnico lo ha spesso definito poco sul pezzo, che in campo dove, in ogni caso, ha raccimolato la miseria di tre gol e un assist in 17 presenze. Tutti nelle ultime gare che, in linea di massima, ne certificherebbero una crescita. Difficile però che basti per farlo restare a Roma
Wesley 7: perfetto quinto di Gasperini: 18 presenze con tre gol e, in generale, prestazioni spesso di ottimo livello. Tra l'altro, in netta crescita. Acquisto prezioso
Ghilardi ingiudicabile: a Gasperini non dispiace ed è un giocatore su cui il tecnico in linea di massima avrebbe anche intenzione di puntare per il futuro, ma fin qui ha messo assieme solo 4 presenze per un totale di 113'
Bailey 5: altro grande cruccio del tecnico ex Atalanta che su di lui contava moltissimo. Dieci presenze con un assist, qualche infortunio e una testa rivedibile
Tsimikas 5: ha giocato pochissimo e mai dando l'impressione di poter essere davvero un'alternativa valida ai titolari. Undici presenze e un assist in Europa League contro il Nizza sono un biglietto da visita che per ora non basta