Il Napoli torna da Monza con qualche interrogativo, ma anche e soprattutto con 3 punti che possono pesare come macigni nella rincorsa al sogno scudetto. I ragazzi di Conte non hanno approcciato al meglio il match dell'U-Power Stadium, sono sembrati poco convinti dei loro mezzi e non sono riusciti a mettere in campo l'intensità e la foga agonistica che si era vista in altre occasioni (e che ci si poteva attendere considerando l'importanza della sfida). Nel primo tempo hanno creato poco e rischiato parecchio, contro una squadra che sembrava tutto tranne che rassegnata alla retrocessione. Questi sono certamente aspetti da prendere in considerazione e analizzare, perché possono essere il campanello d'allarme di una pressione che comincia a montare, quando mancano 5 giornate alla fine del campionato. Poi però è arrivata la risposta del secondo tempo, dettata anche dal passaggio a una sorta di 4-2-4 con la doppia punta Raspadori-Lukaku, che ha dato nuova vitalità all'attacco, tolto punti di riferimento a una difesa monzese fin lì solidissima e posto le basi per la vittoria. La firma ce l'ha messa il solito McTominay, che per la sesta volta in campionato ha sbloccato uno 0-0 (di gran lunga il miglior centrocampista del campionato in questa particolare statistica) confermandosi imprescindibile per i successi partenopei. Insomma, pur con qualche sofferenza il Napoli è riuscito a portare a casa una vittoria sporca, sudata, di quelle che alla lunga possono fare la differenza, anche considerando che l'Inter a Monza aveva frenato (1-1 a metà settembre). La squadra di Conte, per dirla con le sue parole, continuerà a "dare fastidio" ai nerazzurri fino alla fine e su questo non ci piove, ma le potenzialità per spingersi anche oltre ci sono. Ora gli occhi di tutta Napoli sono puntati su Bologna, dove la squadra di Inzaghi sarà chiamata a rispondere per mantenere invariato il distacco. Il bello arriva ora.