"Segnatevi il suo nome". A dirlo è stato l'account ufficiale della UEFA, perché Kostantinos Karetsas è già una stella di prima grandezza nel firmamento greco. Fra un po' lo sarà anche in quello europeo. Perché dopo avere vinto 0-3 ad Hampden Park, con suo gol, il diciassettenne ha ricevuto una standing ovation anche dai tifosi scozzesi. Ora è nel mirino del Napoli, oltre a diversi altri club di primissimo livello come Manchester United, Liverpool e Newcastle, dopo le tante prestazioni con il Genk. Dopo la partita di Glasgow suo padre ha rilasciato un'intervista a Politica 89.8. "In quel momento siamo stati tutti senza parole, è stato un abbraccio caldo, gli avevo chiesto di renderci orgogliosi e lui ci ha risposto ringraziandoci. Come genitore non c'è niente di meglio di sentire tuo figlio ringraziarti. Ora lui sta vivendo in un mondo differente grazie al calcio". "Sin da quando era bambino giocava con gente più grande e forte, era anche frustrato da questa cosa, ma noi abbiamo semplicemente visto il suo viaggio. Quando gli dicevamo di non essere stressato ci rispondeva perché avrebbe dovuto esserlo, tanto avrebbe segnato un altro gol. Gli ho detto, dopo la Scozia, che quello che era successo era incredibile, ma che il giorno dopo sarebbe tornato a scuola. Il suo sogno è di vincere con il Genk e so che appena smetterà di divertirsi non performerà più. Se un altro club arrivasse? Vedremo. Stiamo vivendo un sogno, ma domani ha scuola".
di Napoli Magazine
27/03/2025 - 10:44
"Segnatevi il suo nome". A dirlo è stato l'account ufficiale della UEFA, perché Kostantinos Karetsas è già una stella di prima grandezza nel firmamento greco. Fra un po' lo sarà anche in quello europeo. Perché dopo avere vinto 0-3 ad Hampden Park, con suo gol, il diciassettenne ha ricevuto una standing ovation anche dai tifosi scozzesi. Ora è nel mirino del Napoli, oltre a diversi altri club di primissimo livello come Manchester United, Liverpool e Newcastle, dopo le tante prestazioni con il Genk. Dopo la partita di Glasgow suo padre ha rilasciato un'intervista a Politica 89.8. "In quel momento siamo stati tutti senza parole, è stato un abbraccio caldo, gli avevo chiesto di renderci orgogliosi e lui ci ha risposto ringraziandoci. Come genitore non c'è niente di meglio di sentire tuo figlio ringraziarti. Ora lui sta vivendo in un mondo differente grazie al calcio". "Sin da quando era bambino giocava con gente più grande e forte, era anche frustrato da questa cosa, ma noi abbiamo semplicemente visto il suo viaggio. Quando gli dicevamo di non essere stressato ci rispondeva perché avrebbe dovuto esserlo, tanto avrebbe segnato un altro gol. Gli ho detto, dopo la Scozia, che quello che era successo era incredibile, ma che il giorno dopo sarebbe tornato a scuola. Il suo sogno è di vincere con il Genk e so che appena smetterà di divertirsi non performerà più. Se un altro club arrivasse? Vedremo. Stiamo vivendo un sogno, ma domani ha scuola".