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MERCATO - Marchetti: "Ibrahimovic ancora non ha deciso, in Italia soluzioni Milan e Napoli"
12.12.2019 10:49 di Napoli Magazine

Scrive il giornalista Luca Marchetti nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Non certo lo stesso clima si respira a Napoli (dove peraltro Gasperini avrebbe potuto allenare, visto che tra un rinnovo di Mazzarri e l'altro era stato vicinissimo agli azzurri). Si è chiusa un'era, quella di Ancelotti. E probabilmente si va verso un finale di stagione dove chiedere ancora il massimo, grazie al lavoro di Gattuso, a un gruppo che probabilmente è all'ultimo atto prima di un profondo rinnovamento. I motivi della separazione fra Ancelotti e De Laurentiis sono molti e sarebbe riduttivo pensare soltanto ai risultati. Ancelotti si è trovato a gestire una situazione già tesa per mancati rinnovi, mancati adeguamenti, malumori sparsi, tutti concentrati sui 8-10 giocatori più importanti della squadra. Per esperienza, peso e qualità. I risultati sono una conseguenza. Potevano essere un rimedio e si sono rivelati invece un grande problema. Sfociato successivamente nella querelle ritiro, in cui tutto poi è deflagrato. Da quel momento in poi il Napoli non ha più vinto, si è arrovellato su sé stesso. Ai malumori di cui sopra si sono aggiunti gli attriti derivati dalle conseguenze dello strappo del no-ritiro. E rimettere a posto la situazione era impossibile senza intervenire in maniera decisa, perché ancora una volta, i risultati non sono arrivati. E non basta il 4-0 e il passaggio del turno. Ancelotti - probabilmente - a freddo non ripeterebbe alcuni passi, come quello di dirsi contrario al ritiro e generare quindi un ulteriore equivoco. Ma non ha mai sentito lo spogliatoio contro di lui. Lo ha ribadito più volte. I giocatori (anche se in questo caso alcune frasi sono quasi d'obbligo) lo hanno ringraziato pubblicamente, ma non hanno potuto aiutarlo sul campo, visto che il blackout è durato troppo a lungo. Ora con Gattuso si cambia registro. Si azzera tutto. Si riparte da capo. E si riparte con una corsa ad handicap, visto che l'obiettivo è la qualificazione in Champions League. Quindi recuperare terreno in campionato e provare ad arrivare il più lontano possibile in Europa. Gattuso ha tutte le qualità per poterlo fare. Sia come gestore dello spogliatoio che come uomo di campo. E' giovane, ma completo. Sa dosare il bastone e carota e l'esperienza al Milan lo ha fortificato molto e fatto crescere ulteriormente. Il mercato potrà dargli una mano, ma probabilmente non è la prima delle sue preoccupazioni. E soprattutto vorrà prima capire da vicino che tipo di squadra ha a disposizione. Per chiudere, prima di entrare nelle grandi operazioni di gennaio, un paio di considerazioni su Ibra. Ancora non ha deciso. In Italia rimangono in piedi le soluzioni Milan e Napoli, appunto. Da nessuna delle due parti si respira ottimismo, come si si avesse paura di rimanere "bruciati". Anche perché le richieste economiche e di durata dello svedese non sono banali".

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MERCATO - Marchetti: "Ibrahimovic ancora non ha deciso, in Italia soluzioni Milan e Napoli"

di Napoli Magazine

12/12/2024 - 10:49

Scrive il giornalista Luca Marchetti nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Non certo lo stesso clima si respira a Napoli (dove peraltro Gasperini avrebbe potuto allenare, visto che tra un rinnovo di Mazzarri e l'altro era stato vicinissimo agli azzurri). Si è chiusa un'era, quella di Ancelotti. E probabilmente si va verso un finale di stagione dove chiedere ancora il massimo, grazie al lavoro di Gattuso, a un gruppo che probabilmente è all'ultimo atto prima di un profondo rinnovamento. I motivi della separazione fra Ancelotti e De Laurentiis sono molti e sarebbe riduttivo pensare soltanto ai risultati. Ancelotti si è trovato a gestire una situazione già tesa per mancati rinnovi, mancati adeguamenti, malumori sparsi, tutti concentrati sui 8-10 giocatori più importanti della squadra. Per esperienza, peso e qualità. I risultati sono una conseguenza. Potevano essere un rimedio e si sono rivelati invece un grande problema. Sfociato successivamente nella querelle ritiro, in cui tutto poi è deflagrato. Da quel momento in poi il Napoli non ha più vinto, si è arrovellato su sé stesso. Ai malumori di cui sopra si sono aggiunti gli attriti derivati dalle conseguenze dello strappo del no-ritiro. E rimettere a posto la situazione era impossibile senza intervenire in maniera decisa, perché ancora una volta, i risultati non sono arrivati. E non basta il 4-0 e il passaggio del turno. Ancelotti - probabilmente - a freddo non ripeterebbe alcuni passi, come quello di dirsi contrario al ritiro e generare quindi un ulteriore equivoco. Ma non ha mai sentito lo spogliatoio contro di lui. Lo ha ribadito più volte. I giocatori (anche se in questo caso alcune frasi sono quasi d'obbligo) lo hanno ringraziato pubblicamente, ma non hanno potuto aiutarlo sul campo, visto che il blackout è durato troppo a lungo. Ora con Gattuso si cambia registro. Si azzera tutto. Si riparte da capo. E si riparte con una corsa ad handicap, visto che l'obiettivo è la qualificazione in Champions League. Quindi recuperare terreno in campionato e provare ad arrivare il più lontano possibile in Europa. Gattuso ha tutte le qualità per poterlo fare. Sia come gestore dello spogliatoio che come uomo di campo. E' giovane, ma completo. Sa dosare il bastone e carota e l'esperienza al Milan lo ha fortificato molto e fatto crescere ulteriormente. Il mercato potrà dargli una mano, ma probabilmente non è la prima delle sue preoccupazioni. E soprattutto vorrà prima capire da vicino che tipo di squadra ha a disposizione. Per chiudere, prima di entrare nelle grandi operazioni di gennaio, un paio di considerazioni su Ibra. Ancora non ha deciso. In Italia rimangono in piedi le soluzioni Milan e Napoli, appunto. Da nessuna delle due parti si respira ottimismo, come si si avesse paura di rimanere "bruciati". Anche perché le richieste economiche e di durata dello svedese non sono banali".