Santiago Gimenez, attaccante del Milan, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera. Eccone alcuni passaggi.
Santiago, innanzi tutto la caviglia: in Nazionale ha preso una brutta botta.
"Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò".
Lei è nato a Buenos Aires, a tre anni ha seguito in Messico suo padre, calciatore come lei, ex Boca. Giocare al Maradona sarà speciale?
"Maradona non è solo degli argentini, è un patrimonio mondiale. Sarà un'emozione pazzesca giocare nello stadio che ha il suo nome".
Non segna da oltre un mese. Questione tattica, mentale, di ambientamento?
"I gol arriveranno. Ne sono sicuro. L'importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite. Se segna Rafa (Leao, ndr) o Christian (Pulisic, ndr) o un altro compagno, è uguale. Con Conceicao stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo".
La serie A non sarà il campionato migliore al mondo, ma per gli attaccanti resta tosto: la tattica, le difese.
"I cambiamenti sono sempre un po' complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c'è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Dios".
di Napoli Magazine
27/03/2025 - 08:22
Santiago Gimenez, attaccante del Milan, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera. Eccone alcuni passaggi.
Santiago, innanzi tutto la caviglia: in Nazionale ha preso una brutta botta.
"Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò".
Lei è nato a Buenos Aires, a tre anni ha seguito in Messico suo padre, calciatore come lei, ex Boca. Giocare al Maradona sarà speciale?
"Maradona non è solo degli argentini, è un patrimonio mondiale. Sarà un'emozione pazzesca giocare nello stadio che ha il suo nome".
Non segna da oltre un mese. Questione tattica, mentale, di ambientamento?
"I gol arriveranno. Ne sono sicuro. L'importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite. Se segna Rafa (Leao, ndr) o Christian (Pulisic, ndr) o un altro compagno, è uguale. Con Conceicao stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo".
La serie A non sarà il campionato migliore al mondo, ma per gli attaccanti resta tosto: la tattica, le difese.
"I cambiamenti sono sempre un po' complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c'è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Dios".