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CONVEGNO CRC SULLA MSC WORLD EUROPA - ADL: "Il calcio italiano va regolamentato, non siamo riusciti a vendere il prodotto all'estero come vuole fare la NFL", De Luca: "Il risultato del Napoli ci ha soddisfatti", Isaia: "De Luca e ADL sono due big della comunicazione"
16.09.2024 15:14 di Napoli Magazine

NAPOLI - A bordo della nave da crociera MSC World Europa, è andato in scena il convegno “Dall’analogico al digitale. Le nuove sfide della comunicazione” che ha visto la presenza, tra i protagonisti, di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, Leonardo Massa, managing director di MSC Italia, e Salvatore Isaia, imprenditore sanitario ed editore di Radio CRC. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli: "Ringrazio Massa per averci ospitato in queste situazioni che mi ricordano un po' Hollywood che cercate di imitare e di saper vendere alla gente, quindi complimenti e grazie per l'invito. Si parla di digitale da tantissimi anni, uno dei miei cavalli di battaglia è l'internazionalizzazione attraverso il web. Doveva essere ciò che abbatteva il provincialismo attraverso un progetto di scambi culturali, ma dopo il Covid mi sembra che siamo tutti andati un po' random senza una razionalizzazione del pensiero che è fondamentale per qualunque tipo di iniziativa. Relativamente al calcio, vedevo che la NFL americana fa 19,7 miliardi di dollari, quindi circa 2 volte e mezzo ciò che l'Inghilterra produce nel calcio. Tra l'altro, la cosa incredibile, è che l'Inghilterra è in rosso di un miliardo nel calcio. Ciò significa che non ci sono delle regole che, invece, la NFL si è data negli Stati Uniti dove c'è libertà di impresa. Lì le regole esistono veramente e si danno fin dall'inizio. Nel basket, ad esempio, non funzionavano determinate situazioni, hanno avuto il coraggio di fermarsi 6 mesi e hanno stabilito nuove regole per poi creare l'attuale NBA che è un progetto funzionale. Noi abbiamo moltissimi problemi che non vengono regolamentati dalla politica, abbiamo anche delle situazioni stantie. Quando io, 6 anni fa, dissi ai miei colleghi "dobbiamo imparare ad autoprodurci quello che ci riguarda", cosa che il Napoli fa da sempre, "ma anche a commercializzare il prodotto che ci riguarda". Quando tu senti dire che la UEFA sta per varare dei bandi relativi al 2027-2030 e 2030-2033, quando noi, in maniera di totale cecità, abbiamo dato alle nostre piattaforme locali, abbiamo dato i nostri diritti fino al 2029, cosa vuol dire? Che quando la UEFA avrà fatto bingo, non ci sarà più possibilità di sovvenzionare al calcio italiano e quelle 6-7 squadre che parteciperanno ai tornei europei, riusciranno a sopravvivere e le altre moriranno in un solo colpo. Bisognerebbe uscire dal contesto nazionale, abbiamo risultati fallimentari di presenze sulle nostre piattaforme e bisognerebbe interrogarsi di questo. Con Napoli-Panionios ebbi un fantastico successo grazie alla pay per view e lo abbiamo continuato a fare con le partite amichevoli che a molte reti non sembrano interessare. Noi abbiamo sempre continuato a trasmetterle con Mediaset, Sky e oggi con OneFootball che è una piattaforma che potrebbe accogliere anche il campionato nazionale per il futuro. Non siamo stati capaci di vendere il prodotto all'estero. Vorrei precisare che il Calcio Napoli ha licenziato a Radio CRC la diretta della partita e un certo numero di interviste a settimana, non lo definirei un gemellaggio, stiamo avendo un primo approccio per poi capire se possiamo passare a qualcosa di più importante. Prima abbiamo parlato del Football Americano, ovviamente non ha nulla a che vedere con il calcio, ma loro si sono resi conto che sono solo americani, quindi incidono solo sul suolo americano. La loro domanda, dunque, è "perché non investiamo insieme ai fondi?" ecco che dunque i fondi ritornano per cercare di fare le scarpe al calcio europeo, visto che loro non hanno debiti e potrebbero esportare il loro modo di fare sport, togliendo spazio commerciale e introiti al calcio europeo".

 

Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania: "Sono qui per testimoniare il valore degli imprenditori di Napoli, in particolar modo Isaia, una persona dinamica con una radio che fa storia e anche per il rapporto di grande amicizia con Aurelio De Laurentiis. Abbiamo un clima sereno, c'è stata una partita di campionato che ha reso tutti soddisfatti per la prestazione del Napoli e ora siamo qui a parlare del 5G. Il risultato è che abbiamo rovinato tutte le strade d'Italia, la fibra ottica non è stata collocata in tutta Italia e stiamo esattamente come prima, ma con le strade rotte. Gli imprenditori devono registrare sulla piattaforma Regis tutto, ma questa non funziona, c'è una nuova piattaforma per l'INPS, ma i centri dell'impiego non riescono a collegarsi e i dati non arrivano. Questa è l'Italia, un paese strano che diventa il quarto esportatore del mondo, ma che fa ancora fatica a utilizzare un microfono che funziona per un evento che si fa. Io presidente del Consiglio? Il posto è occupato! Ci sono interessi di un ceto burocratico che ha in pugno le nostre decisioni. Se ho intenzione di restare in carica? Starò qui, nei secoli dei secoli, rassegnatevi! Se i cittadini non ci mandano a casa, stiamo qui".

 

Leonardo Massa, managing director di MSC Italia: "Siamo qui per raccontare di una partnership importante, ovvero tra Radio CRC e il Napoli. Ringrazio Aurelio De Laurentiis per i commenti sulle nostre nuovi navi, 6 precisamente con un investimento di 6 miliardi e mezzo di euro. Ieri abbiamo dedicato la giornata con un target di navi di lusso, con home suite totalmente diversa rispetto a questa nave MSC World Europa".

 

Salvatore Isaia, editore di Radio CRC: "Ringrazio il padrone di casa che ci ha ospitato e i nostri due presidenti, due veri big nei loro campi e soprattutto nel campo della comunicazione. Non esiste azienda più in crisi dell'editoria, ma CRC è un marchio storico che ha da poco compiuto 50 anni. Ci tenevo a certificarlo. Non esistono cose che si fanno solo per i soldi e la collaborazione con il Napoli era una sfida che volevamo cogliere al volo. L'editoria radiofonica, ma anche televisiva tra poco, è un po' in ritardo rispetto ai nuovi mezzi di comunicazione. Faccio l'esempio dell'FM in un mondo in cui ormai è tutto in digitale. A volte mi vengono in mente le parole del presidente De Laurentiis quando parla di una Serie A "antica" e in ritardo e mi sembra di parlare anche del mondo dell'editoria. Vogliamo anche lanciare un grido di allarme parlando di un settore in crisi che va aiutato anche dallo stato. Come potrebbe entrare la politica sull'FM? Sono qui come editore e non entro nel concetto dei danni delle frequenze. Hanno creato una rete DAB che potrebbe sostituire l'FM perché è digitale e poi c'è il web dove tutti possono collegarsi. Noi siamo la radio partner del Napoli? Allora saremo ascoltati per ciò che produciamo e ciò che metteremo in campo".

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di Napoli Magazine

16/09/2024 - 15:14

NAPOLI - A bordo della nave da crociera MSC World Europa, è andato in scena il convegno “Dall’analogico al digitale. Le nuove sfide della comunicazione” che ha visto la presenza, tra i protagonisti, di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, Leonardo Massa, managing director di MSC Italia, e Salvatore Isaia, imprenditore sanitario ed editore di Radio CRC. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli: "Ringrazio Massa per averci ospitato in queste situazioni che mi ricordano un po' Hollywood che cercate di imitare e di saper vendere alla gente, quindi complimenti e grazie per l'invito. Si parla di digitale da tantissimi anni, uno dei miei cavalli di battaglia è l'internazionalizzazione attraverso il web. Doveva essere ciò che abbatteva il provincialismo attraverso un progetto di scambi culturali, ma dopo il Covid mi sembra che siamo tutti andati un po' random senza una razionalizzazione del pensiero che è fondamentale per qualunque tipo di iniziativa. Relativamente al calcio, vedevo che la NFL americana fa 19,7 miliardi di dollari, quindi circa 2 volte e mezzo ciò che l'Inghilterra produce nel calcio. Tra l'altro, la cosa incredibile, è che l'Inghilterra è in rosso di un miliardo nel calcio. Ciò significa che non ci sono delle regole che, invece, la NFL si è data negli Stati Uniti dove c'è libertà di impresa. Lì le regole esistono veramente e si danno fin dall'inizio. Nel basket, ad esempio, non funzionavano determinate situazioni, hanno avuto il coraggio di fermarsi 6 mesi e hanno stabilito nuove regole per poi creare l'attuale NBA che è un progetto funzionale. Noi abbiamo moltissimi problemi che non vengono regolamentati dalla politica, abbiamo anche delle situazioni stantie. Quando io, 6 anni fa, dissi ai miei colleghi "dobbiamo imparare ad autoprodurci quello che ci riguarda", cosa che il Napoli fa da sempre, "ma anche a commercializzare il prodotto che ci riguarda". Quando tu senti dire che la UEFA sta per varare dei bandi relativi al 2027-2030 e 2030-2033, quando noi, in maniera di totale cecità, abbiamo dato alle nostre piattaforme locali, abbiamo dato i nostri diritti fino al 2029, cosa vuol dire? Che quando la UEFA avrà fatto bingo, non ci sarà più possibilità di sovvenzionare al calcio italiano e quelle 6-7 squadre che parteciperanno ai tornei europei, riusciranno a sopravvivere e le altre moriranno in un solo colpo. Bisognerebbe uscire dal contesto nazionale, abbiamo risultati fallimentari di presenze sulle nostre piattaforme e bisognerebbe interrogarsi di questo. Con Napoli-Panionios ebbi un fantastico successo grazie alla pay per view e lo abbiamo continuato a fare con le partite amichevoli che a molte reti non sembrano interessare. Noi abbiamo sempre continuato a trasmetterle con Mediaset, Sky e oggi con OneFootball che è una piattaforma che potrebbe accogliere anche il campionato nazionale per il futuro. Non siamo stati capaci di vendere il prodotto all'estero. Vorrei precisare che il Calcio Napoli ha licenziato a Radio CRC la diretta della partita e un certo numero di interviste a settimana, non lo definirei un gemellaggio, stiamo avendo un primo approccio per poi capire se possiamo passare a qualcosa di più importante. Prima abbiamo parlato del Football Americano, ovviamente non ha nulla a che vedere con il calcio, ma loro si sono resi conto che sono solo americani, quindi incidono solo sul suolo americano. La loro domanda, dunque, è "perché non investiamo insieme ai fondi?" ecco che dunque i fondi ritornano per cercare di fare le scarpe al calcio europeo, visto che loro non hanno debiti e potrebbero esportare il loro modo di fare sport, togliendo spazio commerciale e introiti al calcio europeo".

 

Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania: "Sono qui per testimoniare il valore degli imprenditori di Napoli, in particolar modo Isaia, una persona dinamica con una radio che fa storia e anche per il rapporto di grande amicizia con Aurelio De Laurentiis. Abbiamo un clima sereno, c'è stata una partita di campionato che ha reso tutti soddisfatti per la prestazione del Napoli e ora siamo qui a parlare del 5G. Il risultato è che abbiamo rovinato tutte le strade d'Italia, la fibra ottica non è stata collocata in tutta Italia e stiamo esattamente come prima, ma con le strade rotte. Gli imprenditori devono registrare sulla piattaforma Regis tutto, ma questa non funziona, c'è una nuova piattaforma per l'INPS, ma i centri dell'impiego non riescono a collegarsi e i dati non arrivano. Questa è l'Italia, un paese strano che diventa il quarto esportatore del mondo, ma che fa ancora fatica a utilizzare un microfono che funziona per un evento che si fa. Io presidente del Consiglio? Il posto è occupato! Ci sono interessi di un ceto burocratico che ha in pugno le nostre decisioni. Se ho intenzione di restare in carica? Starò qui, nei secoli dei secoli, rassegnatevi! Se i cittadini non ci mandano a casa, stiamo qui".

 

Leonardo Massa, managing director di MSC Italia: "Siamo qui per raccontare di una partnership importante, ovvero tra Radio CRC e il Napoli. Ringrazio Aurelio De Laurentiis per i commenti sulle nostre nuovi navi, 6 precisamente con un investimento di 6 miliardi e mezzo di euro. Ieri abbiamo dedicato la giornata con un target di navi di lusso, con home suite totalmente diversa rispetto a questa nave MSC World Europa".

 

Salvatore Isaia, editore di Radio CRC: "Ringrazio il padrone di casa che ci ha ospitato e i nostri due presidenti, due veri big nei loro campi e soprattutto nel campo della comunicazione. Non esiste azienda più in crisi dell'editoria, ma CRC è un marchio storico che ha da poco compiuto 50 anni. Ci tenevo a certificarlo. Non esistono cose che si fanno solo per i soldi e la collaborazione con il Napoli era una sfida che volevamo cogliere al volo. L'editoria radiofonica, ma anche televisiva tra poco, è un po' in ritardo rispetto ai nuovi mezzi di comunicazione. Faccio l'esempio dell'FM in un mondo in cui ormai è tutto in digitale. A volte mi vengono in mente le parole del presidente De Laurentiis quando parla di una Serie A "antica" e in ritardo e mi sembra di parlare anche del mondo dell'editoria. Vogliamo anche lanciare un grido di allarme parlando di un settore in crisi che va aiutato anche dallo stato. Come potrebbe entrare la politica sull'FM? Sono qui come editore e non entro nel concetto dei danni delle frequenze. Hanno creato una rete DAB che potrebbe sostituire l'FM perché è digitale e poi c'è il web dove tutti possono collegarsi. Noi siamo la radio partner del Napoli? Allora saremo ascoltati per ciò che produciamo e ciò che metteremo in campo".