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NEWS - Maradona vince la battaglia contro il fisco, avrebbe dovuto pagare solo 951 euro
02.07.2024 14:26 di Napoli Magazine

Dopo anni è stata finalmente fatta giustizia, Diego Armando Maradona ha ottenuto la sua vittoria. È stata infatti depositata il 24 giugno la sentenza della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Campania (sezione 18, presidente Mario Verrusio) che stabilisce la ridottissima entità di quanto dovuto da Maradona, alla luce di ciò che aveva stabilito nello scorso gennaio la seconda sezione tributaria della Cassazione, mettendo la parola fine alla vicenda cominciata con gli accertamenti agli inizi degli anni ‘90, quando Diego, nel frattempo squalificato per cocaina nella primavera del 1991, era già tornato in Argentina.

Di seguito verrà riportato quanto recita il punto 13 della sentenza: “In definitiva, l’appello incidentale di Maradona va parzialmente accolto, stabilendo che per i titoli di imposta Irpef di cui agli accertamenti per i periodi di imposta 1985, 1986, 1987, 1988, 1989 e 1990, sottesi all’avviso di mora impugnato e al pignoramento impugnato, l’imposta complessiva residuata a seguito degli effetti della definizione della lite da parte del Ssc Napoli ex art. 16 co. 10 L. 269/2002, ammonta a complessivi euro 951,82 oltre inerenti interessi dalle singole annualità come innanzi indicato”.

Dopo la morte di Maradona, l’avvocato Pisani è andato avanti nella sua battaglia, ottenendo i provvedimenti favorevoli della Cassazione nel 2021 e nel 2023. “E questo a tutela di Diego Maradona junior, unico erede residente in Italia, che ha proseguito in questo iter”, le sue parole.

E poi ancora: “Ricordo bene i frequenti pignoramenti nei confronti di Diego quando veniva in Italia: sequestrati orecchini e orologi oltre ai compensi per la partecipazione a programmi televisivi, per oltre due milioni di euro. Riteniamo che sia una cifra da restituire agli eredi di Diego e avvieremo un altro procedimento”.

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02/07/2024 - 14:26

Dopo anni è stata finalmente fatta giustizia, Diego Armando Maradona ha ottenuto la sua vittoria. È stata infatti depositata il 24 giugno la sentenza della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Campania (sezione 18, presidente Mario Verrusio) che stabilisce la ridottissima entità di quanto dovuto da Maradona, alla luce di ciò che aveva stabilito nello scorso gennaio la seconda sezione tributaria della Cassazione, mettendo la parola fine alla vicenda cominciata con gli accertamenti agli inizi degli anni ‘90, quando Diego, nel frattempo squalificato per cocaina nella primavera del 1991, era già tornato in Argentina.

Di seguito verrà riportato quanto recita il punto 13 della sentenza: “In definitiva, l’appello incidentale di Maradona va parzialmente accolto, stabilendo che per i titoli di imposta Irpef di cui agli accertamenti per i periodi di imposta 1985, 1986, 1987, 1988, 1989 e 1990, sottesi all’avviso di mora impugnato e al pignoramento impugnato, l’imposta complessiva residuata a seguito degli effetti della definizione della lite da parte del Ssc Napoli ex art. 16 co. 10 L. 269/2002, ammonta a complessivi euro 951,82 oltre inerenti interessi dalle singole annualità come innanzi indicato”.

Dopo la morte di Maradona, l’avvocato Pisani è andato avanti nella sua battaglia, ottenendo i provvedimenti favorevoli della Cassazione nel 2021 e nel 2023. “E questo a tutela di Diego Maradona junior, unico erede residente in Italia, che ha proseguito in questo iter”, le sue parole.

E poi ancora: “Ricordo bene i frequenti pignoramenti nei confronti di Diego quando veniva in Italia: sequestrati orecchini e orologi oltre ai compensi per la partecipazione a programmi televisivi, per oltre due milioni di euro. Riteniamo che sia una cifra da restituire agli eredi di Diego e avvieremo un altro procedimento”.