In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus: “Il pareggio del Napoli non mi ha sorpreso. Affrontare ora squadre in lotta salvezza è più complicato di affrontare una big. I nostri allenatori sono formidabili e sanno sempre come strappare punti. Conte lo sapeva bene e infatti aveva avvisato tutti in conferenza stampa. Dovevano saperlo meglio Motta e la Juventus, invece, che a Firenze sono andati in campo senza mordente e hanno fatto una figura da pere cotte… Crisi Juventus? Oggi è una squadra contro chiunque può fare risultato. Non l’ho vista in diretta per scaramanzia e per non soffrire troppo, ma i gol della Fiorentina sono stati tutti facilitati dai bianconeri in campo. Non so perché Motta faccia certe scelte di formazione, l’esclusione di Gatti è incomprensibile. Ritorno di Conte alla Juve? Mi farebbe piacere, ma sarebbe impossibile. Sarebbe come se io andassi a cena con la Bellucci… Tutti abbiamo i nostri desideri, ma mi sembra strano che Conte possa tornare a Torino. È nel pieno della lotta Scudetto col Napoli, sta ricostruendo tutto l’ambiente azzurro e non ce lo vedo che va a rescindere il proprio contratto con gli azzurri. Anche perché significherebbe andare da De Laurentiis e trattare un’uscita anticipata… Cosa che non credo immaginabile oggi come oggi. La Juventus oggi ha ancor un blasone molto forte, mentre il Napoli ne ha meno. Ricostruire non è facile per nessuno. Giuntoli? Risulta managing director dell’area sportiva, poi va in televisione prevedendo decisioni che spettano a CdA e ad amministratore delegato. Mi piacerebbe vederci gli uomini di società mettere la faccia dopo certe sconfitte. Giuntoli ha rassicurato sulla permanenza di Motta, poi apro i quotidiani vicini alla società di Elkann e leggo critiche pesante e addirittura inviti alle dimissioni di Motta. Giuntoli dovrebbe piuttosto spiegarci perché non rendono calciatori come Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, che sono costati più di 100 milioni in tre".
di Napoli Magazine
18/03/2025 - 14:49
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus: “Il pareggio del Napoli non mi ha sorpreso. Affrontare ora squadre in lotta salvezza è più complicato di affrontare una big. I nostri allenatori sono formidabili e sanno sempre come strappare punti. Conte lo sapeva bene e infatti aveva avvisato tutti in conferenza stampa. Dovevano saperlo meglio Motta e la Juventus, invece, che a Firenze sono andati in campo senza mordente e hanno fatto una figura da pere cotte… Crisi Juventus? Oggi è una squadra contro chiunque può fare risultato. Non l’ho vista in diretta per scaramanzia e per non soffrire troppo, ma i gol della Fiorentina sono stati tutti facilitati dai bianconeri in campo. Non so perché Motta faccia certe scelte di formazione, l’esclusione di Gatti è incomprensibile. Ritorno di Conte alla Juve? Mi farebbe piacere, ma sarebbe impossibile. Sarebbe come se io andassi a cena con la Bellucci… Tutti abbiamo i nostri desideri, ma mi sembra strano che Conte possa tornare a Torino. È nel pieno della lotta Scudetto col Napoli, sta ricostruendo tutto l’ambiente azzurro e non ce lo vedo che va a rescindere il proprio contratto con gli azzurri. Anche perché significherebbe andare da De Laurentiis e trattare un’uscita anticipata… Cosa che non credo immaginabile oggi come oggi. La Juventus oggi ha ancor un blasone molto forte, mentre il Napoli ne ha meno. Ricostruire non è facile per nessuno. Giuntoli? Risulta managing director dell’area sportiva, poi va in televisione prevedendo decisioni che spettano a CdA e ad amministratore delegato. Mi piacerebbe vederci gli uomini di società mettere la faccia dopo certe sconfitte. Giuntoli ha rassicurato sulla permanenza di Motta, poi apro i quotidiani vicini alla società di Elkann e leggo critiche pesante e addirittura inviti alle dimissioni di Motta. Giuntoli dovrebbe piuttosto spiegarci perché non rendono calciatori come Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, che sono costati più di 100 milioni in tre".