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ON AIR - Corbo: "Conte è bravissimo, ma non può dettare cifre, soldi e regole al Napoli"
30.05.2024 14:23 di Napoli Magazine

A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Calciomania”, è intervenuto Antonio Corbo, giornalista: “Aggiornamenti sul tema Conte? Sono fermo a quello che ho scritto. Faccio di tutto per riflettere, non mi butto mai in avanti e valuto le cose. La trattativa con Conte è vecchia, ma invidio i colleghi che almeno da 6 mesi danno la conclusione a minuti, credo che non sia così. De Laurentiis lunedì mattina non aveva nessuna voglia di andare a questo convegno, poi per l’amicizia che lo lega con Trombetti è andato ed ha anche approfittato per chiarire alcune cose. Ho trascritto su un pezzo di carta le parole e ne ho fatto l’analisi, una per una, e ho scritto il prezzo. Siamo rimasti alla frenata brusca che ha fatto lunedì mattina. Ma Conte che è disoccupato in questo momento che non ha altre offerte, che potere ha per imporre una cifra altissima e delle clausole? Il problema è sulla clausola di uscita, nel senso che se lui non riesce a portare in un anno il Napoli in Champions, pensa di andarsene dove vuole. Invece, vogliono regolamentare la sua uscita attraverso clausole che tutti devono accettare. Questo non accade nei confronti di una società ricchissima, ma di una società ricca ma preoccupata. Senza i soldi che prima arrivavano dalla Champions, il Napoli deve ridurre gli ingaggi per far quadrare i bilanci ed è già un’esposizione importante pagare Conte. Conte è bravissimo, ma non puó dettare cifre, soldi e regole.
Cosa è cambiato nel presidente? Deve riattivare la società, quindi cerca di prendere un nome attrattivo per la piazza a condizioni anche esose”.

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30/05/2024 - 14:23

A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Calciomania”, è intervenuto Antonio Corbo, giornalista: “Aggiornamenti sul tema Conte? Sono fermo a quello che ho scritto. Faccio di tutto per riflettere, non mi butto mai in avanti e valuto le cose. La trattativa con Conte è vecchia, ma invidio i colleghi che almeno da 6 mesi danno la conclusione a minuti, credo che non sia così. De Laurentiis lunedì mattina non aveva nessuna voglia di andare a questo convegno, poi per l’amicizia che lo lega con Trombetti è andato ed ha anche approfittato per chiarire alcune cose. Ho trascritto su un pezzo di carta le parole e ne ho fatto l’analisi, una per una, e ho scritto il prezzo. Siamo rimasti alla frenata brusca che ha fatto lunedì mattina. Ma Conte che è disoccupato in questo momento che non ha altre offerte, che potere ha per imporre una cifra altissima e delle clausole? Il problema è sulla clausola di uscita, nel senso che se lui non riesce a portare in un anno il Napoli in Champions, pensa di andarsene dove vuole. Invece, vogliono regolamentare la sua uscita attraverso clausole che tutti devono accettare. Questo non accade nei confronti di una società ricchissima, ma di una società ricca ma preoccupata. Senza i soldi che prima arrivavano dalla Champions, il Napoli deve ridurre gli ingaggi per far quadrare i bilanci ed è già un’esposizione importante pagare Conte. Conte è bravissimo, ma non puó dettare cifre, soldi e regole.
Cosa è cambiato nel presidente? Deve riattivare la società, quindi cerca di prendere un nome attrattivo per la piazza a condizioni anche esose”.