A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Andrea D’Amico, agente sportivo ed intermediario nella trattativa che ha portato Osimhen al Napoli: “10 milioni pagabili in più anni per Belahyane è un colpo a cui potevano pensare tante squadre, ci è arrivata la Lazio che si è dimostrata ancora una volta brava a fare mercato. Mi è sembrato strano che il Napoli non abbia accontentato Conte e mi è sembrata strana anche la giustificazione di Manna quando dice di essere stati quasi ricattati da Kvaratskhelia. Anche la situazione di Okafor è strana: va a Lipsia poi torna indietro perché non ha superato le visite mediche e poi arriva a Napoli. Detto questo, Conte non ha bisogno di alibi, lui è uno che vuole sempre vincere. Conte è un professionista di altissimo livello, ma anche ragionevole. Avrà tentato di far valere le sue ragioni, poi se gli obiettivi non sono stati raggiunti se ne fa una ragione anche perché è sempre un dipendente della società. In caso contrario darebbe le dimissioni, ma sarebbe assurdo vista la classifica. Conte poi è uno che sa ottimizzare i giocatori che ha a disposizione”.
di Napoli Magazine
06/02/2025 - 13:48
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Andrea D’Amico, agente sportivo ed intermediario nella trattativa che ha portato Osimhen al Napoli: “10 milioni pagabili in più anni per Belahyane è un colpo a cui potevano pensare tante squadre, ci è arrivata la Lazio che si è dimostrata ancora una volta brava a fare mercato. Mi è sembrato strano che il Napoli non abbia accontentato Conte e mi è sembrata strana anche la giustificazione di Manna quando dice di essere stati quasi ricattati da Kvaratskhelia. Anche la situazione di Okafor è strana: va a Lipsia poi torna indietro perché non ha superato le visite mediche e poi arriva a Napoli. Detto questo, Conte non ha bisogno di alibi, lui è uno che vuole sempre vincere. Conte è un professionista di altissimo livello, ma anche ragionevole. Avrà tentato di far valere le sue ragioni, poi se gli obiettivi non sono stati raggiunti se ne fa una ragione anche perché è sempre un dipendente della società. In caso contrario darebbe le dimissioni, ma sarebbe assurdo vista la classifica. Conte poi è uno che sa ottimizzare i giocatori che ha a disposizione”.