A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ruben Maldonado, ex calciatore del Napoli: “Ho lavorato con Spalletti a Venezia, ho ricordi bellissimi perchè è stato il mio primo mister in Italia. Sono passati 25 anni e quindi lui è migliorato tantissimo. Al Maradona sarà una giornata speciale perché ritroverà il Napoli da avversario, proprio da allenatore della Juventus. Negli ultimi 3 anni il Napoli ha vinto 2 scudetti quindi è tra le più forti d’Italia e sta cercando di essere anche una delle migliori d’Europa ed è questo che manca. Vincere in Europa sarebbe importante per la società. Quando il Napoli ha vinto il quarto scudetto io ero lì, con alcuni altri ex, è stato davvero bellissimo ed emozionante. Oltre al gol contro la Lucchese ricordo benissimo anche quello segnato a Bologna. Ho il rammarico però di non aver mai segnato al San Paolo, è stato bello segnare fuori casa, ma il boato dello stadio non l’ho mai sentito! I tifosi napoletani ti danno una carica pazzesca e unica, non la trovi da nessun’altra parte. Sono stato veramente fortunato ad aver giocato nel Napoli, ho avuto la fortuna di vivere e sentire ciò che rappresenta quella maglia. Ora faccio l’allenatore, ho imparato molto dai miei allenatori. Spalletti, Prandelli, Gregucci, Mondonico, da ognuno ho preso qualcosa”.
di Napoli Magazine
05/12/2025 - 13:42
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ruben Maldonado, ex calciatore del Napoli: “Ho lavorato con Spalletti a Venezia, ho ricordi bellissimi perchè è stato il mio primo mister in Italia. Sono passati 25 anni e quindi lui è migliorato tantissimo. Al Maradona sarà una giornata speciale perché ritroverà il Napoli da avversario, proprio da allenatore della Juventus. Negli ultimi 3 anni il Napoli ha vinto 2 scudetti quindi è tra le più forti d’Italia e sta cercando di essere anche una delle migliori d’Europa ed è questo che manca. Vincere in Europa sarebbe importante per la società. Quando il Napoli ha vinto il quarto scudetto io ero lì, con alcuni altri ex, è stato davvero bellissimo ed emozionante. Oltre al gol contro la Lucchese ricordo benissimo anche quello segnato a Bologna. Ho il rammarico però di non aver mai segnato al San Paolo, è stato bello segnare fuori casa, ma il boato dello stadio non l’ho mai sentito! I tifosi napoletani ti danno una carica pazzesca e unica, non la trovi da nessun’altra parte. Sono stato veramente fortunato ad aver giocato nel Napoli, ho avuto la fortuna di vivere e sentire ciò che rappresenta quella maglia. Ora faccio l’allenatore, ho imparato molto dai miei allenatori. Spalletti, Prandelli, Gregucci, Mondonico, da ognuno ho preso qualcosa”.