Su CRC è intervenuto il capo match analyst del Napoli, Gianluca Conte: "La match analysis è molto importante per studiare un avversario e trovare strategie giuste per metterlo in difficoltà. Viene suddivisa in match studio e team studio: il primo riguarda il post match, quindi vengono analizzati pregi e difetti della partita disputata; il secondo invece riguarda lo studio dell’avversario della prossima gara, quindi tutte le varie componenti in fase di possesso e non possesso. Noi facciamo un’analisi dei singoli avversari: ogni giocatore è preparato ad affrontare il proprio diretto avversario. Il calcio moderno è fatto di tanti duelli individuali, quindi puntiamo a predisporre un giocatore a capire pregi e difetti dell’avversario. Questo avviene con analisi specifiche e video in cui emergono queste qualità, così che il giocatore sa che tipo di avversario va ad affrontare e può adeguarsi al tipo di atteggiamento da assumere durante la partita. Noi non trascuriamo nulla. Abbiamo degli analisti come Giuseppe Maiuri ed Ettore Prota che ci danno una grossa mano, e poi con lo staff cerchiamo di trovare le giuste strategie per poter mettere in difficoltà gli avversari. Non viene trascurato nulla, perché il mister vuole l’eccellenza da parte nostra. Cerchiamo di fornire la maggior parte delle informazioni, così che se il mister vuole approfondire dettagli in particolare gli vengono presentati con video o analisi. Tutto lo staff predispone un tipo di preparazione alla gara nei minimi dettagli. Bisogna studiare l’avversario a 360° gradi ed entrare nella testa del tecnico dell’altra squadra per poter trovare la contromossa, nel caso in cui ci siano variazioni tattiche. Un consiglio per chi vuole approcciare alla match analysis? Bisogna avere tanta passione per fare questa professione. Io sono anche allenatore UEFA Pro e quindi lavoro anche sul campo. La match analysis richiede tantissimo tempo e tanto impegno, bisogna stare a stretto contatto con l’allenatore e cercare di trovare i giusti video e le giuste immagini. Sembra semplice all’apparenza, ma non lo è, però con l’esperienza che si accumula negli anni si migliora".
di Napoli Magazine
09/01/2025 - 15:18
Su CRC è intervenuto il capo match analyst del Napoli, Gianluca Conte: "La match analysis è molto importante per studiare un avversario e trovare strategie giuste per metterlo in difficoltà. Viene suddivisa in match studio e team studio: il primo riguarda il post match, quindi vengono analizzati pregi e difetti della partita disputata; il secondo invece riguarda lo studio dell’avversario della prossima gara, quindi tutte le varie componenti in fase di possesso e non possesso. Noi facciamo un’analisi dei singoli avversari: ogni giocatore è preparato ad affrontare il proprio diretto avversario. Il calcio moderno è fatto di tanti duelli individuali, quindi puntiamo a predisporre un giocatore a capire pregi e difetti dell’avversario. Questo avviene con analisi specifiche e video in cui emergono queste qualità, così che il giocatore sa che tipo di avversario va ad affrontare e può adeguarsi al tipo di atteggiamento da assumere durante la partita. Noi non trascuriamo nulla. Abbiamo degli analisti come Giuseppe Maiuri ed Ettore Prota che ci danno una grossa mano, e poi con lo staff cerchiamo di trovare le giuste strategie per poter mettere in difficoltà gli avversari. Non viene trascurato nulla, perché il mister vuole l’eccellenza da parte nostra. Cerchiamo di fornire la maggior parte delle informazioni, così che se il mister vuole approfondire dettagli in particolare gli vengono presentati con video o analisi. Tutto lo staff predispone un tipo di preparazione alla gara nei minimi dettagli. Bisogna studiare l’avversario a 360° gradi ed entrare nella testa del tecnico dell’altra squadra per poter trovare la contromossa, nel caso in cui ci siano variazioni tattiche. Un consiglio per chi vuole approcciare alla match analysis? Bisogna avere tanta passione per fare questa professione. Io sono anche allenatore UEFA Pro e quindi lavoro anche sul campo. La match analysis richiede tantissimo tempo e tanto impegno, bisogna stare a stretto contatto con l’allenatore e cercare di trovare i giusti video e le giuste immagini. Sembra semplice all’apparenza, ma non lo è, però con l’esperienza che si accumula negli anni si migliora".