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REPUBBLICA - Diritti Tv, la Serie A pretende 3 miliardi di euro di risarcimento, tutti i dettagli
27.07.2024 11:38 di Napoli Magazine

Stando a quanto riportato da La Repubblica, la Serie A avrebbe fatto causa per 3 miliardi di euro: "La Serie A fa causa per 3 miliardi di euro. Dopo la sentenza dell'AGCM secondo cui tra il 2008 e il 2018 le società IMG, MP & Silva e Be4 avrebbero di fatto costituito un cartello che ha limitato la concorrenza nella vendita dei diritti tv di Serie A, i club si preparano a chiedere un risarcimento faraonico. Più di 20 squadre (tra cui Milan, Inter, Torino e Fiorentina) avrebbero fatto causa alle agenzie citate e il risarcimento potrebbe arrivare addirittura a 3 miliardi. Secondo l’Agcm, che ha multato per 67 milioni le tre agenzie, queste non avrebbero “formulato in autonomia le proprie offerte”, ma avrebbero invece “realizzato condotte tese ad influenzare reciprocamente le modalità di partecipazione alle gare al fine di contenere l’ammontare dell’offerta”. Le agenzie negano ogni responsabilità, sostenendo che i proventi generati dalle vendite fossero in linea con i prezzi di mercato. Esperti nominati dal tribunale dovrebbero valutare l’entità di eventuali danni entro aprile 2025. Spetterà poi ai giudici decidere".

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REPUBBLICA - Diritti Tv, la Serie A pretende 3 miliardi di euro di risarcimento, tutti i dettagli

di Napoli Magazine

27/07/2024 - 11:38

Stando a quanto riportato da La Repubblica, la Serie A avrebbe fatto causa per 3 miliardi di euro: "La Serie A fa causa per 3 miliardi di euro. Dopo la sentenza dell'AGCM secondo cui tra il 2008 e il 2018 le società IMG, MP & Silva e Be4 avrebbero di fatto costituito un cartello che ha limitato la concorrenza nella vendita dei diritti tv di Serie A, i club si preparano a chiedere un risarcimento faraonico. Più di 20 squadre (tra cui Milan, Inter, Torino e Fiorentina) avrebbero fatto causa alle agenzie citate e il risarcimento potrebbe arrivare addirittura a 3 miliardi. Secondo l’Agcm, che ha multato per 67 milioni le tre agenzie, queste non avrebbero “formulato in autonomia le proprie offerte”, ma avrebbero invece “realizzato condotte tese ad influenzare reciprocamente le modalità di partecipazione alle gare al fine di contenere l’ammontare dell’offerta”. Le agenzie negano ogni responsabilità, sostenendo che i proventi generati dalle vendite fossero in linea con i prezzi di mercato. Esperti nominati dal tribunale dovrebbero valutare l’entità di eventuali danni entro aprile 2025. Spetterà poi ai giudici decidere".