La Repubblica ha commentato la conferenza stampa di Antonio Conte, allenatore del Napoli, alla vigilia della gara contro l'Udinese: "Di apprezzabile c’è la sua idiosincrasia per le sconfitte, che è tipica dei vincenti. Ma gli 8 minuti con cui ha liquidato in fretta ognuna delle domande (nove, per la precisione) che gli sono state rivolte, durante la surreale conferenza di ieri pomeriggio a Castel Volturno, non diventeranno un altro primato nella carriera eccellente di Antonio Conte: al di là delle legittime tensioni del momento. L’allenatore leccese ha deciso tuttavia lo stesso di agitare ancora di più le acque della vigilia, dando la sensazione di essere molto infastidito dal malcontento che è serpeggiato negli ultimi giorni intorno alla sua squadra: respinto al mittente senza alcuna dichiarazione a effetto e con la semplicissima efficacia del linguaggio del corpo, peraltro. Fare di tutta l’erba un fascio è però sempre un eccesso e adesso non resta che aspettare il verdetto del campo, per capire se i giocatori saranno capaci di trasformare in virtù la reazione del loro tecnico: anteponendo con uguale efficacia i fatti alle parole, per sfoggiare una prova d’orgoglio. Le lapidarie dichiarazioni rilasciate ieri da Conte sono parse un segnale di insofferenza, anche se il cammino del suo Napoli è stato accompagnato finora soprattutto da coccole ed entusiasmo. Il tecnico si aspettava evidentemente più gratitudine, dopo aver risollevato la squadra dal decimo posto del campionato scorso. Finora gli azzurri sono andati al di là delle aspettative e invece agli applausi si sono sostituite in fretta le critiche, che alla vigilia della trasferta di Udine hanno spazientito l’ex ct della Nazionale".
di Napoli Magazine
14/12/2024 - 08:26
La Repubblica ha commentato la conferenza stampa di Antonio Conte, allenatore del Napoli, alla vigilia della gara contro l'Udinese: "Di apprezzabile c’è la sua idiosincrasia per le sconfitte, che è tipica dei vincenti. Ma gli 8 minuti con cui ha liquidato in fretta ognuna delle domande (nove, per la precisione) che gli sono state rivolte, durante la surreale conferenza di ieri pomeriggio a Castel Volturno, non diventeranno un altro primato nella carriera eccellente di Antonio Conte: al di là delle legittime tensioni del momento. L’allenatore leccese ha deciso tuttavia lo stesso di agitare ancora di più le acque della vigilia, dando la sensazione di essere molto infastidito dal malcontento che è serpeggiato negli ultimi giorni intorno alla sua squadra: respinto al mittente senza alcuna dichiarazione a effetto e con la semplicissima efficacia del linguaggio del corpo, peraltro. Fare di tutta l’erba un fascio è però sempre un eccesso e adesso non resta che aspettare il verdetto del campo, per capire se i giocatori saranno capaci di trasformare in virtù la reazione del loro tecnico: anteponendo con uguale efficacia i fatti alle parole, per sfoggiare una prova d’orgoglio. Le lapidarie dichiarazioni rilasciate ieri da Conte sono parse un segnale di insofferenza, anche se il cammino del suo Napoli è stato accompagnato finora soprattutto da coccole ed entusiasmo. Il tecnico si aspettava evidentemente più gratitudine, dopo aver risollevato la squadra dal decimo posto del campionato scorso. Finora gli azzurri sono andati al di là delle aspettative e invece agli applausi si sono sostituite in fretta le critiche, che alla vigilia della trasferta di Udine hanno spazientito l’ex ct della Nazionale".